San Patroclo

San Patroclo
Nome: San Patroclo
Titolo: Martire
Nascita: Troyes, Francia
Morte: Troyes, Francia
Ricorrenza: 21 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Patroclo potrebbe essere un'altra vittima della breve ma dura persecuzione che portò alla morte di Fruttuoso e dei suoi compagni. Era un illustre cristiano di Troyes e venne arrestato mentre un governatore di nome Aureliano, o forse l'imperatore Aureliano stesso, stava tenendo dei processi in questa città (nel primo caso si individuerebbe come anno del martirio il 259, nel secondo caso invece una data successiva, intorno al 275).

Difese la sua fede senza paura e venne condannato a morte; il primo tentativo di ucciderlo, affogandolo nella Senna, fallì perché fuggì; venne però ripreso e quindi decapitato. Fu sepolto a Troyes, o forse nei dintorni, e sulla sua tomba fu edificato un piccolo santuario.

Sarebbe forse caduto nell'oblio o il suo ricordo sarebbe rimasto comunque molto circoscritto, in mancanza dell'evento registrato dall'agiografo S. Gregorio di Tours (17 nov.) circa tre secoli dopo. Secondo il suo racconto la persona incaricata della custodia si era recata dal vescovo di Troyes dandogli un documento che sosteneva essere la copia degli Atti di S. Patroclo.

Diceva infatti di aver offerto cibo e alloggio a un forestiero di passaggio che gli aveva chiesto ospitalità, e che gli aveva detto di essere in possesso degli Atti del martirio di S. Patroclo. Egli aveva allora chiesto in prestito il documento e aveva passato tutta la notte a copiarlo; l'indomani mattina, prima che il forestiero ripartisse, gli aveva restituito l'originale consegnando poi la copia al vescovo. Non essendo costui incline a prestar fede a qualsiasi cosa, e sapendo benissimo che l'invenzione di Atti di Martiri era un'attività diffusa (e probabilmente anche redditizia), pare avesse sgridato e schiaffeggiato l'interlocutore, dicendogli in sostanza che era un mistificatore e accusandolo di aver inventato tutta la storia del viaggiatore e del manoscritto.

Sono però le eccezioni a confermare la regola: S. Gregorio racconta infatti che qualche tempo dopo un gruppo di soldati venne mandato in spedizione militare in Italia; al ritorno alcuni dei militari recavano con sé un documento contenente la passi() di S. Patroclo, il cui contenuto si dimostrò identico al testo copiato dal lettore. Il risultato finale di tutto ciò fu una forte ripresa della devozione al martire. Successivamente le sue reliquie furono portate a Soest in Vestfalia, dove si trovano tuttora.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Troyes nella Gallia lugdunense, nell’odierna Francia, san Patroclo, martire.

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