San Bertrando di Cominges

San Bertrando di Cominges
Nome: San Bertrando di Cominges
Titolo: Vescovo
Nascita: 1050 circa, L'Isle-Jourdain, Francia
Morte: 16 ottobre 1123, Cominges, Francia
Ricorrenza: 16 ottobre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Bertrando nacque intorno alla metà dell'xi secolo a l'Isle-Jourdain (Gers, Francia), imparentato da parte materna con i conti di Tolosa. Ricevuta l'educazione prevista per coloro che erano destinati alla carriera militare, invece di seguire le orme del padre e diventare signore del luogo, decise di farsi prete. Divenne canonico e arcidiacono a Tolosa, e si notò che aveva ottenuto tali promozioni solo per i propri meriti e senza averle pretese (e tanto meno ottenendole con denaro). Intorno al 1075 divenne vescovo di Comminges (tale diocesi è stata abolita nel 1801 e il suo territorio è stato diviso tra quelle di Tolosa e Tarbes). Il suo primo compito fu quello di ricostruire la città, distrutta parecchi secoli prima, e vi edificò anche una cattedrale, dedicata alla Beata Vergine Maria. Dal 1222 la città ha preso il nome di Saint-Bertrand-de-Comminges.

Si dedicò alla riforma spirituale della diocesi con tanto zelo che incontrò ben presto una considerevole opposizione, e non tutta pacifica. Compì numerose visite, dimostrando di essere un vescovo riformatore, desideroso di rendere effettive le riforme gregoriane; si avventurò in numerosi viaggi di predicazione nelle parti più remote e montagnose della diocesi, dove addentrarsi era difficile e a volte pericoloso. Egli stesso visse in comunità con i propri canonici, sotto la Regola di S. Agostino, per dare un esempio al clero diocesano. Partecipò al sinodo di Poitiers nel 1100, durante il quale fu scomunicato il re Filippo I e dove i vescovi riuniti furono presi a sassate dalla gente. Un'altra volta rimase coinvolto in un incidente ad Auch, dove alcuni monaci del posto cercarono di appiccare il fuoco alla chiesa per ritorsione di fronte a presunti loro diritti lesi.
Gli sono attribuiti molti miracoli sia in vita che dopo morte; da uno di questi deriva il cosiddetto perdono di Comminges o "grande perdono": quando la diocesi fu invasa da soldati nemici che rubarono tutto il bestiame, Bertrando cercò di ottenere dal loro capo la restituzione degli animali per scongiurare la rovina della propria gente. Il capo insistette per ottenere però un risarcimento, che Bertrando, pur avendolo promesso, al momento della morte non aveva ancora effettuato. Il capo dei nemici fu poi catturato e imprigionato dai mori: gli apparve però Bertrando e in restituzione del debito lo condusse in salvo. Questo evento è commemorato localmente ogni anno il 2 maggio, e papa Clemente V (1305-1314), che era stato anche lui vescovo di Comminges e il cui nome di battesimo era Bertrando, concesse che tutti coloro che avessero visitato la cattedrale della città quando la festa dell'invenzione della S. croce (3 mag.) fosse caduta di venerdì, ottenessero un'indulgenza plenaria. Questo privilegio fu poi confermato da altri papi nel XVIII secolo.

Bertrando morì il 16 ottobre 1123; fu canonizzato prima del 1309, probabilmente da Onorio III (1216-1227), che aveva ordinato un'indagine sul modo in cui Bertrando era arrivato a figurare come santo in elenchi locali. È rappresentato nel timpano del XIII secolo raffigurante l'Adorazione dei Magi, che si può vedere nella cattedrale di Saint-Bertrand-de-Comminges.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Cominges sempre sul versante francese dei Pirenei, san Bertrando, vescovo, che, su indicazione del papa san Gregorio VII, si adoperò strenuamente per la riforma della Chiesa, restaurò la sua città rovinata dall’incuria del tempo e ricostruì interamente la cattedrale, dove istituì i canonici regolari sotto la disciplina di sant’Agostino.

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