San Claudio di Condat, noto anche come San Claudio di Besançon o Claudio il Taumaturgo visse nel VII secolo, è ricordato per la sua vita ascetica, il suo ruolo di abate e vescovo e la profonda influenza spirituale che esercitò nella regione del Giura.
Nato intorno al 607 a Salins-les-Bains, nella Franca Contea, da una famiglia nobile, Claudio fu inizialmente destinato alla carriera militare, come era consuetudine per i giovani del suo rango. Tuttavia, all'età di circa vent'anni, decise di abbandonare la vita mondana per dedicarsi completamente a Dio. Fu ordinato sacerdote e per dodici anni servì come canonico nella cattedrale di Besançon.
Intorno al 641, Claudio si ritirò nel monastero di Condat, situato nel massiccio del Giura. Dopo la morte dell'abate Ingiurioso, fu eletto dodicesimo abate del monastero. Durante il suo abbaziato, introdusse la Regola benedettina, restaurò gli edifici monastici e ottenne il sostegno del re Clodoveo II e della regina Batilde, contribuendo così alla prosperità dell'abbazia.
Nel 685, alla morte del vescovo Gervasio, Claudio fu scelto come suo successore e divenne il 29º vescovo di Besançon. Sebbene inizialmente riluttante ad accettare l'incarico, una volta nominato si dedicò con zelo al suo ministero episcopale, promuovendo opere caritative e guidando il clero con saggezza. Successivamente, preoccupato per un certo rilassamento nella disciplina monastica a Condat, decise di lasciare l'episcopato e tornare a guidare l'abbazia.
Uno degli episodi più noti legati al culto di San Claudio è il miracolo del bambino risorto. Nel 1184, durante l'ostensione delle sue reliquie presso l'abbazia di Condat, una grande folla si radunò per venerare il santo. A causa della calca, un bambino fu travolto e morì soffocato. Mentre i presenti erano immersi nel dolore, il bambino improvvisamente tornò in vita, suscitando stupore e riconoscenza tra i fedeli. Questo evento miracoloso contribuì a rafforzare la devozione verso San Claudio, specialmente tra i bambini e le loro famiglie.
San Claudio morì il 6 giugno, probabilmente nel 696 o nel 699. Dopo la sua morte, fu venerato come uno dei santi più illustri della Francia. Nel IX secolo, Rabano Mauro lo menzionò nel suo "Martyrologium" come intercessore. Le sue reliquie, ritenute incorrotte, furono ritrovate nel 1160 e divennero oggetto di pellegrinaggio. La città di Saint-Oyand, dove si trovava il monastero di Condat, cambiò nome in Saint-Claude in suo onore. Purtroppo, durante la Rivoluzione francese, le sue reliquie furono distrutte nel 1794.
San Claudio è il patrono di diverse categorie di artigiani, tra cui i fabbricanti di giocattoli, i tornitori, i conciatori e i fabbricanti di chiodi. È anche invocato contro i foruncoli. In Italia, è venerato in località come Castiglione Torinese e Ostana. La sua memoria liturgica è celebrata il 6 giugno.