San Mosè I

San Mosè I
Nome: San Mosè I
Titolo: Eremita e vescovo dei Saraceni
Morte: 389 circa, Monte Sinai, Egitto
Ricorrenza: 7 febbraio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Arabo di nascita, Mosè trascorse molti anni come eremita nella regione di confine tra le province romane d'Egitto e di Siria, allora al limite dell'impero d'Oriente. Gli abitanti della regione, a cui successivamente fu dato il nome di saraceni, erano essenzialmente costituiti da tribù nomadi e di religione animista. Una regina guerriera di nome Mauvia proveniente da una di queste tribù guidò bande di predatori contro le truppe imperiali, che organizzarono a loro volta una spedizione contro di lei; la battaglia assunse una valenza religiosa e si concluse perché ella accettò l'evangelizzazione della propria gente purché fosse posto come vescovo il santo eremita Mosè. Altre fonti offrono una versione differente secondo la quale Mauvia era vedova di un comandante saraceno cristiano, di nome Obadia; le forze imperiali vennero a battaglia contro di lei ma furono sconfitte, e Mauvia (che sarebbe stata già cristiana) impose come condizione per la pace di avere Mosè come vescovo. I soldati imperiali avrebbero quindi portato via Mosè dal deserto riuscendo poi a imporgli di farsi ordinare e consacrare (questo dato potrebbe spiegare la confusione tra il santo di oggi e Mosè il Nero, 28 ago., uno dei più significativi Padri del deserto, la cui morte è generalmente collocata circa sessant'anni dopo).

Siamo all'epoca del predominio dell'arianesimo in Oriente e Lucio, l'arcivescovo che occupava la sede patriarcale di Alessandria, era appunto ariano; Mosè rifiutò di accettare la consacrazione dalle sue mani, peregrinando finché non giunse da un vescovo ortodosso che viveva in esilio. Egli non ebbe una sede fissa, ma esercitò il suo ministero viaggiando in mezzo al suo gregge nomade, convertendo molti e riuscendo a conservare la pace tra i romani e queste tribù.

MARTIROLOGIO ROMANO. Sulle montagne del Sinai, san Mosè, che dapprima condusse vita solitaria in un eremo, poi, ordinato vescovo su richiesta della regina dei Saraceni Máuvia, pacificò popoli assai brutali, custodendo illesa la vita dei cristiani.

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