Novena a San Matteo Apostolo ed evangelista
periodo:
dal 12 al 20 settembre
I. Per quell’ammirabile prontezza, con cui voi, o glorioso s. Matteo, abbandonaste l’impiego, la casa e la famiglia per conformarvi agli inviti di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di approfittar sempre con giubilo di tutte le divine ispirazioni.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
II. Per quell’ammirabile umiltà con cui voi, o glorioso s. Matteo, scrivendo prima d’ogni altro il Vangelo di Gesù Cristo, non vi qualificaste altrimenti che col nome di pubblicano, impetrate a noi tutti la grazia di sprezzare la vana stima e i falsi onori del mondo per non apprezzare che la grazia divina e tutto quello che serve a conservarcela.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
III. Per quell’ammirabile mortificazione in cui voi, o glorioso s. Matteo, passaste tutti i giorni di vostra vita non alimentandovi mai che di erbe selvatiche e di legumi, ottenete a noi tutti la grazia di mortificare continuamente il nostro spirito e la nostra carne per viver sempre obbedienti ai’precetti santissimi dell’Evangelo.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
IV. Per quell’ammirabile potere che voi, o glorioso s. Matteo, esercitaste sopra la morte e l'inferno, richiamando a nuova vita la defunta figliola del re d’Etiopia, e liberando il popolo da quei mali con cui l’opprimevano, col soccorso del demonio, i Gentili impostori, ottenete a noi tutti la grazia di scoprir sempre le insidie dell’infernale nemico per sempre trionfare completamente dei suoi assalti.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
V. Per quell’ammirabile predilezione che voi, o glorioso s. Matteo, professaste mai sempre alla virtù della castità, onde induceste a professarla con voto, non solamente la real principessa Ifigenia, ma ancora un numero assai grande di donzelle che si unirono a lei, per cui meritaste di soffrire il martirio in quel momento in cui offrivate sopra l’altare l’Ostia immacolata, ottenete a noi tutti la grazia di custodire sempre gelosamente una virtù così bella, e di inculcarne la pratica ai nostri prossimi, onde assicurarci quel premio che è specialmente riservato a tutti i mondi di cuore.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.