La Cattedrale di Matera, ufficialmente dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, sorge maestosa sulla Civita, il punto più alto e antico della città, da cui domina i suggestivi Sassi. Costruita tra il 1230 e il 1270 su preesistenti strutture normanne e paleocristiane, riflette l’importanza acquisita da Matera come arcidiocesi nel Due-Trecento.
Lo stile esterno è un raffinato esempio di romanico pugliese: la facciata a capanna, tripartita, presenta un elegante rosone a sedici raggi – simboleggianti la luce divina – sovrastato da San Michele Arcangelo mentre scaccia il drago. Le nicchie ospitano le statue di Sant’Eustachio e Santa Teopista, mentre il portale è adornato da bassorilievi simbolici, tra cui un leone che divora un uomo, metafora della lotta contro il male. Il campanile, alto circa 52 metri, si erge a fianco della facciata, articolato in più ordini con monofore e bifore.
All’interno si entra in un mondo differente: le linee semplici dell’esterno lasciano spazio al fasto barocco che ha trasformato la navata centrale e quelle laterali con stucchi dorati, cornici, tele seicentesche e soffitti lignei del XVII-XVIII secolo. La pianta a croce latina, con tre navate e dieci colonne dai capitelli figurati, custodisce veri capolavori artistici.
Tra gli elementi più significativi si trovano il grande affresco italo-bizantino della Madonna della Bruna col Bambino (1270) di Rinaldo da Taranto, il ciclo pittorico del Giudizio Universale riemerso durante i restauri, il presepe in pietra (1534) di Altobello Persio, la Cappella dell’Annunciazione in stile rinascimentale realizzata da Giulio Persio, e le reliquie di San Giovanni da Matera, traslate nel 1830 e conservate in un sarcofago nella navata sinistra.
Dopo importanti restauri e interventi antisismici eseguiti tra il 2003 e il 2015, la cattedrale è stata riaperta al pubblico nella sua piena bellezza. L’accesso è oggi consentito con un biglietto simbolico, disponibile anche in abbinamento al museo diocesano. All’ingresso, guide e materiali esplicativi accompagnano il visitatore in un percorso ricco di arte, fede e storia.