S. Norberto nacque a Xanten nel 1085 circa da una illustre e ricca famiglia. Fin da giovinetto si diede agli studi con splendidi successi, per cui fu bene accolto alle corti dei principi e in quella dello stesso imperatore Enrico. E qui, più che altrove, diede prova della sua nobiltà e della sua erudizione.
Norberto però in questa prima sua gioventù sprecò i preziosi talenti ricevuti da Dio conducendo una vita comoda, amante delle vanità e delle lodi. Ma la grazia di Dio non tardò a smuovere il suo cuore e a fargli comprendere che tutto è vanità.
Un giorno mentre viaggiava, elegantemente vestito, sul suo cavallo, lo colse un temporale. Rifugiatosi sotto una pianta, poco mancò che un fulmine non lo incenerisse. La terra si aperse sotto i piedi del cavallo ed egli fu buttato a terra svenuto.
Rinvenuto, si ricordò della sua triste vita condotta fino allora e, come già S. Paolo, rivolse al Signore le parole:
« Che vuoi che io faccia? ». « Fuggi il male e fa' il bene, cerca la pace e seguila finché non la trovi ».
Queste parole le sentì nel profondo del cuore. Era la voce di Dio che ancora una volta lo chiamava, ed egli l'ascoltò e mutò vita per sempre.
Abbandonata la corte, si ritirò nel monastero di Sigeberto vicino a Colonia, e dopo conveniente preparazione fu ordinato sacerdote dall'Arcivescovo di quella città.
In seguito fu eletto canonico e in questo nuovo ufficio avrebbe voluto correggere molti abusi, ma trovò ostacoli nella rilassatezza dei tempi, per cui, rinunziato al canonicato, camminando a piedi scalzi, e mendicando il cibo, andava annunziando ovunque la buona novella, finché si ritirò nel silenzio di
Prémontré. Ma non fu solo. Quaranta ecclesiastici e molti secolari si unirono a lui per vivere nella penitenza e ne la preghiera. S. Norberto pensò allora ad una regola di vita comune e adottò quella di S. Agostino, e nel Natale del 1121 fecero la professione solenne. Così era fondata la Congregazione dei Canonici Regolari Premostratensi.
Nel viaggio che fece a Roma per l'approvazione della regola, passò a Spira ove il clero e il popolo erano radunati per l'elezione del nuovo arcivescovo. Saputo l'arrivo del Santo, egli stesso fu eletto all'alta dignità.
« Ecco il nostro padre, ecco il nostro pastore! » si gridava dappertutto. Voce di popolo, voce di Dio: e S. Norberto dovette accettare e cercò di soddisfar a questo nuovo onere guadagnando tutti a Gesù Cristo
titolo Norberto in trionfo su satana e un eretico
anno 1750
Non pochi però si opposero al suo ardente zelo attentarono anche alla sua vita. Egli perdonò e sopportò tutto; e alla fine colla sua pazienza vinse anche quegli animi ribelli, conducendoli all'ovile di Gesù Cristo.
Assistette al concilio che si tenne a Reim e fu nominato arcivescovo di Magdeburgo da papa Onorio II nel 1126. Molto s'affaticò per estinguere lo scisma dell'antipapa Anacleto; nello stesso tempo visitò molte province della Germania portando ovunque la sua parola di padre e di pastore.
Una malattia che l'assalì gravemente, lo tenne per 4 mesi a letto ed il 6 giugno 1134 spirò nel bacio de Signore.
Inizialmente, fu sepolto nella chiesa del cenobio tra i suoi "fratelli". Durante la Riforma, quando la città di Magdeburgo passò ai protestanti, i premostratensi si impegnarono a trasferire le reliquie, poiché i protestanti non veneravano le reliquie dei santi. Nel 1626, riuscirono ad aprire il sepolcro e trasportare il corpo a Praga, dove l'abate di Strahow permise la collocazione. Nel 1627, le spoglie furono deposte nella
chiesa del cenobio dei Canonici Premostratensi a Strahow, a Praga, dove fu eretto un altare.
PRATICA.
Perdoniamo le offese ricevute e godiamo se il mondo ci odia quando facciamo bene, perché, allora siamo sicuri di essere veramente seguaci di Gesù Cristo. PREGHIERA.
O Signore, che il tuo beato confessore e vescovo Norberto rendesti banditore esimio della tua parola, e per suo mezzo rendesti feconda la tua Chiesa di una nuova famiglia, deh! fa che per i suoi meriti possiamo praticare col tuo aiuto quanto egli ha insegnato con le parole e colle opere. MARTIROLOGIO ROMANO.
A Magdebùrgo san Norbérto, Vescovo di quella città e Confessore, Fondatore dell'Ordine Premostraténse. ICONOGRAFIA
L’iconografia di San Norberto di Xanten riflette con coerenza questi tratti fondamentali della sua spiritualità e missione.
Caratteri iconografici ricorrenti
Le opere che lo raffigurano tendono a rappresentarlo:
-
in abiti vescovili: con mitra, pastorale e talvolta il pallio, in quanto arcivescovo;
-
con l’ostensorio o il calice, chiaro richiamo alla sua difesa della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, centrale nella sua predicazione e nelle sue lotte contro le eresie;
-
con un serpente ai piedi o tra le pieghe del velo omerale, simbolo del male e delle eresie da lui combattute, in particolare quella di Tanchelmo ad Anversa;
-
talvolta in atto di ricevere lo scapolare dalla Madonna, a testimonianza della sua profonda devozione mariana, tema presente anche nella pagina liturgica analizzata;
-
con espressione assorta e orante, tipica del santo in adorazione eucaristica.
-
San Norberto è spesso raffigurato mentre sconfigge l'eretico Tanchelino per simboleggiare la vittoria dell'ortodossia cattolica sulle eresie che minacciavano l'unità della Chiesa nel XII secolo. Questa rappresentazione artistica non è solo un episodio storico, ma un potente messaggio teologico e morale.
Questi elementi iconografici, come sottolineato nella pagina della Scuola Ecclesia Mater, non sono solo decorativi, ma veri e propri strumenti teologici e spirituali: aiutano il fedele a comprendere la figura del santo come modello di integrità dottrinale e santità sacerdotale.
Esempi significativi di opere
-
Francesco Guardi – San Norberto in adorazione dell’Eucarestia
Dipinto del XVIII secolo conservato al Castello del Buonconsiglio (Trento), mostra San Norberto inginocchiato davanti all’ostensorio con un serpente in evidenza: una potente allegoria del suo zelo contro l’eresia e in difesa del Santissimo Sacramento.
titolo San Norberto in adorazione dell’Eucarestia
autore Francesco Guardi anno XVIII secolo
-
Pulpito della Collegiata di San Pietro a Lovanio (1742)
Opera barocca in legno scolpito da Jacques Bergé: vi sono raffigurati momenti chiave della vita di San Norberto, inclusa la sua conversione e la fondazione dell’Ordine premostratense. Rilevante è la resa plastica della sua funzione pastorale e riformatrice.
titolo Pulpito della Collegiata di San Pietro a Lovanio
autore Jacques Bergé anno 1742
-
F.H.J. Bekker, Visione di San Norberto (1900, Amsterdam) Raffigura San Norberto in un momento mistico, probabilmente la visione che lo condusse alla conversione. Atmosfera idealizzata e spirituale.
titolo Visione di San Norberto
autore F.H.J. Bekker anno 1900
-
Alois Stoff, San Norberto sconfigge l’eretico Tanchelino (1892) Scena drammatica e narrativa: Norberto trionfa sull’eretico, incarnando la lotta contro l’errore.
titolo San Norberto sconfigge l’eretico Tanchelino
autore Alois Stoff anno 1892
-
Cornelis de Vos, I cittadini di Anversa restituiscono l’ostensorio a San Norberto (1630, KMSKA, Anversa) Episodio storico: Norberto riceve i vasi sacri sottratti da Tanchelmo. Forte valenza civico-religiosa.
titolo I cittadini di Anversa restituiscono l’ostensorio a San Norberto
autore Cornelis de Vos anno 1630
-
Gerard Seghers, San Norberto riceve le insegne dell’Ordine premostratense dalla Vergine (XVII sec., KMSKA, Anversa) Visione mariana, con intensa luce barocca. Evidenzia il legame con la fondazione dell’Ordine.
titolo San Norberto riceve le insegne dell’Ordine premostratense dalla Vergine
autore Gerard Seghers anno XVII sec.