San Nicola fu uno dei più illustri santi che fiorirono nella Chiesa orientale nel secolo IV. Nativo di Patara nella Licia, dimostrò fin da bambino di essere predestinato a grandi cose. Prestissimo si innamorò della vita religiosa, e si ritirò in un monastero nelle vicinanze di Mira.
titolo Nascita di San Nicola autore Gentile Da Fabrianoanno 1425
Mirabili furono quivi i suoi slanci d'amore al Signore ed il progresso quotidiano nella virtù. Praticava la carità materiale e spirituale verso il prossimo, e di lui rimase celebre il seguente fatto.
Trovandosi tre giovanette in grave pericolo di perdere l'innocenza, non potendo a causa della loro povertà trovare un onesto collocamento, per tre notti consecutive Nicola si portò vicino a quella casa, ed ogni volta vi gettò dalla finestra una borsa (poi simboleggiati nell'iconografia con palle d'oro) contenente il necessario per la dote di una figlia.
autore Gentile da Fabrianoanno 1425 circatitolo San Nicola lancia tre palline d'oro nella stanza di tre povere ragazze
La sua grande devozione lo spinse a visitare la Terra Santa. Durante il viaggio, quando la nave su cui era montato si trovava in alto mare, si scatenò una tempesta tale che i marinai disperavano della salvezza.
Ma Nicola, rassicuratili, si mise in ginocchio: ed il mare divenne calmo e si arrivò felicemente in porto. Ritornato dal pellegrinaggio, trovò vacante la sede episcopale di Mira, capitale della Licia. Nicola, già celebre per i suoi miracoli e per la sua vita esemplare, fu eletto ad occupare quella sede, e la resse sapientemente per molti anni. Fu grande benefattore dei poveri, padre degli orfani, sostegno delle vedove.
titolo San Nicola salva i marinai autore Icona Grecaanno XX secolo
Durante la persecuzione di Diocleziano, fu deportato e confinato. Restituita la libertà alla Chiesa, il santo vescovo ritornò tra il suo popolo. Partecipò al Concilio Ecumenico di Nicea ed ebbe parte assai attiva nella confutazione di Ario, che sosteneva che la natura del Figlio non fosse uguale a quella del Padre.
titolo San Nicola di Bari schiaffeggia l'eresiarca Ario autore Giovanni Gasparroanno 2016
Il Signore lo preavvisò della prossima sua morte ed il Santo, raccomandatosi alle preci del suo buon popolo, radunò il clero, e prese a recitare il salmo: "In manus tuas Domine commendo spiritum meum”, e col sorriso sulle labbra, spirò. Era l'anno 342.
Dopo la morte di San Nicola, le reliquie rimasero fino al 1087 nella Cattedrale di Myra.
autore Beato Angelicoanno 1437titolo Morte e ascensione di san Nicola
A Mira le sue reliquie furono venerate finché non sopraggiunse l'invasione mussulmana. Allora vennero poste in salvo da 62 soldati, devoti corsari della città di Bari. E il 9 maggio del 1087, con immensi onori, furono poste nella celebre, vetusta cattedrale del grande porto pugliese, e Bari divenne il più importante centro del culto di San Nicola.
titolo Traslazione delle reliquie di San Nicola autore Anonimo russoanno XIX secolo
LA MANNA DI SAN NICOLA
La manna di San Nicola è un’acqua straordinaria che si forma nella tomba del Santo, segno tangibile della sua intercessione divina. Questo fenomeno, presente già nella Basilica di Mira, è riconosciuto come una reliquia preziosa per il contatto diretto con le ossa del Santo. Per la tradizione cattolica, sgorgarebbe miracolosamente dalle ossa o dai marmi della tomba, come ricordano alcune liturgie. La raccolta avviene ogni 9 maggio, giorno in cui, alla presenza dei fedeli, il foro della tomba viene aperto per prelevare questa sacra manna. Nonostante la quantità raccolta sia limitata, l’acqua distribuita ai pellegrini è arricchita dalla manna originale, mescolata con acqua benedetta. I Padri Domenicani, custodi della Basilica dal 1951, promuovono una devozione discreta, ricordando che la manna è segno di consolazione per i fedeli ma invitano a viverla come espressione di fede personale, senza trasformarla in elemento necessario per tutti. Per molti, essa è segno di conforto e grazia, un dono spirituale che richiama la presenza viva di San Nicola nella Chiesa.
La manna di San Nicola
PRATICA. Perdoniamo le offese e preghiamo per coloro che ci fanno soffrire.
PREGHIERA. O Signore, che hai voluto onorare il tuo vescovo Nicola con insigni miracoli, fa' che per la sua intercessione siamo liberati dalle pene del fuoco eterno.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Nicola, vescovo di Mira in Licia nell'odierna Turchia, celebre per la sua santità e la sua intercessione presso il trono della grazia divina.
Approfondimento
I protestanti, come si sa, non ammettono il culto dei santi. Tuttavia, c'è un santo che è popolare anche e soprattutto nei paesi protestanti, benché non tutti sian capaci di riconoscere, sotto le fattezze e l'abbigliamento del bonario Babbo Natale, uno dei santi più celebri della Chiesa cattolica: San Nicola.
Ma non c'è dubbio. Il cappuccio foderato di pelliccia del nordico Babbo Natale, non è altro che la mitria del barbuto vescovo orientale. Infatti, in Germania, in Romania, in Svizzera e in tanti altri stati europei, Babbo Natale si chiama Nikolaus, e il 6 dicembre è festa grande per i ragazzi. Nikolaus, con la gerla colma di doni, ha varcato l'Oceano sulle navi dei coloni olandesi, e in America è diventato "Santa Claus", re della tradizione natalizia, e anche pubblicitaria del Nuovo Mondo.
Questo non è l'unico segno della popolarità di San Nicola, uno dei santi più venerati in Oriente e in Occidente. Per tutto l'alto medioevo, egli è stato, per la sua delicata carità, qualcosa di simile a ciò che San Francesco è stato ed è ancora per l'evo moderno. E spesso appare vicino a San Francesco nelle pitture delle chiese francescane.
Numerose leggende narrano i particolari della sua vita: "Nicola trasse il suo nascimento da ricche e sante persone. Il primo die che fue bagnato, stette per se medesimo ritto nel bacino, e due dì della settimana, cioè il mercoledì e il venerdì, solamente una volta per die prendeva il latte. E fatto giovane, evitava le dissoluzioni e le vanità e usava la chiesa maggiormente". Non seguì però la carriera ecclesiastica. Salì alla cattedra vescovile per soprannaturale ispirazione dei vescovi riuniti in Concilio, che decisero di eleggere il primo che entrasse in chiesa e avesse il nome di Nicola. Fu presto noto per i suoi prodigi: "Uno die, alquanti marinai pericolavano nel mare. Feciono questa orazione con lacrime: `Niccolaio, servo di Dio, se vere sono le cose le quali udiamo di te, piacciati che noi ora le proviamo'. Incontanente apparve e disse: 'Ecco, io sono presente', e cessò la tempesta".
titolo Storie di San Nicola autore Beato Angelicoanno 1437
Perciò i marinai lo considerano loro protettore, ma soprattutto è patrono degli scolari. Tra le molte leggende è infatti celebre quella dei tre scolaretti che un feroce macellaio di Mira aveva sgozzato e messo in salamoia, come porcellotti. Il Santo compì la strepitosa resurrezione dei tre fanciulli, convertendo, per giunta, anche il macellaio.
L'episodio ha dato origine a canti popolari, poco noti ma spesso suggestivi, dei quali citiamo quello raccolto e riportato da Gerard de Nerval nelle Figlie del fuoco
I tre bambini resuscitati
autore Gentile da Fabrianoanno 1425 circatitolo San Nicola resuscita tre fanciulli messi in salamoia (Storie di S. Nicola di Bari)
C'erano una volta tre bambini che andavano a spigolare in un campo.
Arrivano una sera da un macellaio "Macellaio, potresti ospitarci?" "Entrate, entrate, piccoli, c'è posto senz'altro."
Erano appena entrati, che il macellaio li ha ammazzati, li ha fatti a pezzettini, li ha messi a salare come maialini.
San Nicola dopo sette anni, San Nicola arrivò in quel campo. Se ne andò dal macellaio "Macellaio, potresti ospitarmi?"
"Entrate, entrate, San Nicola, posto ce n'è, non ne manca davvero" Era appena entrato, che chiese da cena.
"Volete un pezzo di prosciutto?" "Non ne voglio, mi sembra brutto" "Volete un pezzo di vitello?" Non ne voglio, non è bello!
Voglio proprio il salamino, che sta a salare da sette anni! Quando il macellaio lo senti, fuori dalla porta se ne fuggi.
"Macellaio, macellaio, non fuggire, pentiti, Dio ti perdonerà." San Nicola posò tre dita sull'orlo del salatoio.
Il primo disse: "Ho dormito bene!" Il secondo disse: "lo pure!" Rispose il terzo: "Credevo d'esser già in paradiso!"
EPISODI DI CARITÀ
Ancor più suggestivi sono gli innumerevoli episodi di carità del Santo. "Un suo vicino" narra la Legenda Aurea "pervenuto a grandissima povertà, tre sue figliole vergini ordinò di mettere al peccato, così che di quella vituperosa mercatanzia potesse nutrire sé e le sue figliuole. San Nicola sentendo quella così scellerata intenzione, mosso da zelo di pietà, tolse una massa d'oro, e così legata in un panno, di notte tempo la gettò segretamente per la finestra, e andò via di celato". L'uomo poté così maritare la prima figlia, e il misterioso dono si ripete finché tutte e tre le ragazze furono onestamente accasate. Solo allora, il padre, appostatosi, poté riconoscere in San Nicola lo sconosciuto benefattore.
In tempo di carestia, ottiene dai marinai delle navi frumentarie dell'imperatore una parte del carico, e distribuisce il grano ai bisognosi, senza che poi gli esattori possano riscontrare nessuna mancanza.
Appare in sogno a Costantino e impedisce l'esecuzione di tre ufficiali ingiustamente condannati. Ma più spesso, San Nicola è il protettore dei bambini, sempre pronto ad esaudire le preghiere dei genitori a lui devoti.
Doni preziosi; episodi di carità: fanciulli beneficiati. Ecco ciò che spiega l'universale popolarità di San Nicola, e perché lo si ritrovi oggi con le sembianze di Babbo Natale: per ricordare, oltre tutte le apparenze superficiali, il dovere delle carità e il comandamento dell'amore, quell'Amore che nel Natale la sua espressione più alta.
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Alcune dedicazioni a San Nicola di Bari
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