Successe a san Vittore I, e san Callisto I, che era il suo diacono, gli succedette. Era di origine greca, e della sua vita si sa poco, poiché a ci sono giunte soprattutto le critiche di sant'Ippolito "romano", quando era ancora eretico, dicendo che era un uomo di poche luci, eretico e di personalità mediocre. Sappiamo che combatté contro il montanismo, l'adozione, il modalismo e difese la purezza della fede e della liturgia; Mise fuori legge i calici di legno e sottolineò la comunione pasquale come qualcosa di essenziale tra i cristiani. Visse nella persecuzione di Settimio Severo e vide morire Sant'Ireneo di Lione. Fu detto che era un martire, ma non c'è traccia.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma accanto al cimitero di Callisto sulla via Appia, deposizione di san Zefirino, papa, che governò per diciotto anni la Chiesa di Roma e diede mandato al suo diacono san Callisto di costruire il cimitero della Chiesa di Roma sulla via Appia.
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