San Vulstano di Worcester

San Vulstano di Worcester
Nome: San Vulstano di Worcester
Titolo: Vescovo
Nascita: 1012, Long Itchington, Inghilterra
Morte: 20 gennaio 1095, Worcester, Inghilterra
Ricorrenza: 20 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
14 maggio 1203, Roma, papa Innocenzo III


Vulstano nacque a Long Itchington, un villaggio del Warwickshire, e venne educato da monaci benedettini, prima a Evesham nel Worcestershire e poi a Peterborough nel Northamptonshire. Verso il 1033 si unì alla famiglia del vescovo di Worcester, Brihteah, sotto la cui guida si preparò al sacerdozio. Dopo l'ordinazione, rifiutò l'offerta di una ricca chiesa e, fatto piuttosto insolito per un prete ordinato, si unì ai benedettini della prioria della cattedrale di Worcester. In quel periodo la prioria era piccola, con una decina di monaci appena; come monastero però aveva una scuola per allievi affidati ai monaci (pur non essendo destinati alla vita monastica). Vulstano fu subito incaricato della loro educazione. Successivamente venne nominato cantore e sacrestano, poi procuratore o tesoriere e infine, verso il 1050, priore: in questa veste riformò le finanze della prioria e migliorò le norme della vita monastica. In una leggenda successiva gli venne attribuita la fama (ripresa anche da A. Butler) di non essere molto colto, anche se questa appare come un'ingiustizia: era infatti abbastanza istruito da diventare un famoso e rispettato predicatore.

Quando nel 1062 il vescovo Aldred venne promosso a York e il papa negò il permesso di conservare entrambe le cariche, la sede di Worcester rimase vacante (precedentemente, in seguito all'impoverimento di York per le invasioni vichinghe, questo doppio incarico era stato permesso, e un arcivescovo di York, omonimo di Vulstano, era stato a capo di entrambe le diocesi dal 1002 al 1023). I legati pontifici raccomandarono allora a re Edoardo il Confessore (13 ott.) di nominare Vulstano. Il re e il suo consiglio accolsero la raccomandazione e Vulstano fu consacrato da Aldred. Fu un vescovo modello e, nonostante la doppia responsabilità del vescovado e della prioria, visitava sistematicamente la diocesi, primo vescovo inglese a farlo, incoraggiando la costruzione di chiese e insistendo perché gli altari fossero di pietra e non di legno. Fece anche riedificare la cattedrale di Worcester, la cui costruzione originaria era stata completata nel 983 dal primo predecessore benedettino di Vulstano, S. Osvaldo di Worcester (28 feb., anch'egli occupò la sede dopo essere stato nominato vescovo di York), ma che era andata distrutta durante l'invasione danese del 1041. Della cattedrale di Vulstano, la cui costruzione durò dal 1084 al 1089, oggi restano solo la cripta e qualche muro, per via delle distruzioni causate da vari incendi e dal crollo del campanile centrale nel 1175.

Edoardo il Confessore, precedentemente esiliato in Normandia, percependo il crescente isolamento della Chiesa inglese dai movimenti di riforma continentali, nominò alcuni normanni e altre personalità straniere a cariche ecclesiastiche precedentemente detenute da anglosassoni; quando nel gennaio del 1066 il re mori, Vulstano venne coinvolto nei tumulti provocati dalle contese per la successione: il conte Harold (che si era subito impadronito della corona con un colpo di stato) aveva invocato il suo sostegno, inviandolo addirittura presso i northumbri, per assicurarsi la loro fedeltà. Il duca Guglielmo di Normandia, che godeva del sostegno del papato (soprattutto per le riforme ecclesiastiche realizzate in Normandia) dopo la "Conquista", continuò in genere a privare i vescovi sassoni delle loro sedi, affidandole a normanni, una politica messa in atto da Lanfranco, nominato arcivescovo di Canterbury nel 1070. In generale i vescovi monaci, Vulstano incluso, erano più favorevoli a Guglielmo e a Lanfranco di quanto non fossero i vescovi secolari; Vulstano, che si era reso conto del cambiamento decisivo provocato dalla battaglia di Hastings, fu anzi il primo vescovo a sottomettersi a Guglielmo, tanto che la conservazione della sua sede fu dovuta più alla sua realpolitik che alla divina provvidenza, come sarebbe stato detto poi. Secondo la leggenda Vulstano, quando gli fu chiesto da Lanfranco di rinunciare alla sede per la sua presunta ingenuità, conficcò il bastone pastorale nella pietra del sepolcro di Edoardo il Confessore, e visto che nessuno riusciva a estrarlo — mentre lui aveva dimostrato di poterlo fare facilmente — fu confermato nella sua dignità episcopale. In realtà la minaccia a Vulstano era venuta dall'arcivescovo Tommaso di York che, avendo rifiutato di riconoscere la supremazia di Canterbury, aveva reclamato per sé la sede di Worcester insieme a quelle di Lichfield e Dorchester. La soluzione di questa disputa venne allora affidata a papa Alessandro II, che a sua volta, la affidò a un concilio di vescovi e abati tenuto a Winchester nel 1072, sotto la presidenza del legato pontificio Uberto. Il risultato fu la definitiva vittoria di Lanfranco; Worcester divenne un vescovado suffraganeo di Canterbury. A questo punto Lanfranco, aiutato da Vulstano, fu in grado di intraprendere una politica di riforme, mettendo in pratica quelle che papa S. Gregorio VII (1073-1085, 25 mag.) stava applicando in Europa, pur adattandole alla situazione inglese. Queste riforme comprendevano anche una stretta applicazione del celibato clericale, che Vulstano era riuscito a imporre con successo nella sua diocesi (per l'Inghilterra fu però introdotta la modifica secondo cui i preti già sposati potevano tenere le proprie mogli, mentre i canonici e diaconi ancora da ordinare erano tenuti al celibato).

Tramite la sua energica e persuasiva predicazione, Vulstano riuscì a convincere i mercanti di Bristol ad arrestare il loro commercio di schiavi, che inviavano nell'Irlanda controllata dai vichinghi. Anche questa importantissima riforma venne fatta in collaborazione con Lanfranco (tuttavia i mercanti di Bristol tornarono, nei secoli successivi, alla loro antica tradizione vendendo schiavi africani). Vulstano restò fedele alla corona normanna, difendendo per Guglielmo il castello strategico di Worcester durante la rivolta dei baroni del 1074, e di nuovo nel 1088 contro i gallesi, questa volta a favore del successore di Guglielmo, Guglielmo il Rosso. Si dice che Vulstano descrivesse la "Conquista" normanna come il castigo che i sassoni dovevano sopportare per i loro peccati; il suo comportamento e il sostegno che i benedettini generalmente offrirono a Lanfranco sono tuttavia clementi probabilmente più indicativi —e meno nazionalistici — per giudicare la sua posizione. Certamente godeva della fiducia di Lanfranco, come del resto dimostra la richiesta fattagli dall'arcivescovo di sostituirlo in una visita alla diocesi di Chester; Vulstano, a sua volta, mostrò la sua fiducia, inviando il suo discepolo prediletto a Canterbury, perché vi venisse educato. Vulstano era famoso per la sua umiltà, frugalità e la generosità verso i poveri (fece servire la tavola dei poveri dai figli di alcuni nobili educati a Worcester) inserendosi così nella tradizione del suo predecessore S. Osvaldo.
Quando nel 1095 morì' era vescovo da trentadue anni e, in un periodo assai turbolento, la sua influenza era stata determinante per la pace, la calma e la riforma della vita della su

a Chiesa e della sua nazione. Il suo culto si sviluppò rapidamente e si verificarono alcune guarigioni sulla sua tomba, che Guglielmo il Rosso aveva fatto rivestire d'oro e argento, anche se le reliquie vere vi sarebbero state traslate solo nel 1198. I particolari delle guarigioni vennero raccolti accuratamente dal 1200 al 1203, quando venne canonizzato da papa Innocenzo III. Re Giovanni, che aveva una venerazione particolare nei suoi confronti, si fece seppellire accanto alla sua tomba; Edoardo I, dopo aver sottomesso il Galles, fece offerte votive sul reliquiario di Vulstano, come riconoscimento per la sua difesa di Worcester contro i gallesi. Molte diocesi inglesi lo festeggiano in questa data, il nuovo Martirologio Romano invece dovrebbe commemorarlo il giorno della sua "traslazione", il 7 giugno.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Mount Saint Bernard presso Leicester in Inghilterra, beato Cipriano (Michele) Iwene Tansi, sacerdote dell’Ordine cistercense: nato nella regione di Onitsha in Nigeria, ancora fanciullo professò, contro la volontà della famiglia, la fede cristiana e, ordinato sacerdote, con grande zelo si dedicò alla cura pastorale, finché fattosi monaco meritò di coronare la sua santa vita con una morte santa.

Lascia un pensiero a San Vulstano di Worcester


Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 6 luglio si venera:

Santa Maria Goretti
Santa Maria Goretti
Vergine e martire
Il 16 ottobre 1890 a Corinaldo la terzogenita Maria veniva a rallegrare con i suoi vagiti la povera e laboriosa famiglia dei coniugi Goretti. Ebbe una buona e cristiana educazione dai genitori esemplari...
Altri santi di oggi
Domani 7 luglio si venera:

Beato Benedetto XI
Beato Benedetto XI
Papa
Niccolò di Bocassio nacque probabilmente nel 1240 a Treviso da una famiglia assai modesta; ma lo zio, prete presso la chiesa di S. Andrea della città natale, può aver influenzato le sue scelte successive...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 6 luglio nasceva:

Beato Metodio Domenico Trcka
Beato Metodio Domenico Trcka
Sacerdote, martire
acque il 6 luglio 1886 a Frýdlant nad Ostravicí (attuale Repubblica Ceca). Nel 1902 entrò nella congregazione del SS. Redentore, professando i voti religiosi il 25 agosto 1904. Fu ordinato presbitero a...
Oggi 6 luglio tornava alla Casa del Padre:

San Tommaso Moro
San Tommaso Moro
Martire
Prima che la scure gli staccasse di netto la testa, Tommaso Moro (Thomas More), rivolto al carnefice, disse: «Pregare Iddio per il re, che lo illumini e lo ispiri». Quel re si chiamava Enrico VIII, del...
Altri santi morti oggi
Oggi 6 luglio veniva canonizzato:

San Michele Garicoits
San Michele Garicoits
Sacerdote
Il maggiore tra i cinque figli di Arnaldo e Graziana Garicoits, Michele, fin da piccolo lavorò nei campi. La sua casa era situata nel villaggio di Ibarra, nei Bassi Pirenei. Fu assunto in una fattoria...
Altri santi canonizzati oggi
Oggi 6 luglio veniva beatificato:

San Gregorio Giovanni Barbarigo
San Gregorio Giovanni Barbarigo
Vescovo
I milanesi erano soliti ripetere ai bergamaschi, complimentandosi per il loro vescovo: «Noi abbiamo un santo cardinale morto, san Carlo Borromeo, voi avete un vescovo vivo». Vescovo vivo era...
Altri santi beatificati oggi
Oggi 6 luglio si recita la novena a:

- San Benedetto da Norcia
I. Per quell’amore straordinario che voi, o gran patriarca s. Benedetto, aveste al ritiro ed alla mortificazione per cui in età di quindici anni vi seppelliste in una grotta del deserto di Subiaco, ove...
- San Camillo de Lellis
I. Per quella speciale predilezione che ebbe di voi il Signore nel farvi venire alla luce da madre sessagenaria, e nel far precedere la vostra nascita dalla visione di un fanciullo che portava innanzi...
- Santa Clelia Barbieri
Signore, Padre Santo, noi ti glorifichiamo perché nella tua bontà ricolmasti Santa Clelia dei doni dello Spirito Santo, ed ora in cielo l'hai glorificata perché ci sia modello di cristiana...
- Santa Veronica Giuliani
I. Per quello speciali benedizioni con cui il cielo vi contraddistinse nella vostra più tenera età, allorquando fra le braccia ancor della madre convertiste coi consigli i più maturi chi stava per perdersi...
Le preghiere di oggi 6 luglio:

PREGHIERA DEL MATTINO PER PASSARE BENE LA GIORNATA Signore, nel silenzio di questo giorno che nasce, vengo a chiederti pace, sapienza e forza. Oggi voglio guardare il mondo con occhi pieni di amore; essere...
Preghiera a Santa Maria Goretti O Santa Maria Goretti, che confortata dalla divina grazia, a soli 12 anni, non dubitasti di versare il sangue e di sacrificare la stessa vita in difesa...
PREGHIERE DELLA SERA O Dio, nella quiete della sera, ripensiamo al tuo amore. Nella pace del tuo tempio, ripensiamo al tuo amore. Come potremo rendere grazie a te, Signore...