Barsanufio, egiziano di nascita, visse in Palestina, in un monastero di Gaza fondato alla fine del v secolo da un monaco di nome Serido. Pur mantenendo i contatti con il monastero, Barsanufio si ritirò in seguito a vivere da eremita, conducendo una vita austera e divenendo noto per santità e saggezza e perciò consultato da persone di ogni estrazione sociale. Egli si rifiutava però di comunicare direttamente con i visitatori e parlava con loro per iscritto attraverso Serido, che fungeva quindi da suo segretario. Lasciava di rado la sua cella, si dice che non mangiasse e non parlasse e divenne poi famoso come il "grande anziano". Domande e richieste di consiglio erano passate a un altro eremita che viveva nelle vicinanze, conosciuto come Giovanni il Profeta (Giovanni di Gaza).
Si conosce pochissimo della vita di Barsanufio e gli Acta che lo riguardano sono totalmente inaffidabili; egli fu in ogni caso molto influente con i suoi scritti ed è una figura chiave per la comprensione della spiritualità del tempo. Sono rimaste 850 lettere e, anche se soltanto la metà di queste è attribuibile con certezza a Barsanufio, possono essere considerate, nel loro insieme, un documento unico e coerente, poiché le altre furono comunque scritte da Giovanni e le differenze tra i due uomini sono solo marginali. La prolungata popolarità della raccolta di lettere si deve al fatto che contengono risposte concise e profonde a domande precise, evitando di ripetere gli insegnamenti tradizionali in termini vaghi, e il loro insegnamento si è prestato bene a essere inserito nelle regole monastiche. Entrambi gli scrittori si basavano sulla Scrittura e sui detti dei Padri del deserto e mettevano in guardia anche contro le opere speculative di teologia e misticismo. Ponevano la preghiera come asse fondamentale del progresso spirituale, e sottolineavano la necessità di sviluppare la consapevolezza costante della presenza di Dio anche quando si è occupati nelle attività quotidiane: attraverso la preghiera ognuno può raggiungere l'unione con Dio. Per sviluppare umiltà e abbandono al volere divino consideravano necessari anche un esame di coscienza quotidiano e una consegna onesta dei propri pensieri più ricorrenti a una guida spirituale. Le virtù più importanti erano l'umiltà e l'obbedienza a Dio: «L'obbedienza è questo: non essere liberi di decidere da se stessi. Cosa può essere più prezioso dell'anima, quando il Salvatore ha detto che vale più del mondo intero? Se poi l'hai posta nelle mani di Dio e dei tuoi padri spirituali, perché esiti nel consegnare loro ciò che è meno importante? [...] Chi è vero discepolo obbedisce al suo abate anche nella morte».
La Chiesa greca tenne Barsanufio in tale considerazione da collocare la sua icona tra quelle di S. Efrem (9 giu.) e S. Antonio (17 gen.) nella chiesa di S. Sofia a Costantinopoli. Il santo ebbe una profonda influenza su altri scrittori spirituali, quali S. Doroteo il Giovane (5 gen.), S. Dositeo (23 feb.), S. Teodoro Studita (11 nov.) e S. Giovanni Climaco (30 mar.).
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Gaza in Palestina, san Barsanufio, anacoreta, che, egiziano di nascita, fu insigne per una straordinarie doti di contemplazione e per l’integrità di vita.
San Fedele da Sigmaringen Sacerdote e martireIl nome di nascita era Marco, cambiato poi in Fedele nella professione religiosa. Nel dargli questo nome, il maestro dei novizi gli disse queste parole dell'Apocalisse: « Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita ».
San Marco EvangelistaS. Marco fu eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina di N. S. Gesù Cristo nel Vangelo che porta il suo nome. Nacque a Cirene ed era cugino di S. Barnaba...
San Vincenzo de' Paoli Sacerdote e fondatoreÈ chiamato il Tommaso d'Aquino della carità; come S. Tommaso diede al mondo cristiano il capolavoro della teologia con la sua Somma, così S. Vincenzo de' Paoli con le sue istituzioni diede agli uomini...
-Santa Caterina da Siena V. Per quell’eroica carità che vi mosse, o gran Santa, a servire spontaneamente e medicare di propria mano le povere inferme abbandonate da tutti per la schifosità e poi fetore delle...
-Santa Gianna Beretta Molla O Dio, nostro Padre, tu hai donato alla tua Chiesa santa Gianna Beretta Molla, che nella sua giovinezza ha cercato amorevolmente te, e a te ha portato altre giovani, impegnandole apostolicamente in testimonianza...
-Santi Filippo e Giacomo I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per modo che lo vostre ginocchia...
-San Luigi Maria Grignion da Montfort 1. O grande apostolo del regno di Gesù per Maria, tu che indicasti alle anime i sentieri della vita cristiana suggerendo l’osservanza delle promesse battesimali e insegnasti come un segreto di santità...
-San Marco I. Glorioso s. Marco, che al primo udire le prediche di s. Pietro, vi convertiste alla fede con tanta sincerità e con tanto fervore da essere da s. Pietro medesimo denominato suo figlio, e, come tale...
-San Giuseppe 1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...