Santa Comasia è stata una martire romana, presumibilmente vissuta tra il II e il IV secolo.
È patrona, insieme a San Martino, della città di Martina Franca. Per quanto della sua vita non si abbia alcuna notizia, con tutta probabilità si trattò di una donna cristiana dei primissimi secoli del Cristianesimo, morta martire, sepolta nelle catacombe e la cui memoria fu preservata dai cristiani del tempo, che ne indicarono il luogo della sepoltura.
Il suo corpo, rinvenuto nelle catacombe di Sant’Agnese sulla via Nomentana a Roma, fu donato nel 1646 dal cardinale Sacrati, custode dei cimiteri dei Santi Martiri, con il permesso di Papa Innocenzo X, al popolo di Martina Franca. La bolla che accompagnava il dono, datata 10 settembre 1645, è custodita nella Basilica di San Martino della stessa città, dove riposano anche le spoglie mortali della martire.
In un passato non molto lontano, nei periodi di siccità il popolo martinese, che viveva quasi esclusivamente grazie alla produzione agricola, soleva esporre in venerazione l’urna con le ossa della santa o portarla in processione. Si narra che la traslazione del suo corpo da Roma avvenne sotto una pioggia ininterrotta, così come la sua statua argentea, giunta da Napoli nel novembre del 1714, arrivò anch’essa sotto una pioggia incessante.
Sino a qualche decennio fa, il nome Comasia era molto diffuso tra le donne di Martina Franca, segno della profonda devozione che il popolo ha sempre nutrito verso la sua santa patrona.