San Giacomo il Maggiore fu uno dei dodici Apostoli. Poiché i Samaritani non vollero accogliere i discepoli mandati da Gesù, Giacomo, con il fratello Giovanni, si rivolse al Maestro dicendo: «Signore, vuoi che diciamo al fuoco di discendere dal cielo a consumarli?».
Ma Gesù rispose con dolcezza: «Non sapete di che spirito siete. Il Figlio dell’uomo non è venuto a perder le anime, ma a salvarle». Giacomo seppe far tesoro di quella lezione.
Nacque in Galilea circa dodici anni prima di Gesù. Era fratello di San Giovanni ed entrambi erano figli di Zebedeo, pescatore di Betsaida, e di Salome, discepola di Gesù. L’appellativo «Maggiore» gli fu attribuito per distinguerlo dall’altro San Giacomo, figlio di Alfeo, detto «Minore».
Chiamato da Gesù all’apostolato, lo seguì con generosità, lasciando reti e barca. Questa prontezza gli meritò una particolare benevolenza da parte del Maestro, tanto da essere ammesso alle sue confidenze più intime: fu presente, insieme a Pietro e Giovanni, alla risurrezione della figlia di Giàiro, alla Trasfigurazione e all’agonia di Gesù nell’orto del Getsemani.
Come ogni uomo, ebbe le sue debolezze. Con Giovanni, fece chiedere alla madre Salome che potessero sedere alla destra e alla sinistra di Gesù nel suo regno. E il Maestro rispose: «Potete voi bere il calice che sto per bere, ed essere battezzati col battesimo col quale io sarò battezzato?».
«Sì, lo possiamo», risposero. Gesù replicò che in effetti avrebbero bevuto il suo calice, ma che i posti nel Regno erano riservati secondo la volontà del Padre.
Disceso lo Spirito Santo a Pentecoste, San Giacomo divenne tra i più zelanti predicatori del Vangelo, arrivando fino in Spagna. Lasciò lì un’impronta così profonda che, secoli dopo, durante le invasioni dei Mori, fu spesso invocato e persino visto apparire come guerriero celeste su un cavallo bianco, in difesa dei cristiani.
Rientrato a Gerusalemme verso l’anno 43, fu arrestato e decapitato per ordine del re Erode Agrippa I, desideroso di compiacere i Giudei.
L’eroica testimonianza di fede di San Giacomo colpì profondamente il soldato che lo aveva condotto al giudizio, tanto che questi si convertì e ricevette la grazia del martirio insieme a lui. Il corpo dell’Apostolo, oggetto di continui pellegrinaggi, riposa nella basilica di Compostela, in Spagna.
Il celebre Cammino di Santiago di Compostela è legato alla tomba di Giacomo e al suo ritrovamento, avvenuto nel IX secolo. Secondo la Legenda Aurea, sebbene Giacomo fosse stato decapitato in Palestina nel 44 d.C., i suoi discepoli trasportarono il corpo in Galizia a bordo di una barca guidata da un angelo. Qui, nella terra che l’Apostolo aveva evangelizzato tra le popolazioni celtiche, fu sepolto in un bosco vicino a Iria Flavia, antico porto romano della regione.
PRATICA. In ogni sventura vediamo noi pure la mano di Dio che ci porge il calice, e diciamo prontamente: «O Signore, sia fatta sempre la tua santa volontà».