È certo che agli Angeli è affidata la custodia degli uomini. Ecco quanto si legge nell'Esodo:
« Ecco io manderò il mio Angelo, il quale ti vada innanzi e ti custodisca nel viaggio, e ti introduca nel paese che ti ho preparato. Onoralo, ed ascolta la sua parola, guardati dal disprezzarlo; poiché egli non ti perdonerà se farai male, essendo in lui il mio nome. Che se tu ascolterai la sua voce e farai tutto quello che io ti dico, io sarò nemico dei tuoi nemici, perseguiterò quelli che ti perseguitano ».
Nel Vangelo:
« Badate di non disprezzare uno di questi pargoli; perché io vi dico che gli Angeli loro, nei cieli, vedono continuamente il volto del Padre mio che è nei cieli ».
La Chiesa, fedele interprete della parola di Dio, istituì l'odierna festa in onore degli
Angeli Custodi, per eccitare i fedeli ad onorarli in modo particolare. Ed ha ragione, perché essi sono le nostre
guide invisibili, che ci stanno continuamente ai fianchi nel pericoloso viaggio della vita, per difenderci da tutti i pericoli dell'anima e del corpo. Che degnazione, e che amore! La Divina Maestà manda i suoi Angeli, cioè i suoi ministri, li manda a noi che siamo misere creature, affinché ci difendano dal male e ci conservino nel bene. E il nostro Angelo Custode ci libera dai pericoli e da ogni male;
impedisce ai demoni di nuocerci e ci conserva nel bene; inoltre eccita in noi pensieri santi e sante ispirazioni, infine prende le nostre preghiere ed opere buone e le presenta a Dio.
A questo riguardo è commovente la storia di Tobia.
L'Arcangelo Raffaele, in forma di uomo, accompagnò il giovane Tobia nel lungo e pericoloso viaggio che fece a Rages; gli fece evitare cattivi incontri, gli procurò una santa consorte ed infine salvo e ricco di beni lo ricondusse al suo amato padre, al quale inoltre restituì la vista.
Simili uffici di pietà e simile assistenza esercitano continuamente gli Angeli Custodi verso di noi. Conclude perciò S. Bernardo: « In qualunque circostanza, in qualunque luogo porta rispetto al tuo Angelo; non osare fare alla sua presenza ciò che non oseresti fare se io ti vedessi; poi in ogni tentazione, tribolazione, angustia, invoca l'Angelo tuo Custode, dicendogli: Salvami perché perisco ».
PRATICA
Recitare ogni sera l'Angelo di Dio. PREGHIERA.
O Dio, che con ineffabile provvidenza ti degni di inviare i tuoi santi Angeli alla nostra custodia, fa' che siamo sempre da loro protetti e possiamo un giorno vederli in cielo. MARTIROLOGIO ROMANO.
Memoria dei santi Angeli Custodi, che, chiamati in primo luogo a contemplare il volto di Dio nel suo splendore, furono anche inviati agli uomini dal Signore, per accompagnarli e assisterli con la loro invisibile ma premurosa presenza. Si racconta che un giorno in una località americana, una giovane cristiana studentessa universitaria, era a casa per l’estate. La sera tornò tardi da una visita ad alcuni amici. Camminava sola lungo un vicolo e chiese a Dio di tenerla al sicuro da ogni male o pericolo. A metà strada nel vicolo notò un uomo che la stava fissando con intenzioni poco rassicuranti. Lei pregò perché qualcuno la proteggesse, e immediatamente fu avvolta da una piacevole sensazione di calma e sicurezza, come se qualcuno stesse camminando al suo fianco. Superò l’uomo e arrivò a casa sana e salva. Il giorno seguente sul giornale lesse la notizia che una giovane era stata violentata in quello stesso vicolo alla stessa ora. Decise di andare alla stazione di polizia per identificare l’uomo in un confronto all’americana. Lui venne arrestato. La ragazza chiese al poliziotto di domandare all’uomo perché non l’avesse aggredita. La sua risposta fu semplice e sorprendente: “Perché non era sola. Aveva due uomini alti che le camminavano a fianco”.