Sant' Andrea Uberto Fournet

Sant' Andrea Uberto Fournet
Nome: Sant' Andrea Uberto Fournet
Titolo: Sacerdote
Nome di battesimo: André-Hubert Fournet
Nascita: 6 dicembre 1752, Saint-Pierre-de-Maillé, Francia
Morte: 13 maggio 1834, Puy-en-Vélay, Francia
Ricorrenza: 13 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
16 maggio 1926, Roma, papa Pio XI
Canonizzazione:
4 giugno 1933, Roma, papa Pio XI


Se qualcuno è stanco di sentire narrazioni di pietà straordinaria dei santi durante la loro infanzia, potrà riavere sollievo dalla vicenda di Andrea Fournet. Nacque a Saint-Pierre-de-Maillé, vicino a Poitiers, da famiglia abbastanza agiata; in reazione a una madre troppo pia e insistente si dichiarò tediato dalla fede religiosa. Non desiderava né pregare né studiare, voleva solo divertirsi, e in uno dei suoi libri si trova questa frase: «Questo libro appartiene ad Andrea Uberto Fournet, un bravo ragazzo benché non voglia diventare né prete né monaco». A scuola godeva della fama di indolente e frivolo; gli accadde anche di darsi alla fuga e fu riportato indietro per ricevere una bella bastonatura. Recatosi a studiare legge e filosofia a Poitiers nel 1772 continuò a condurre una vita gaudente. Si arruolò anche nell'esercito ma poi pagò per uscirne; la madre tentò di farlo impiegare come segretario ma la sua calligrafia era orribile. Nel 1774 i suoi genitori, disperati, lo mandarono presso uno zio parroco in una remota zona rurale.

Non è la prima né sarà l'ultima volta nella storia dell'umanità che un giovane si comporti molto meglio una volta lontano da una madre invadente e pia. Lo zio, abilmente, riuscì a far sì che venissero alla luce le sue migliori qualità e Andrea intraprese lo studio della teologia. Nel 1776 fu ordinato prete, divenendo dapprima curato nella parrocchia dello zio e poi ricevendo un incarico in città. Nel 1781 fu nominato parroco nella sua città natale, Saint-Pierre-de-Maillé. La sua generosità verso i poveri e il cambiamento della condotta di vita gli guadagnarono molti amici; la semplicità che caratterizzava il suo modo di vivere si estese anche allo stile della predicazione. Uno dei suoi ascoltatori disse che se inizialmente nessuno era in grado di capire ciò che diceva «ora possiamo seguire ogni singola parola». Giunse a donare i mobili superflui e l'argento che possedeva, mentre la madre, una sorella e il curato condividevano con lui una vita frugale in canonica.

La Rivoluzione francese ebbe effetti dirompenti nella sua vita. Si rifiutò di prestare il giuramento al governo rivoluzionario richiesto a tutti i preti, trovandosi così fuori legge. Non ci si è sufficientemente resi conto della severità di questa persecuzione. Andrea continuò ad amministrare il suo gregge a rischio della vita: nel 1792 fu il suo stesso vescovo a mandarlo in Spagna per sicurezza ma nel 1797 tornò di notte, in segreto. I suoi persecutori continuarono a dargli la caccia. Una volta fu salvato da una massaia: fingendo di schiaffeggiarlo, gli disse di andarsene e di prendersi cura del bestiame. Un'altra volta si finse cadavere e fu coperto con un sudario e circondato da candele e donne in ginocchio. L'ascesa al potere di Napoleone mise fine a questa situazione e ristabilì la pace tra Stato e Chiesa: questa tornava all'unità ma a costo di cambiamenti nella ripartizione delle diocesi e di molti altri sacrifici.

Andrea riprese così il controllo della parrocchia e iniziò a predicare instancabilmente per dare nuova vita alla comunità cristiana. Svolse missioni tra il popolo e trascorse lunghe ore in confessionale. In quel medesimo tempo fondò la congregazione delle Figlie della Croce. Era direttore spirituale di S. Elisabetta Bichier des Ages, che aveva intorno a sé un gruppo di donne impegnate nell'insegnamento e nell'assistenza degli infermi e dei poveri: esse formarono il nucleo base della nuova congregazione, che S. Elisabetta (26 ago.) volle in seguito chiamare Suore di S. Andrea.

All'età di sessantotto anni lasciò la parrocchia per ragioni di salute e si ritirò a la Puye, dove dedicò tutto se stesso alla nuova congregazione. Soccorse le parrocchie circostanti, fornendo la sua opera di direttore spirituale a un gran numero di preti e laici. Gli viene attribuito, con solide prove, un miracolo (simile a uno attribuito al Curato d'Ars) di moltiplicazione della farina e altri cibi necessari alle suore e ai bambini loro affidati. Morì nel 1834, fu beatificato nel 1926 e canonizzato nel 1933.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Puy-en-Vélay nella regione di Poitiers in Francia, sant’Andrea Uberto Fournet, sacerdote, che, parroco al tempo della rivoluzione francese, benché diffidato, confortò i fedeli nella fede; in seguito, restituita la pace alla Chiesa, fondò insieme a santa Elisabetta Bichier des Âges l’Istituto delle Figlie della Croce.

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