San Benedetto Menni

San Benedetto Menni
Nome: San Benedetto Menni
Titolo: Religioso
Nome di battesimo: Angelo Ercole Menni
Nascita: 11 marzo 1841, Milano
Morte: 24 aprile 1914, Dinan, Francia
Ricorrenza: 24 aprile
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
23 giugno 1985, Roma, papa Giovanni Paolo II
Canonizzazione:
21 novembre 1999, Roma, papa Giovanni Paolo II


Angelo Ercole Menni nacque a Milano 1 11 marzo 1841. I suoi genitori, Luigi e Luisa Figini, erano ferventi cattolici che gli diedero un'educazione religiosa e gli trasmisero un acuto senso del dovere verso i poveri e gli ammalati. Dopo aver concluso la scuola superiore lavorò per un breve periodo come impiegato in una banca di Milano, che abbandonò quando gli fu chiesto di falsificare alcuni libri per coprire una frode finanziaria.

Nel 1859 fu volontario nell'assistenza ai soldati feriti di ritorno dalla battaglia di Magenta e fu impegnato nel trasportarli dalla stazione di Milano all'ospedale dei Fatebenefratelli. Le cure devote mostrate dai religiosi ispirarono Angelo a seguire il loro esempio e infatti divenne novizio dell'ordine l'anno successivo, professando solennemente nel 1864 con il nome religioso di Benedetto. L'ordine era stato fondato nel xvi secolo da S. Giovanni di Dio (8 mar.) in Spagna ma, a causa della legislazione anticlericale negli anni '20 del xix secolo la sua opera era stata fortemente limitata nell'impero spagnolo fino a scomparire completamente nel 1850. Nel 1866, pochi mesi dopo l'ordinazione, Benedetto fu scelto per andare in Spagna a rifondare l'ordine, ricevendo tale incarico da papa Pio IX in persona: avrebbe dovuto restaurare l'ordine ospedaliero nel suo luogo natale, indicando come linee della restaurazione «una vita perfettamente comune, molto povera, molto casta e molto obbediente». Si trattava di una missione straordinaria per un giovane tanto privo di esperienza, ma il superiore generale aveva già compreso l'intelligenza, le capacità e la determinazione (che qualcuno chiamerà poi ostinazione) di Benedetto. Trascorse alcuni mesi in Francia per studiare come vi fosse stato rifondato l'ordine dopo la Rivoluzione francese, giungendo poi a Barcellona nell'aprile 1867, conoscendo pochissimo lo spagnolo e senza risorse finanziarie.

Nell'ottobre di quell'anno, con l'aiuto di due confratelli, aveva già aperto un ospedale-rifugio per bambini poveri e abbandonati, soprattutto per quelli malnutriti e affetti di scorbuto e rachitismo. Nel 1872 fu nominato superiore dell'ordine in Spagna, mentre l'opera di restaurazione sembrava progredire.

Nel 1873 un governo rivoluzionario abolì la monarchia e reintrodusse restrizioni sugli ordini religiosi. Benedetto fu coinvolto, suo malgrado, in queste battaglie politiche, fu considerato un "carlista", o sostenitore della defunta regina Isabella, fu minacciato, imprigionato, e poi rilasciato a patto che abbandonasse il paese. Andò a Marsiglia e, assieme ad alcuni confratelli, divenne membro della Croce Rossa in modo tale da poter tornare in Spagna ad accudire i feriti della guerra civile. Un testimone della Croce Rossa spagnola dichiarò: «Durante la guerra fornì ovunque assistenza fisica e spirituale ai feriti, senza distinzioni o preferenze mostrando uguale amore e carità a entrambe le parti». La guerra civile terminò nel 1876 e poté tornare a Barcellona per riorganizzare l'ospedale-rifugio originario; da lì si trasferì a Madrid, dove acquisì un edificio e del terreno a Ciempozuelos, a circa trentadue chilometri dalla capitale, in cui aprì un ospedale psichiatrico.

Seguirono altre fondazioni, ospedali-rifugi e ospedali psichiatrici furono aperti in altre sette città spagnole, in Messico e in Portogallo. Nel 1884 ottenne da Roma l'approvazione per la fondazione di una provincia unita ispanoamericana e fu scelto come primo provinciale, incarico al quale fu rieletto per cinque volte.

Nei dintorni di Madrid, nel 1885, si verificò un episodio di colera, durante il quale Benedetto mostrò eccezionali coraggio e devozione verso i poveri. Con piccoli gruppi di frati frequentò le zone più colpite, in molti dei paesi era l'unica persona con conoscenze mediche capace di curare le vittime del colera e di dare consigli riguardo a questioni di igiene. Per un certo periodo si era preoccupato per il limite imposto, nell'aiutare gli altri, dal fatto chc tutti i suoi aiutanti erano uomini e tutti gli istituti che era stato in grado di creare potevano occuparsi soltanto di uomini. Consultò numerosi ordini femminili per vedere se avessero voluto unirsi a lui nella sua opera ma senza successo. Due donne, Giuseppina Recio e Maria de las Angustias jiméncz, lo contattarono chiedendogli se potevano dedicarsi alla cura degli ammalati sotto la sua guida ed egli le mandò a Ciempozuelos, dove presto altre si unirono.

Nel 1881 ricevette formalmente le prime novizie e, l'anno seguente, alcune del gruppo fecero la professione religiosa. Diede loro il proprio motto formato da sei parole: «Pregare, lavorare, patire, soffrire, amare Dio e tacere». Fu questo l'inizio della Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, che ricevette approvazione ufficiale dalla Santa Sede nel 1901. Quando morì aveva aperto tredici ospedali femminili in Spagna, Francia e Portogallo. La congregazione è tuttora attiva in Europa, Africa (Ghana e Liberia), Asia (Filippine) e America Latina.

Benedetto condusse una vita piuttosto dinamica, occupato soprattutto in contatti, amministrazione e viaggi. Fu coinvolto anche in vari processi; la causa più importante contro di lui durò sette anni a Madrid e lo ride accusato falsamente di avere abusato di una minorata psichica.

La stampa anticlericale lo denunciò in titoli a tutta pagina e pubblicò vignette che lo ritraevano come una «bestia pervertita», ma alla fine il caso fu chiuso dal giudice per mancanza di prove. Dovette affrontare anche una pesante opposizione all'interno dell'ordine. Nel 1903 fu nominato dalla Santa Sede visitatore apostolico dell'ordine e ne divenne superiore generale nel 1911. Si dimise da tale incarico dopo solo un anno poiché sentiva di non avere il sostegno della comunità. Questo, per certi versi, rispondeva al vero: il papa lo aveva nominato senza convocare il capitolo generale e alcuni membri dell'ordine erano contrari all'istituzione del ramo femminile, che vedevano come un'organizzazione rivale.

Egli era anche un vivace antimodernista e come visitatore apostolico rimosse dall'incarico alcuni membri per sospetto lassismo dottrinale. L'opposizione contro di lui era tanto forte che nel 1912 gli fu ordinato di abbandonare la casa madre dell'ordine a Roma e di risiedere con le suore a Viterbo, quindi di lasciare l'Italia e trasferirsi in Francia, ma non in una casa femminile.

Infine fu privato del segretario e non poté così più scrivere ai confratelli o alle suore (un ictus lo aveva reso disabile nell'uso di una mano). Anche ammettendo che vi fossero nel suo carattere tratti difficili, è arduo comprendere l'asprezza della campagna denigratoria contro di lui. Nell'ultimo anno di vita cominciò a soffrire di demenza senile e morì infine per un secondo ictus il 24 aprile 1914. Le sue spoglie furono seppellite a Ciempozuelos nel cimitero locale; da là, nel 1924, furono trasferite alla chiesa della casa madre delle suore. È stato beatificato nel 1985. In tutto ciò che faceva Benedetto era ispirato da una devozione intensa al Sacro Cuore e alla Madonna sotto d titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù. Disse alle suore di pregare Gesù perché le infiammasse del suo amore divino e di pregare parimenti anche «la Regina dell'Amore, la Vergine Immacolata». Credeva nella presenza di Gesù negli ammalati, soprattutto nei malati mentali; coloro che servivano «i miei fratelli più piccoli» servivano Gesù direttamente. «Dobbiamo diffidare di noi stessi» scrisse «avere fiducia in Gesù e gettarci tra le sue braccia», poiché, diceva spesso, «noi nulla siamo e nulla possiamo fare senza l'aiuto di Dio».

MARTIROLOGIO ROMANO. A Dinan in Francia, san Benedetto (Angelo) Menni, sacerdote dell’Ordine di San Giovanni di Dio, fondatore della Congregazione delle Suore Ospedaliere del Cuore di Gesù.

Lascia un pensiero a San Benedetto Menni

Ti può interessare anche:

San Benedetto
- San Benedetto
Martire
Benedetto fu un soldato della guarnigione romana di stanza a Cupra (attuale Cupra Marittima), oggetto di una delle ultime terribili ondate di persecuzione...
San Benedetto d'Aniane
- San Benedetto d'Aniane
Religioso
Il nuovo Martirologio Romano ha spostato la ricorrenza di Benedetto dal giorno precedente: la data della sua morte è generalmente fissata all'11 febbraio...
San Benedetto Giuseppe Labre
- San Benedetto Giuseppe Labre
Pellegrino
Giuseppe Benedetto Labre nacque nel 1748 nel villaggio di Amettes, vicino a Boulogne, il maggiore dei quindici figli di un commerciante. A dodici anni...
San Benedetto il Moro
- San Benedetto il Moro
Religioso
Benedetto nacque nel villaggio di S. Fratello, vicino a Messina, intorno al 1526. I suoi genitori discendevano da schiavi africani e appartenevano a un...
Santi Benedetto, Giovanni, Matteo, Isacco e Cristiano
- Santi Benedetto, Giovanni, Matteo, Isacco e Cristiano
Monaci, protomartiri della Polonia
Esistono due fonti principali per la storia di questi martiri, la prima costituita dal racconto di S. Bruno (o Bonifacio) di Querfurt (19 giu.), amico...
San Benedetto di Hermillon
- San Benedetto di Hermillon
Pastore
Benedetto nacque probabilmente a Hermillon in Savoia, ma alcune fonti lo vogliono di nascita belga; da giovanissimo fu pastore e intorno al 1178 andò ad...
San Benedetto Biscop
- San Benedetto Biscop
Abate
Benedetto nacque da una nobile famiglia della Northumbria. Le sue origini, in effetti, spinsero Beda il Venerabile (673-735, 25 mag.), che è la fonte più...
San Benedetto
- San Benedetto
Eremita a Mezieres
Abate greco che fuggì da Patrasso e si stabilì a Mezieres, nella diocesi di Nantes, dove condusse una vita eremitica. La tradizione dice che fu accolto...
San Benedetto II
- San Benedetto II
Papa
Quando fu eletto al pontificato nel luglio 683 Benedetto, romano di nascita, aveva servito la Chiesa come cantore e come prete. Il Liber Pontificalis lo...
Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 18 luglio si venera:

San Federico di Utrecht
San Federico di Utrecht
Vescovo
Federico fu vescovo di Utrecht dall'820 circa alla morte. Nipote del re dei Frisi Radbodo, fu ordinato prete della diocesi di Utrecht e fu incaricato dell'educazione dei catecumeni: succedette nell'episcopato...
Altri santi di oggi
Domani 19 luglio si venera:

Sant' Arsenio il Grande
Sant' Arsenio il Grande
Eremita
Bianco con candida e lunga barba, alto di statura, nobilissimo d'aspetto, questo era Sant'Arsenio a novantacinque anni, dopo più di mezzo secolo di vita nel deserto più arido e desolato...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 18 luglio nasceva:

Santa Elisabetta della Trinità
Santa Elisabetta della Trinità
Carmelitana
Elisabetta Catez nacque nell'accampamento militare di Avor, vicino a Bourges, il 18 luglio 1880. La famiglia visse per un periodo ad Auxonne e poi si trasferì a Digione, dove, il 2 ottobre 1887...
Oggi 18 luglio tornava alla Casa del Padre:

San Federico di Utrecht
San Federico di Utrecht
Vescovo
Federico fu vescovo di Utrecht dall'820 circa alla morte. Nipote del re dei Frisi Radbodo, fu ordinato prete della diocesi di Utrecht e fu incaricato dell'educazione dei catecumeni: succedette nell'episcopato...
Oggi 18 luglio veniva canonizzato:

San Tommaso d'Aquino
San Tommaso d'Aquino
Sacerdote e dottore della Chiesa
Un astro di luce particolare e inestinguibile brilla nel cielo del secolo XIII; luce che attraversa i secoli, che illumina le menti: l'Angelico Dottore S. Tommaso. Nacque ad Aquino nell'anno 1227 dal conte...
Altri santi canonizzati oggi
Oggi 18 luglio si recita la novena a:

- San Cristoforo
I. Glorioso s. Cristoforo, che, appena convertito alla fede, vi applicaste con uno zelo instancabile a spargere nei popoli della Licia la luce della verità, o carcerato per la causa di Gesù...
- San Giacomo il Maggiore
I. O glorioso s. Giacomo, che per le vostra purità e poi vostro zelo meritaste di essere da Gesù Cristo, non solo sollevato al grado di apostolo, ma tra gli apostoli stessi privilegiato delle...
- Santi Anna e Gioacchino
O gloriosa madre di Maria, sant’Anna, per la fervorosa ed incessante preghiera con cui chiedevi a Dio di essere consolata con la fecondità, ottienici un vero spirito di preghiera per accrescere nel nostro...
- Santa Maria Maddalena
I. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che, tocca appena dalla grazia, rinunciaste subitamente a tutti i piaceri del mondo per consacrarvi all’amore di Gesù Cristo, otteneteci, vi preghiamo, la...
- Sant' Anna
Io vengo a te, sant'Anna, figlia di Abramo, l'a-mico di Dio e il padre dei credenti. La parola di Dio mi è stata trasmessa; ho imparato a cono-scere Gesù Cristo. Ma sono assalito dalle preoc-cupazioni...
- San Charbel Makhluf
O amorevole padre San Charbel ricorro a te. Il mio cuore è pieno di fiducia in te. Per la potenza della tua intercessione presso Dio attendo la grazia che imploro (nominare). Mostrami ancora una volta...
- Madonna del Carmine
O Vergine Maria. che ci hai beneficato con il dono del santo Scapolare, distintivo dei tuoi figli di predilezione, noi ti benediciamo per questo tuo dono e ti chiediamo la grazia di esserne sempre degni...
Le preghiere di oggi 18 luglio:

PREGHIERA DEL MATTINO PER PASSARE BENE LA GIORNATA Signore, nel silenzio di questo giorno che nasce, vengo a chiederti pace, sapienza e forza. Oggi voglio guardare il mondo con occhi pieni di amore; essere...
Preghiera a San Federico di Utrecht O Signore fa che per l'intercessione dei tuoi santi, e in particolare del Vescovo San Federico di Utrecht che contribuì all'evangelizzazione con il suo...
PREGHIERE DELLA SERA O Dio, nella quiete della sera, ripensiamo al tuo amore. Nella pace del tuo tempio, ripensiamo al tuo amore. Come potremo rendere grazie a te, Signore...