Nome: Sant' Elisabetta del Portogallo
Titolo: Regina
Nome di battesimo: Isabella d'Aragona
Nascita: 1271, Aragona, Spagna
Morte: 1336, Estremoz, Portogallo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
24 giugno 1625, Roma , papa Urbano VIII
Nacque l'anno 1271 da Pietro III re di Aragona e da Costanza figlia di Manfredi re di Sicilia. Le fu imposto il nome di Elisabetta in memoria di
S. Elisabetta regina d'Ungheria, sua prozia.
titolo Elisabetta del Portogallo e Santa Elisabetta
autore Petrus Christus anno 1457-1460
All'età di otto anni cominciò a recitare l'Ufficio divino e così fece per tutta la vita. Come principessa ella aveva tutta la possibilità di seguire la moda, ma non volle farlo, privandosi anche dei giochi e piaceri leciti. Contratto matrimonio con Dionigi re del Portogallo, non tralasciò gli esercizi di pietà e le buone opere in cui si era fino allora esercitata.
Al mattino si alzava presto, recitava parte dell'Ufficio, assisteva alla S. Messa e poi trascorreva le ore della giornata nell'adempiere i doveri del suo stato, nella lettura della Sacra Scrittura e nel lavoro manuale. Non stava mai oziosa. Da questo sistema non si lasciò smuovere da coloro che le suggerivano una vita più conforme alla sua dignità. Osservava i digiuni imposti dalla Chiesa e se ne imponeva altri; visitava e sollevava i poveri e gli infermi. Verso il marito, di costumi depravati, la pia regina usò ogni preghiera ed esortazione per indurlo alla conversione, e sempre con tutta pazienza e dolcezza, nonostante che le sue premure fossero ricambiate con altri torti ed affronti. Essendo stata accusata di aver
istigato suo figlio alla ribellione contro il re, fu dall'empio sovrano privata dei suoi beni e relegata nella piccola città di Alaquer. Molti suoi sudditi le offerirono armi e truppe per recuperare il trono dal quale sì ingiustamente era stata scacciata; ma ella nulla accettò ed esortò tutti a mantenersi fedeli al sovrano. Questi ebbe finalmente la grazia di entrare in se stesso; riconobbe l'innocenza di Elisabetta, la richiamò alla corte e perdonò suo figlio. La santa regina approfittò della conversione del marito per confermarlo nella via della salvezza eterna.
Morto il marito nel 1325
salì al trono Alfonso, figlio di Elisabetta, ella pensò di farsi religiosa nel convento di S. Chiara in Coimbra; ma non essendole stato consentito, visse ritirata in un appartamento contiguo al monastero. Per due volte si recò umilmente e poveramente in pellegrinaggio a Compostella. Di ritorno dal secondo pellegrinaggio, avendo udito che il re suo glio era in discordia con Alfonso VII di Castiglia, si affrettò ad arrivare ad Estremoz per pacificare i due contendenti, ma colta da violenta febbre morì santamente in età di 65 anni. Fu sepolta nel monastero di S. Chiara da lei fondato.
Urbano VIII la canonizzò, fissando la sua festa l'8 luglio. Successivamente la data fu anticipata al 4 luglio.
PRATICA.
Impariamo a praticare la preghiera assidua, l'umiltà e la pazienza. PREGHIERA.
O Dio clementissimo, che tra le altre spiccate virtù decorasti la beata regina Elisabetta della prerogativa di sedare il furore della guerra, concedi a noi, per sua intercessione, che dalla pace di questa vita mortale possiamo passare ai gaudi eterni. MARTIROLOGIO ROMANO.
Ad Estremoz, in Portogàllo, il natale di santa Elisabètta Vedova, Regina dei Portoghesi, la quale, illustre per virtù e per miracoli, dal Sommo Pontefice Urbàno ottavo fu annoverata nel numero dei Santi. ICONOGRAFIA
Nell'iconografia di Santa Elisabetta gli artisti la raffigurano con gli abiti dell’Ordine francescano, il cordone ai fianchi e il crocifisso tra le mani. Spesso appare coronata, a ricordare il suo ruolo di sovrana del Portogallo o con scettro e corona appoggiati accanto a lei.
titolo Santa Elisabetta del Portogallo
autore Ambito lombardo anno XVII sec
L'attributo che caratterizza i suoi ritratti però è quello delle rose. Si narra che la caritatevole regina fu sorpresa un giorno dal marito Dionigi mentre portava del pane per i poveri nel suo grembiule e il cibo si trasformò in rose. Ciò avvenne a gennaio, e dunque il sovrano rimase esterrefatto del prodigio e lasciò che la moglie continuasse la sua vita dedicata ai bisognosi.
titolo Miracolo delle Rose
autore André Gonçalves anno 1735
titolo Santa Elisabetta del Portogallo
autore Francisco de Zurbarán anno 1635
Non mancano quindi le opere dedicate alla santa intenta a fare l'elemosina ai poveri come nella tela di João António Correia pittore portoghese attivo nel XIX sec.
titolo Santa Elisabetta del Portogallo da l'elemosina
autore João António Correia anno 1866