Secondo una cronaca del XV secolo, San Bernardo sarebbe nato in un villaggio della Savoia, oggi denominato Saint-Bernard-Menton, nell’anno 1020.
Nominato arcidiacono di Aosta, ricevette l’incarico di ristabilire la strada che, attraversando il valico denominato anticamente Mons Jovis (Monte di Giove), collegava il Nord con il Sud Europa: un’importante via di transito decaduta nell’ultima fase dell’Alto Medioevo per l’incuria e le continue aggressioni dei briganti.
Facendo base nel monastero benedettino di Bourg-Saint-Pierre, nel villaggio svizzero di Saint-Pierre de Montjoux, Bernardo stabilì sul valico un nuovo monastero, incaricato dell’ospitalità e dell’assistenza dei viaggiatori, molti dei quali scendevano in Italia per raggiungere la Terra Santa.
Alcune fonti gli attribuiscono anche la fondazione di un’analoga istituzione sull’Alpe Graia (Piccolo San Bernardo), ma la cosa non è certa.
San Bernardo fu anche un attivo predicatore e si sforzò di migliorare la disciplina e la dottrina del clero, compiendo parecchi viaggi nelle diocesi vicine. Durante uno di questi viaggi cadde malato nel monastero di San Lorenzo a Novara, e in quella città morì nel giugno del 1081.
Per la sua opera di carità e di soccorso a chi attraversava le Alpi, Pio XI lo proclamò patrono dei montanari e degli alpinisti nel 1923.
MARTIROLOGIO ROMANO. Sul Mont-Joux nel Vallese, san Bernardo da Mentone, sacerdote, che, canonico e arcidiacono di Aosta, visse per molti anni tra le vette delle Alpi, dove costruì un rinomato monastero e due rifugi per i viandanti, tuttora recanti il suo nome.