Beatificazione: 4 febbraio 1893, Roma, papa Leone XIII
Lanuino (Lanvino) nacque in Normandia; intorno al 1090 entrò nella Grande Certosa, all'epoca governata da S. Bruno (6 ott.), e accompagnò quest'ultimo quando si trasferì in Calabria. S. Bruno morì nel 1101 e Lanuino fu scelto come suo successore a dirigere le due certose aperte in Italia. Tale elezione aveva causato qualche malumore ma successivamente papa Pasquale II si congratulò con i monaci per la pacifica soluzione della questione e per la scelta. Nel 1102 il nuovo superiore fu chiamato a Roma per partecipare a un sinodo, e questo viaggio rappresentò l'inizio di una nuova vita, divisa tra la reclusione della certosa e il coinvolgimento negli affari pubblici della Chiesa, così come era stato per lo stesso S. Bruno e come diventerà caratteristica dei certosini. Due anni dopo il papa lo lodò per il modo in cui aveva adempiuto ai suoi ordini, e gli affidò delicati negoziati con uno dei vescovi locali. Nel 1108 lo stesso papa lo nominò ispettore di tutte le case monastiche in Calabria affidandogli il compito di ricondurle alla fedele osservanza delle loro regole. Infine, Lanuino fu nuovamente a Roma nel 1113, ove ottenne da Pasquale II una lettera che proteggeva le fondazioni certosine da ogni interferenza ecclesiale. Divenne famoso per la sua energia e capacità amministrativa; mise in pratica gli ideali di S. Bruno e fu una figura importante nel consolidamento del nuovo ordine, guadagnando a esso il favore e la protezione dei normanni nell'Italia meridionale. Morì 1'11 aprile 1120 e fu sepolto nella stessa tomba di S. Bruno; dubbi sull'anno della sua morte nascono dalla testimonianza del Martirologio della certosa meridionale italiana, il documento più antico in nostro possesso, che parla del 1116. 11 suo culto fu approvato nel 1893; i certosini ne mantengono la festa il 14 aprile.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Calabria, beato Lanuíno, che fu compagno di san Bruno e suo successore, insigne interprete dello spirito del fondatore nell’istituire i monasteri dell’Ordine Certosino.
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