Anna nacque a Betlemme, chiamata comunemente nella Sacra Scrittura la città di Davide, poiché lì nacque il grande re e profeta. Suo padre si chiamava Matan, sacerdote della tribù di Levi e della famiglia di Aronne; sua madre era Maria della tribù di Giuda. Entrambi erano noti non solo per la loro nobile origine, ma ancor più per la loro probità e la vita esemplare. Ebbero tre figlie.
La prima, chiamata Maria come la madre, sposò Cleofa e fu madre di San Giacomo il Minore, San Giuda, San Simone e San Giuseppe detto Barnaba, cioè il Giusto. Questi furono i santi discepoli che il Vangelo chiama fratelli del Salvatore, secondo l’uso ebraico di definire così i cugini di primo grado.
La seconda figlia, Sobe, fu probabilmente madre di Santa Elisabetta, cugina della Vergine Maria.
La terza figlia fu proprio Santa Anna, che, come scrive San Giovanni Damasceno, fu scelta da Dio per dare al mondo Colei che avrebbe partorito il Salvatore.<
autore Leonardo da Vinci anno 1513 titolo Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino
Dai primi anni, Anna fu la gioia dei genitori per la sua modestia, obbedienza e dolcezza. Assidua nella preghiera, desiderava compiacere Dio. Ricercata in matrimonio dai più ragguardevoli della Nazione, fu infine data in sposa a Gioachino, abitante di Nazareth e discendente della casa regale di Davide. Così la stirpe sacerdotale si unì al sangue reale, cosa necessaria affinché il frutto di quel matrimonio potesse essere la madre del Salvatore.
I due santi sposi vissero per anni in perfetta pace e armonia, servendo Dio con zelo. Ma il cielo non aveva benedetto la loro unione con una discendenza. Senza più speranze, decisero di distribuire le loro ricchezze ai poveri, trattenendo per sé solo lo stretto necessario. Secondo la tradizione, fu proprio dopo questo atto di spogliazione che Dio esaudì le loro preghiere, donando loro Maria, bene supremo e dono celeste.
Maria fu dunque il frutto della povertà volontaria, della carità illuminata, del dolore rassegnato e della candida offerta del cuore. Anna fu la nutrice e l’educatrice di Maria: sulle sue ginocchia crebbe colei che fu il capolavoro della creazione, la futura Regina del Cielo.
Anna fu anche la maestra dei primi rudimenti del sapere a Colei che sarebbe diventata la sede della Sapienza. Ma presto si accorse che la piccola Maria era ammaestrata interiormente da un altro Maestro, e forse intuì che la sua bambina cresceva non solo nella purezza comune, ma in uno splendore unico, dono esclusivo concesso da Dio. Perciò, anche se Anna e Gioachino ebbero qualche intuizione delle meraviglie divine in Maria, tennero tutto nel cuore e si limitarono a custodirla come un tesoro.
La loro gloria più grande fu però quella di aver offerto anche Maria a Dio, consacrandola al tempio, secondo l’ispirazione divina, affinché si preparasse a diventare tempio dello Spirito Santo.
San Gioachino morì poco dopo, tra le braccia della sua sposa. Anna visse ancora undici anni, godendo della crescita della figlia in saggezza, virtù e perfezione. Morì all’età di 69 anni e fu sepolta accanto a Gioachino.
Ora Santa Anna contempla in cielo la sua figlia, che fu luce e sorriso nella casa di Nazareth e che ora è sorriso e splendore del Paradiso. Così la vide il divino poeta al sommo della rosa eterna: «Tanto contenta di mirar sua figlia — Che non muove occhi per cantar osanna».
autore Francesco Monti anno 1740 titolo Morte di sant'Anna
Ora S. Anna in ciclo non si sazia di contemplare Colei, la quale dopo essere stata la luce e il sorriso della piccola casa di Nazareth, è ora il sorriso e lo splendore del Paradiso. Così la vide il divino poeta al sommo della rosa sempiterna ...Tanto contenta di mirar sua figlia — Che non muove occhi per cantar osanna.
PREGHIERA.
O Signore, che hai concesso alla Beata Anna la grazia di divenire madre della Genitrice del tuo Unigenito Figlio: fa si che, celebrandone noi oggi la festa, ci assista ella dal cielo col suo patrocinio IL TESCHIO DI SANT'ANNA
La reliquia del teschio di Sant’Anna è custodita nella Cappella Palatina del Castello dei Ventimiglia a Castelbuono, dove giunse nel 1454 trasferita dal castello di Geraci Siculo dal marchese Giovanni I Ventimiglia. In un colpo avvenuto nel 1605, Fra Giovanni da Tusa riuscì a trafugarla fingendosi pazzo e fuggendo con essa; soltanto nel gennaio del 1615, in un convento di Palermo, un frate zoppo scavando rinvenne la cassa contenente il cranio: il dolore fisico cessò immediatamente e diversi altri fedeli riportarono guarigioni dopo il contatto simbolico con la reliquia. Al rientro della reliquia a Castelbuono, Sant’Anna fu proclamata patrona del paese.
Il teschio è conservato in un reliquiario a forma di busto d’argento realizzato nel 1521 su commissione di Isabella Moncada, posto dietro una grata nella cappella ornata da stucchi dorati dei fratelli Serpotta su fondo oro zecchino. Oggi la reliquia viene mostrata alla popolazione solo il 25 luglio, durante il tradizionale corteo delle chiavi che consente l’apertura dell’urna dopo il passaggio di una delegazione solenne
SUPPLICA A SANT'ANNA
Prostrato ai piedi del tuo trono o grande e gloriosa S. Anna, vengo ad umiliarti la mia fervida prece, la preghiera del cuore; accoglila benigna rendimi grazie, prega per me.
La terra è veramente la valle del pianto - il cammino della vita è seminato di spine - il cuore in tempesta sente forte i colpi del dolore - aiutami Tu, esaudiscimi Tu. O Madre cara prega per me.
Stanco di piangere, senza una parola di conforto e di speranza; oppresso sotto il peso delle tribolazioni solo in Te, che ben intendi il dolore di un'anima, ripongo dopo Dio e la Vergine la speranza mia. O madre cara prega per me.
I miei peccati furono causa di farmi perdere la pace del cuore - l'incertezza del perdono mi rende più triste la vita - impetrami Tu la misericordia divina, l'amore a Gesù, la protezione della Figlia Tua - O madre S. Anna prega per me.
Guarda la casa mia, la famiglia mia - Vedi quante disgrazie mi opprimono quante tribolazioni mi sono d'intorno... O Madre cara Ti chiedo la pace e la provvidenza, la pace dell'anima soprattutto. - Prega per me.
Ed ora che ho bisogno di grazie non mi abbandonare Tu che sei potente presso il trono di Dio. Allontana da me la tristezza e la desolazione, i pericoli, i flagelli del Signore. Benedici e salva l'anima mia; fa che in vita e in morte io Ti chiami e Ti senta vicina. Prega per me, o dolce consolatrice degli afflitti. Fa che un giorno sia ai Tuoi piedi nel santo Paradiso. Così sia.
Pater, Ave, Gloria.
SANT'ANNA PROTETTRICE
DELL DONNE INCINTE
Sant'Anna è invocata da sempre come protettrice delle donne incinte, che a lei si rivolgono per ottenere da Dio un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare.
PREGHIERA A SANT'ANNA PROTETTRICE
DELL DONNE INCINTE
O Signore,per intercessione
di S.Anna madre della Madonna,
ti chiedo di accompagnarmi in questo tempo
di gestazione della creatura che hai
voluto far vivere nel mio seno.
Grazie,perchè mi hai scelta
per questo compito così importante:
essere madre di una nuova creatura,
e così collaborare
con te Creatore.
O Signore,per intercessione
di S.Anna,fa che la creatura che è in me,
sia un dono che renda più unita la
mia famiglia e una benedizione per tutti.
Fà che l'attesa della nascita ci aiuti ad essere
generosi e perseveranti
nella fede e nella carità.
AMEN
INNO A SANT'ANNA
O Sant'Anna protettrice fra le donne fortunata,
tu la Vergine Beata concepisti nel tuo sen.
Fin dall'or che fu concetta
l'Alma sua fu santa e bella
di splendor fu quale stella
e di grazia vaso pien (3x)
Madre sei della gran Madre
di Gesù Nostro Signore. Sei potente in tutte l'ore,
prega tu per noi Gesù.
Mostri dunque il tuo potere
a favore dei tuoi devoti
che ferventi a te fan voti,
prega tu per noi Gesù
Prega, prega, prega tu per noi Gesù.
Prega, prega, prega tu per noi Gesù.
ICONOGRAFIA
Il culto di Sant'Anna affonda le sue radici molto lontano nel tempo, ed essendo la madre di Maria, la sua iconografia è molto ampia e varia.
Invocata come protettrice delle donne incinte, esse le si rivolgono per ottenere da Dio sostegno: per un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente ad allevarlo al meglio; inoltre è patrona di molti mestieri legati alle sue funzioni di madre.
Sant'Anna viene raffigurata nell’arte bizantina sin dall’alto Medioevo, e raggiunge grande diffusione in Occidente a partire dal XIII secolo, in contemporaneità con lo sviluppo del culto mariano.
Nelle opere d'arte viene raffigurata spesso assieme alla Madonna con Bambino e San Giovannino, oppure seduta in un alto trono; oppure ancora da anziana, con la figlia Maria neonata.
titolo Madonna con Bambino, sant'Anna e san Giovannino
autore Agnolo Bronzino anno 1540
Altri attributi iconografici sono la Bibbia, l’albero, che rappresenta l'albero di Jesse, una schematizzazione dell'albero genealogico di Gesù a partire da Jesse, padre del re Davide, il telaio o uno strumento di lavoro, ed è vestita con abiti verdi e rossi che indicano amore e speranza, talvolta anche blu e rossi.
Tra le varie opere che la rappresentano possiamo distinguerne alcune in particolare, tra cui:
Sant’Anna Metterza, termine del dialetto toscano risalente al due-trecento che significa “messa terza” ovvero è in terza posizione o anche è trisavola di Cristo, e infatti questo tipo di rappresentazioni la vedono reggere in braccio la Madonna che a sua volta regge Gesù Bambino.
titolo Sant'Anna Metterza
autore Masaccio e Masolino da Panicale anno 1424-1425
Le opere di questo genere sono soprattutto le antiche pale d’altare medievali, ma anche alcune statue. Tra gli esempi più conosciuti di Sant’Anna Metterza menzioniamo la splendida pala del Masaccio e del Masolino nel museo degli Uffizi, la meravigliosa Sant’Anna di Leonardo al Louvre e il gruppo scultoreo del Sangallo nella chiesa di Orsanmichele di Firenze.
titolo L'educazione della Vergine
autore Pieter Paul Rubens anno 1630 - 1635
Sant'Anna educatrice, in cui la vediamo insegnare alla figlia Maria la lettura della Bibbia; troviamo le rappresentazioni di questa scena in vari luoghi ma soprattutto nella produzione di Santini.
Tra le opere note non possiamo non ricordare L’educazione della Vergine di Gian Battista Tiepolo e la scultura di Lourdes.
titolo L'educazione della Vergine
autore Giovanni Battista Tiepolo anno 1732
Sant’Anna nella natività della Vergine, opere in cui la vediamo distesa a letto mentre alcune donne accudiscono la neonata, a volte attorniata da figure angeliche.
Tra le raffigurazioni della Natività di Maria menzioniamo il famoso affresco di Giotto e la pala d’altare del Lorenzetti.
titolo Natività di Maria
autore Giotto anno 1303-1305 circa
Sant’Anna con San Gioacchino e Maria Bambina è presente soprattutto nella cultura orientale-bizantina; nell’arte pittorica italiana San Gioacchino è spesso posto in secondo piano, mentre in quella scultorea lo vediamo spesso assieme alla Madonna bambina.
Troviamo esempi di simili opere soprattutto negli altari, in special modo nelle chiese francescane.
Sant'Anna è essere raffigurata anche assieme alla Sacra Famiglia o semplicemente con la figlia Maria in braccio o accanto, o ancora ne vengono illustrati alcuni momenti importanti della vita, come nel ciclo pittorico di Giotto.
titolo Sacra famiglia con Sant'Anna
autore Ambito veronese anno secolo XVIII
Non mancano infine le opere dedicate al momento del transito di Sant'Anna al cielo come nella bellissima tela di Giacinto Brandi, artista romano del XVII secolo.
titolo Transito di Sant'Anna
autore Giacinto Brandi anno 1653 - 1655
titolo Educazione della Vergine
autore Giovanni Romanelli anno 1630