San Simeone di Gerusalemme
Nome: San Simeone di Gerusalemme
Titolo: Vescovo e martire
Nascita: I secolo , Sconosciuto
Morte: II secolo, Gerusalemme
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
S. Simeone era cugino del Signore, secondo la testimonianza del S. Vangelo, e compreso fra quelli che sono chiamati « fratelli di Gesù ».
Nacque prima di Gesù Cristo, credette in Lui e gli fu discepolo fedele.
Il dì di Pentecoste anch'egli ebbe l'inestimabile fortuna di trovarsi presente nel cenacolo con Maria e gli altri Apostoli, a ricevere lo Spirito Santo.
Quando nel 62 i Giudei ebbero ucciso S. Giacomo, suo fratello, primo vescovo di Gerusalemme, egli vi fu eletto successore.
Sotto il suo episcopato i Romani, stanchi delle continue insurrezioni dei Giudei, deliberarono di distruggere la città. Fu allora che il Signore avverti i Cristiani d'uscire da Gerusalemme col proprio pastore, Docili al miracoloso avviso, essi partirono e si recarono a Pella, cittadina al di là del Giordano.
L'anno 66 infatti Vespasiano assediò Gerusalemme e suo figlio Tito la distrusse dalle fondamenta nel 70.
Ma appena i soldati romani abbandonarono la città distrutta, i cristiani ripassarono il Giordano ed andarono ad abitare fra quelle rovine, facendo in tal modo rifiorire l'antica comunità.
Il Signore con miracoli confermava e glorificava lo zelo di S. Simeone.
Le conversioni si moltiplicarono ogni giorno, riempiendo di santa letizia il cuore dell'ormai vegliardo Vescovo.
Ma quella canizie venne presto turbata dal sorgere di due eresie: quella dei Nazareni e quella degli Ebioniti. I primi ritenevano che Cristo non era vero Dio; gli altri pretendevano che certi peccati, anche gravi, fossero leciti.
Nel frattempo Traiano ordinò di arrestare e giustiziare tutti i discendenti della famiglia reale di Davide, perchè li riteneva responsabili delle nuove insurrezioni giudaiche.
S. Simeone, che era sfuggito alle ricerche di Vespasiano, questa volta accusato dagli eretici e dagli stessi Giudei, fu arrestato e torturato.
Invitato a rinnegare la patria e a rinunziare alla religione cristiana, rispose:
— Oh, stolti che siete! Per quattro giorni di cui potrei allungare la mia vecchiaia, dovrò prepararmi un'eternità di tormenti? Ah, non sarà mai!
Dopo vari supplizi fu crocifisso, come il suo Divin Maestro: era l'anno 106; il Santo contava 120 anni di età ed era l'ultimo superstite dei discepoli del Signore.
PRATICA. Chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli, è mio fratello, sorella e madre, ha detto Gesù.
PREGHIERA. Riguarda, Dio onnipotente, alla nostra debolezza e perchè il peso del nostro mal operato ci aggrava, ci protegga la gloriosa intercessione del tuo beato vescovo e martire Simeone.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Gerusalemme, commemorazione di san Simeone, vescovo e martire, che, secondo la tradizione, fu figlio di Cleofa e parente del Salvatore secondo la carne e, ordinato vescovo a Gerusalemme dopo Giacomo, fratello del Signore, durante la persecuzione dell’imperatore Traiano patì molti supplizi e ormai anziano ottenne la gloriosa corona con il martirio della crocifissione.
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