San Rodolfo

San Rodolfo
Nome: San Rodolfo
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Rodolfo Gabrielli
Nascita: 1034, Gubbio, Umbria
Morte: 17 ottobre 1064, Gubbio, Umbria
Ricorrenza: 26 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Rodolfo Gabrielli nacque a Gubbio, nella provincia di Perugia, in Umbria, nel 1034 presso una famiglia di feudatari, dai coniugi Rodolfo e Rezia. La sua conversione alla religione cattolica cristiana avvenne all'età di 17 anni dopo un incontro che gli cambiò la vita: egli infatti conobbe San Pier Damiani, che all'epoca era priore dell'eremo di Fonte Avellana, un monastero benedettino.

Non fu l'unico della famiglia a decidere di prendere un corso diverso. Seguì infatti le orme dei fratelli Giovanni e Pietro che divennero il primo abate in un abbazia fatta costruire da Damiani grazie ad una loro stessa donazione, (vari possedimenti che permisero la costruzione dell' Abbazia di San Bartolomeo, a Camporeggiano, presso Gubbio) e il secondo, poi beatificato, che entrò assieme a Rodolfo nel monastero di Fonte Avellana.

Rodolfo iniziò a studiare filosofia e teologia e una volta divenuto sacerdote si dedicò ad una vita estremamente austera, portando il cilicio e dormendo su una tavola di legno per “fiaccare le esuberanze giovanili”, inoltre la decisione di non mangiare più carne, uova e formaggio, unita alle torture che si infliggeva, iniziarono a indebolire il suo corpo.

Tale era la sua dedizione alla cristianità e il suo zelo, che San Pier Damiani lo propose come vescovo e quindi proprio sostituto, a Papa Niccolò II quando non aveva nemmeno trenta anni.

Nella sua nuova veste non cambiò le sue abitudini, anzi iniziò ad occuparsi degli indigenti usando tutto ciò che riusciva a risparmiare dalle spese dell'abbazia, predicava istruendo il clero e il popolo e

amava stare a contatto con i più bisognosi.

Ma le privazioni a cui si sottoponeva non lasciarono scampo, morì di “consunzione” il 17 ottobre 1064. Inizialmente fu sepolto nella Cattedrale di Gubbio, poi il 26 giugno 1188, giorno in cui si ricorda, fu traslato in un nuovo edificio, ma l'altare a lui consacrato è andato perduto dopo alcuni lavori di ristrutturazione nel 1670.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Gubbio in Umbria, san Rodolfo, vescovo, che si adoperò nella predicazione e distribuì con prodigalità ai poveri tutto quel che riusciva a sottrarre alle spese legate alla sua persona.

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