Eldrado nacque in Provenza da una famiglia nobile e benestante; ereditò da giovane una grande fortuna, che per la maggior parte donò in beneficenza: fece costruire una chiesa e un ospizio, dove chiunque veniva accolto senza dover pagare nulla, e fece piantare un bellissimo giardino i cui prodotti erano a disposizione di tutti.
Infine decise di liberarsi completamente di tutto il denaro, sentendo di essere a esso troppo legato: parte lo diede alla Chiesa e il resto lo regalò ai poveri. Poi partì alla ricerca di un monastero che seguisse una regola molto rigida.
Percorse tutta la Provenza, l'Aquitania e la Spagna, per arrivare alla fine in Italia. Lì udì parlare di Novalesa, un monastero di cinquecento monaci, amministrato con vigore dal santo abate Ambolfo. Eldrado fu accolto nell'abbazia, e presto conobbe in profondità la Regola di S. Benedetto, i detti di S. Colomba e gli scritti di S. Basilio.
Non molto prima di ricevere l'abito fu incaricato della cura della vigna e in seguito si occupò dei giovani monaci. Dopo la morte di Ambolfo, fu nominato abate Ugo, figlio di Carlo Magno, ma egli era spesso assente e, se non fosse stato per Eldrado, l'abbazia avrebbe sofferto molto della sua mancanza. Eldrado amministrò con tale successo il monastero che, alla morte di Ugo, venne eletto abate.
Fece molto per il monastero: costruì una torre all'interno della zona fortificata, la cui parte superiore serviva da punto di osservazione e quella inferiore conteneva il tesoro del convento e la famosa biblioteca, che egli curava in modo particolare. Il monastero sorgeva sul monte Cenis, ma Eldrado eresse un altro ospizio sul passo Lautaret, divenuto oggi il monastero di BrianQon.
S. Eldrado morì verso 1'842. Godeva di tale venerazione che le sue reliquie furono trasportate a lungo in processione nella valle novalese a Rogationtide. Il suo culto venne approvato nel 1903.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Novalesa ai piedi del Moncenisio in val di Susa, sant’Eldrado, abate, che, appassionato del culto divino, riformò il salterio e promosse la costruzione di nuove chiese.
Venerdì Santo La passione del SignoreLa Chiesa con la meditazione della passione dei Cristo e con l'adorazione della Croce commemora la sua origine dal fianco del Signore, che sulla croce intercede per la salvezza di tutto il mondo. In questo...
Sabato Santo La discesa agli inferiIl terzo giorno del Triduo Pasquale è il Sabato santo che commemora la discesa agli inferi di Nostro Signore Gesù. Gesù resta negli inferi per un breve tempo compiendo la sua vittoria sulla morte e sul...
Beato Francesco Faà di Bruno SacerdoteFrancesco Faà di Bruno nacque ad Alessandria il 29 marzo 1825, ultimo dei dodici figli di Ludovico e Carolina Sappa dei Milanesi, entrambi di origini nobili. Morì nel 1888, vivendo durante uno dei periodi...
-Sant' Ugo di Grenoble O ammirabile Sant’Ugo, eri un predicatore eloquente ed efficace, ed i tuoi sforzi di riforma hanno avuto molto più successo di quanto avresti mai ammesso. Hai contribuito al rafforzamento della fede ed...
-San Francesco da Paola I. O glorioso s. Francesco, che, miracolosamente risanato dalla cecità portata dal seno materno, fino dalla più tenera infanzia faceste vostra gioia la pietà la più soda, la penitenza la più austera, e...
-San Vincenzo Ferreri I. Pietosissimo s. Vincenzo, che fin dai primi anni faceste vostra delizia il sovvenire alle miserie dei vostri prossimi, intercedete dal Signore la grazia di aver sempre verso dei poveri un eguale spirito...
-San Pietro da Verona I. Glorioso martire s. Pietro, che vi teneste sempre saldo nella confessione della fede, malgrado tutti gli sforzi dei vostri stessi parenti per farvi abbracciar l’eresia, ottenete a noi tutti la grazia...