Nicola è un santo molto venerato, specialmente a Bari, anche se ben poco si conosce di lui. Nato in Asia minore, forse a Patara in Licia verso il 270, fu vescovo di Mira nell'attuale Turchia e si distinse per il suo zelo pastorale, accompagnato da fatti prodigiosi. Pare che abbia subito anche persecuzioni sotto Diocleziano. Morì verso il 350 e fu sepolto a Mira, da dove le sue reliquie furono portate a Bari nel 1087.
Incominciò allora una grande venerazione in questa città, di cui fu proclamato patrono: venne eretta in suo onore una grande basilica, frequentata da folle di pellegrini. Il suo culto si diffuse specialmente nell'Italia meridionale e si estese a tutta l'Europa: anche sul Monte Athos in Grecia esiste un ciclo di pitture del secolo XVI dedicato al Santo.
La basilica fu incominciata nel secolo XI e consacrata nel 1197 sotto il governo normanno. Fu terminata nel 1139 durante il regno di Ruggero. Col tempo alla chiesa furono apportate varie modifiche. In un primo periodo era circondata da costruzioni militari per difenderla come una fortezza e di queste rimangono le quattro torri dei campanili.
L'esterno
La basilica sorge isolata a poca distanza dal mare, presenta una facciata a salienti, semplice e maestosa, è tripartita da lesene, coronata da archetti e aperta in alto da bifore e in basso da tre portali, dei quali il mediano, a baldacchino su colonne, è riccamente scolpito. Due torri campanarie mozze, di diversa fattura, fiancheggiano la facciata. I fianchi si caratterizzano per le profonde arcate cieche e le ricche porte. Arcate cieche in basso e bifore in alto animano le alte testate del transetto e la parete continua absidale, ornata al centro da un grande finestrone
L'interno
L'interno del santuario presenta un aspetto maestoso: le colonne sono decorate da capitelli artistici e le navate sono completate da trifore e matronei. L'altare maggiore è sormontato da un ciborio del secolo XII, opera dei Maestri Comacini e reca l'immagine di Ruggero II incoronato per mano di S. Nicola.
Il ciborio
Il fondatore della chiesa fu il vescovo Elia, la cui sedia in marmo dell'XI secolo è conservata nella chiesa. Dietro a questa, si nota il busto di Bona Sforza, ultima duchessa di Bari, già regina di Polonia.
La Cattedra del Vescovo Elia
Sull'altare dell'abside di destra si ammira una tavola di Rizo da Candia (secolo xiv). Vi è rappresentata la Vergine col Bambino tra due santi: S. Nicola e S. Giovanni evangelista.
La cripta
Per visitare la veneratissima tomba di San Nicola bisogna scendere nella cripta consacrata nel 1089 da Papa Urbano II (trasformata con stucchi e pitture barocche). Sotto l'altare di essa, tutto d'argento massiccio con stupendi rilievi seicenteschi, giace il corpo del Santo, le cui reliquie si vedono attraverso un foro. In questo luogo si distribuisce acqua prodigiosa, che è chiamata la manna di San Nicola, la quale è usata dai fedeli, spesso con grande efficacia nelle malattie.
La tomba di San Nicola
ORARI
VISITE Da lunedì a sabato: 6.30 – 20.30 Domenica: 6.30 – 22.00
MESSE feriali: 7.30, 9.30, 18.30
festivi: 7.30, 10.30, 12.00, 18.30, 20.30. Le Messe delle ore 9.00 e delle ore 13.00, sono sospese a causa dell'emergenza sanitaria.
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