La tradizione biblica opera il passaggio dalla figura storica a quella simbolica di Mosè. La futura guida di Israele visse tra XIII e XII secolo a.C. Nato in Egitto, guidò il popolo di Israele nell'esodo dalla terra dei faraoni. Morì senza poter entrare in quel Paese verso il quale aveva guidato il suo popolo. Molto più importante la figura simbolica di Mosè, che l'Antico Testamento definisce «servo del Signore», «il più grande dei profeti». Il racconto del suo salvataggio dal Nilo lo introduce alla corte dei faraoni. Senza saperlo qui egli si prepara alla sua missione di liberare i suoi fratelli, gli ebrei. Il primo tentativo, preso di sua iniziativa, fallisce miseramente. A Mosè non resta che fuggire in Madian, dove trova lavoro e famiglia. Dio tuttavia non gli dà tregua, gli appare al roveto ardente e lo invia ancora in Egitto per preparare l'esodo di Israele. Nel deserto si moltiplicano le difficoltà. A tutte Mosè pone rimedio combattendo per il popolo e guidandolo all'incontro con Dio al Sinai. Riceve i dieci comandamenti e li trasmette al popolo così come propone il codice dell'Alleanza. Muore alla soglia della terra promessa. Di lui dice la Bibbia: «Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè, che il Signore conosceva faccia a faccia». Poiché prima di morire Mosé aveva detto: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me», i cristiani hanno riconosciuto in Gesù il nuovo Mosé. Come l'antico legislatore egli proclamerà da un'altura la sua legge, il discorso della montagna, e al momento della trasfigurazione appare agli apostoli in compagnia di Mosè ed Elia. Per questo la guida d'Israele è stato sempre venerato anche nella tradizione cristiana.
MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Mosè, profeta, che fu scelto da Dio per liberare il popolo oppresso in Egitto e condurlo nella terra promessa; a lui si rivelò pure sul monte Sinai dicendo: «Io sono colui che sono», e diede la Legge che doveva guidare la vita del popolo eletto. Carico di giorni, morì questo servo di Dio sul monte Nebo nella terra di Moab davanti alla terra promessa.
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-San Giuseppe 1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...