S. Elisabetta, figlia di Andrea re d'Ungheria e di Gertrude, nacque in Presburgo, allora regno d'Ungheria, l'anno 1207. A quattro anni, secondo l'uso dei tempi, era già promessa in sposa al principino Ludovico, col quale fu educata e crebbe tra il fasto ed i cattivi esempi della corte. Ma il Signore la prevenne con le sue benedizioni e non permise che fosse guastata dall'aria contagiosa delle ricchezze e dei piaceri.
Appena quindicenne adunque per volontà dei parenti impalmò il promesso sposo Ludovico IV, langravio di Turingia in Germania, il quale per primo dono di nozze gli presentò uno specchio riflettente l'immagine del Salvatore. D'allora un triplice amore: verso la famiglia, Dio ed il prossimo divenne l'occupazione di tutta la sua vita. A questo fine Elisabetta divise le ore del giorno tra la preghiera, il lavoro, le visite agli infermi e il soccorso agli indigenti.
Biasimata spesso dai cortigiani quasi che il suo modo di vivere convenisse più ad una monaca che ad una principessa, essa appoggiata dal suo pio marito seppe imporre silenzio ed indurre molti a seguire i suoi esempi. Entrando in chiesa, deponeva la regale corona, stimandosi indegna di comparire col capo ornato di gemme dinanzi a Colui che fu incoronato di spine. Similmente aborriva ogni sfarzo, ma pregava, lavorava e colla sua carità illuminata provvedeva ogni giorno a più di 900 poveri. Ella stessa si portava nei tuguri dei villaggi dove consolava materialmente e spiritualmente i miseri.
titolo Il miracolo delle rose di S. Elisabetta autore Karl von Blaas Rosenwunderanno 1839
Un giorno, scendendo dal castello di Wartburg fino al villaggio di Eisenach, nel suo pio esercizio di carità col mantello pieno di pani destinati ai poveri, incontrò il marito Ludovico che, contrario alle sue volontà, volle ad ogni costo veder cosa contenesse: apertolo, non vi trovò che un fascio di rose fragranti. Altra volta raccolse un fanciullo lebbroso e, curatolo, lo depose nel suo letto coniugale; salito il principe in camera e tirate le coperte, invece del lebbroso trovò l'immagine del Crocifisso.
titolo Elisabetta vestita a festa durante la visita dell'imperatore (a sinistra) e il Cristo crocifisso in matrimonio autore Johann von der Leytenanno 1511
In quel tempo si diffuse in tutta la Germania una spaventosa carestia a cui la madre dei poveri (così era comunemente chiamata la nostra Santa) andò incontro dando fondo al ricco erario e privandosi di tutti gli oggetti di lusso.
Ma il Signore volle dalla sua serva fedele prove d'amore e fedeltà ben maggiori. Ludovico, partito coi crociati per la Terra Santa, quando fu giunto ad Otranto, cadde infermo e morì. A tanta sciagura si aggiunse la più spietata persecuzione. Il cognato Enrico, usurpato il langraviato, spogliò Elisabetta di tutte le sue possessioni e barbaramente la scacciò di corte con i suoi bambini. Un bando vietava ai sudditi di accoglierla, e la regina dei poveri non trovò rifugio che in una stalla. È straziante quella pagina della sua vita; ella però tutto sopportò con animo profondamente rassegnato, e Dio volle che le fosse resa giustizia. Per opera del padre suo fu reintegrata nei suoi diritti e in quelli dei figli: restituiti i beni, le fu restituita la corona e proposta anche la mano di un principe; ma essa, vestendo l'abito e la fune del poverello d'Assisi, preferì la povertà ad ogni gloria umana, riconoscente a Dio dei dolori e di tutte le ingratitudini sofferte.
Le celesti consolazioni del suo Divino Sposo allietarono i suoi ultimi giorni ed ella morì il 17 novembre 1231 a soli 25 anni di età.
titolo Canonizzazione di Santa Elisabetta d'Ungheria autore Sándor Liezen-Mayeranno 1235
Fu proclamata santa da papa Gregorio IX nel 1235.
PRATICA. Facciamo sempre la carità ai poveri.
PREGHIERA. Illumina, Dio misericordioso, i cuori dei tuoi fedeli, e per le preghiere gloriose della beata Elisabetta fa' che noi disprezziamo le prosperità del mondo e godiamo sempre delle consolazioni celesti.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Elisabetta di Ungheria, che, ancora fanciulla, fu data in sposa a Ludovico, conte di Turingia, al quale diede tre figli; rimasta vedova, dopo aver sostenuto con fortezza d'animo gravi tribolazioni, dedita già da tempo alla meditazione delle realtà celesti, si ritirò a Marburg in Germania in un ospedale da lei fondato, abbracciando la povertà e adoperandosi nella cura degli infermi e dei poveri fino all'ultimo respiro esalato all'età di venticinque anni.
ICONOGRAFIA
Nell'iconografia Santa Elisabetta è raffigurata spesso durante i suoi esercizi a favore dei poveri come nei momenti di carità o di conforto verso i più deboli. In tutte le opere ha sempre abbigliamenti regali, con un mantello rosso e porge una forma di pane ad un povero.
titolo Carità di Santa Elisabetta d'Ungheria autore Frederic Leightonanno 1895
Tante sono anche le rappresentazioni della nota scena del miracolo del rose.
titolo Elisabetta di Turingia e il miracolo delle rose autore Carl Wilhelm Friedrich Oesterleyanno 1865
In alcune opere possiamo notare il simbolo della palma simbolo della sua vita tribolata che la vedeva fare opere di bene contro il volere dei propri suoceri e cortigiani.
titolo Santa Elisabetta di Turingia autore Francisco de Zurbaránanno 1635-1640
L'AUDIO-VIDEO
Lascia un pensiero a Sant' Elisabetta d'Ungheria
Alcune dedicazioni a Sant' Elisabetta d'Ungheria
Chiesa di Santa Elisabetta ElisabethkircheCon il suo stile gotico, di cui è l'esempio più antico in Germania, la Chiesa di Sant'Elisabetta, a Marburg, attira circa 10.000 visitatori ogni anno in...
-Sant' Elisabetta del Portogallo ReginaNacque l'anno 1271 da Pietro III re di Aragona e da Costanza figlia di Manfredi re di Sicilia. Le fu imposto il nome di Elisabetta in memoria di S. Elisabetta...
-Sant' Elisabetta Anna Bayley Seton VedovaLa prima santa nativa degli Stati Uniti nacque nella famiglia Bayley il 28 agosto 1774, due anni prima della Guerra d'Indipendenza contro l'Inghilterra...
Sant' Eliseo ProfetaLa fonte per ricostruirne la vita è «il ciclo di Eliseo» che include anche narrazioni relative alle guerre di Israele contro Damasco e Moab e notizie sui contemporanei re di Giuda. Il...
Santissima Trinità Il Padre il Figlio e lo Spirito SantoLa Chiesa, dopo aver stabilite diverse feste che onorano le singole Persone della Santissima Trinità, ne fissò pure una in onore delle Tre Persone. Questa festa fu istituita nei primi secoli...
San Benildo Romancon ReligiosoPietro Romancon nacque nel 1805 a Thuret in Francia. Da piccolo rimase molto impressionato dalla figura di un religioso che passava. Gli fu detto che era uno dei Fratelli delle Scuole Cristiane, una congregazione...
Santa Bernardetta Soubirous VergineSi chiamava Maria Bernarda, ed era nata a Lourdes, sconosciuto paesino della Francia meridionale. Era figlia d'un mugnaio, che presto dovette abbandonare il proprio mulino per ridursi a vivere di stenti...
-San Luigi Gonzaga I. Angelico s. Luigi, che quantunque nato fra gli agi e le grandezze del mondo, col continuo esercizio dell’orazione, del ritiro e della penitenza, non aspiraste giammai che ai beni sodi e immancabili...
-Santissima Trinità «Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv 14,26). Eterno Padre...
-Corpus Domini Atto di Adorazione di Santa Margherita Alacoque Gesù Cristo, mio Signore e mio Dio, che io credo veramente e realmente presente nel SS. Sacramento dell'Altare, ricevete quest' atto di profondissima...
-Santissima Trinità Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Eterno Padre, ti ringrazio che mi hai creato col tuo amore; ti prego di salvarmi con la tua misericordia infinita per i meriti di Gesù...
PREGHIERA DEL MATTINO A DIO PADRETi ringrazio, Padre, per questo nuovo giorno. Aiutami a viverlo in amicizia con te e con il prossimo. Donami la forza per affrontare gli impegni che mi...
Preghiera a Sant' EliseoNel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen. O Dio misericordioso, che sul profeta Eliseo hai fatto scendere lo spirito di Elia, concedi...