Beato Gomidas Kaumurdjian (Keumurgian)

Beato Gomidas Kaumurdjian (Keumurgian)
Nome: Beato Gomidas Kaumurdjian (Keumurgian)
Titolo: Sacerdote e martire
Nome di battesimo: Gomidas Keumurdjian
Nascita: 1656 circa, Costantinopoli, Turchia
Morte: 1707, Costantinopoli, Turchia
Ricorrenza: 5 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
1929, Roma, papa Pio XI


Alla fine del xvii secolo, la Costantinopoli islamica subì uno sconvolgimento: la città era un focolaio di lotte ecclesiastiche e secolari e il movimento all'interno dei gruppi cristiani a favore della riunione con Roma era fortissimo, ad ogni modo, in parte grazie alla fervente attività dell'ambasciatore francese, ciò che iniziò come reazione anticattolica si trasformò in breve in persecuzione, di cui fu vittima Gomidas.

Nato a Costantinopoli nel 1656 ca., figlio di un sacerdote armeno, Gomidas fu istruito da un sacerdote della stessa religione, a vent'anni circa si sposò, e più tardi, completati gli studi, fu ordinato e designato alla parrocchia di S. Giorgio a sud della città, dove si fece conoscere, non solo per l'eloquenza, ma anche per l'autentica spiritualità e altruismo. Divenne presto un membro importante nel movimento di riunione, e all'età di quarant'anni si convertì con la sua famiglia alla Chiesa cattolica romana. Come consuetudine in quel periodo, continuò a svolgere il suo ministero a S. Giorgio, e in pochi anni, cinque dei dodici sacerdoti armeni seguirono il suo esempio; dopo il 1695, la situazione diventò più difficile per i cattolici e Gomidas si recò in esilio nel monastero armeno di S. Giacomo, a Gerusalemme, dove appoggiò il partito cattolico, attirando l'odio di un certo Giovanni di Smirne.

Ritornato a Costantinopoli nel 1702, alla morte del patriarca armeno persecutore, Gomidas apprese che il nuovo patriarca aveva scelto Giovanni di Smirne come vicario e si nascose fino a quando il nuovo patriarca non fu esiliato per ragioni politiche nove mesi dopo; ma non passò molto tempo che il patriarca ritornò accusandolo di essere un "franco" (cattolico latino o straniero), deportandolo a Cipro, prima che l'ambasciatore francese riuscisse a farlo rapire e portare in Francia. Questa mossa insensata risvegliò il sentimento anticattolico a Costantinopoli e le autorità turche presero provvedimenti contro i cattolici: Gomidas, fisicamente imponente e audace, fu arrestato durante la Quaresima del 1707 e processato davanti ad Ali Pasha, che lo fece imprigionare. Gli amici gli procurarono un breve periodo di libertà, ma il 3 novembre di quell'anno fu arrestato nuovamente e processato in base all'accusa di essere un franco e di aver provocato tumulti nella nazione armena all'interno del regno turco.

Il caso fu riferito al capo kadi, Mustafa Kamal, il quale, come canonico musulmano, era incline a giudicare innocente Gomidas, ma, alla fine, costretto dalle pressioni degli armeni e guidato dal loro patriarca, permise loro di imprigionarlo; dopo aver salutato la moglie e i figli, pregò fino al giorno successivo, quando fu portato all'Antico Serraglio di Costantinopoli, dove, dopo un vano tentativo di persuaderlo a convertirsi all'islam, Ali Pasha lo condannò a morte. Condotto al luogo dell'esecuzione (tutta la sequenza degli eventi è straordinariamente simile a quella della passione di Cristo) e dopo aver rifiutato l'ultima offerta di salvezza, fu decapitato.

Dato che nessun sacerdote cattolico si fece avanti per seppellirlo, questo compito fu svolto da sacerdoti greco-ortodossi; tuttavia, nel tempo, il suo coraggio ebbe un profondo effetto e un secolo dopo vi erano così tanti cattolici armeni a Costantinopoli che il termine "cattolico" era considerato ortodosso. Gomidas fu beatificato nel 1929 (in quanto martire più illustre dal tempo della persecuzione iconoclasta e probabilmente primo sacerdote martire di cui si ha notizia, accompagnato dalla moglie e dai figli fino al luogo dell'esecuzione). Uno dei figli, Gomidas, entrò al servizio del regno di Napoli, con il nome di Cosimo di Carbognano, che viene talvolta attribuito al padre.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Costantinopoli, beato Gomidas Keumurdjan (Cosma da Carboniano), sacerdote e martire, che, padre di famiglia, nato e ordinato nella Chiesa armena, patì molto per aver mantenuto e propagato con fermezza la fede cattolica professata dal Concilio di Calcedonia e morì, infine, decapitato mentre recitava il Credo niceno.

Lascia un pensiero a Beato Gomidas Kaumurdjian (Keumurgian)


Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 26 ottobre si venera:

San Folco Scotti
San Folco Scotti
Vescovo
Tre giorni fa, siamo entrati con la fantasia nella chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, a Pavia, per vedere la tomba di San Boezio, sepolto nella cripta proprio sotto l'arca del grande convertito Sant'Agostino...
Altri santi di oggi
Domani 27 ottobre si venera:

Sant' Evaristo
Sant' Evaristo
Papa e martire
Questo santo Pontefice, che per nove anni sedette sulla cattedra di S. Pietro, illustrò la Chiesa con savie disposizioni, non meno che colla sua santa vita, coronata dalla palma del martirio. Nacque, Evaristo...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 26 ottobre nasceva:

San Leonardo Murialdo
San Leonardo Murialdo
Sacerdote
Leonardo Murialdo è uno dei tanti santi che hanno impreziosito con la loro vita e le loro opere la città di Torino nello scorso secolo: Giovanni Bosco, Cottolengo, Cafasso... Nacque a Torino nel 1828 da...
Altri santi nati oggi
Oggi 26 ottobre tornava alla Casa del Padre:

Beato Bonaventura da Potenza
Beato Bonaventura da Potenza
Francescano Conventuale
Nato a Potenza nell'allora regno di Napoli nel 1651 da Lelio Lavagna e Caterina Pica, Carlo Antonio Lavagna entrò nei frati minori conventuali di Nocera dei Pagani, assumendo il nome di Bonaventura. Si...
Altri santi morti oggi
Oggi 26 ottobre veniva canonizzato:

San Giustino De Jacobis
San Giustino De Jacobis
Vescovo
Giustino de jacobis nacque nel 1800 a S. Fele (Basilicata). La sua famiglia si trasferì a Napoli; all'età di diciotto anni entrò a far parte della Congregazione della Missione (lazzaristi o vincenziani...
Oggi 26 ottobre si recita la novena a:

- San Carlo Borromeo
I. O glorioso s. Carlo, che prevenuto delle più eletto benedizioni, faceste vostra delizia, anche nell’infanzia, gli esercizii più sodi della pietà, otteneteci, vi preghiamo, un santo abborrimento a tutti...
- Beata Chiara Luce Badano
I) O Padre di immensa bontà, ti sono riconoscente per il grande dono della fede. Consapevole delle mie imperfezioni, ti prego di concedermi la grazia di imitare più fedelmente gli esempi del tuo Figlio...
- San Giuda Taddeo
- O Dio, vieni a salvarmi. - Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. O Avvocato dell'anima mia nel giudizio...
- Santi Simone e Giuda
I. Glorioso S. Simone, che chiamato da Gesù Cristo medesimo all’apostolato, vi distingueste per modo col vostro impegno nel sostenere la sua causa e nel predicar la sua legge da essere sopranominato lo...
- Tutti i Santi
O Regina di tutti i Santi, la più potente mediatrice fra Dio e gli uomini, e l’arbitra Sovrana di tutte le grazie, volgete sopra di noi gli sguardi della vostra misericordia, e fate che, camminando dietro...