Sant' Aidano di Lindisfarne

Sant' Aidano di Lindisfarne
Nome: Sant' Aidano di Lindisfarne
Titolo: Vescovo
Nascita: Irlanda
Morte: 31 agosto 651, Bamburgh, Inghilterra
Ricorrenza: 31 agosto
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Aidano (o Aedan) era uno scozzese di origine irlandese (se non proprio irlandese) e monaco a Tona, noto per l'ascetismo e la nobiltà d'animo. Fu scelto per aiutare l'opera di conversione del popolo inglese «non civilizzato e di carattere ostinato e barbaro», secondo la descrizione di Beda, che aggiunge una lusinghiera presentazione di Aidano:

Niente di questo mondo si curava di cercare o di amare. Tutto quanto gli era donato dai re o dai ricchi del mondo, godeva elargirlo subito ai poveri che incontrava. Era solito camminare dovunque, per i paesi e le campagne, non a cavallo ma soltanto a piedi, a meno che lo esigesse una causa di forza maggiore; allorché, mentre camminava, scorgeva persone o ricche o povere, subito si rivolgeva loro e li invitava ad abbracciare la fede se erano pagani, o se fedeli, li confortava nella fede e li incitava [...]. La sua vita differiva tanto da quella pigra del nostro tempo che tutti coloro che andavano con lui, sia tonsurati che laici, dovevano dedicarsi allo sta dio, cioè applicarsi o alla lettura della Scrittura o all'apprendimento dei Salmi Se un ricco aveva mancato in qualcosa, Aidano non taceva per timore o riguardo, ma lo rimproverava con aspra rampogna (Beda, H.E., pp. 166-167).

S. Osvaldo, re di Northumbria († 642; 9 ago.), che divenne amico di Aidano, era stato convertito al cristianesimo mentre si trovava in esilio a lona, e chiese a Aidano di lasciare il luogo per ravvivare e estendere l'opera missionaria di S. Paolino (10 ott.) tra i Sassoni in Deira, la parte meridionale del suo regno. Un monaco particolarmente rigoroso era già stato inviato in aiuto a Osvaldo, ma era tornato indietro lamentandosi della rozzezza delle persone da convertire.

Nel 635 Aidano fu consacrato vescovo di Lindisfarne (Isola Santa), l'isola di fronte alle coste della Northumbria, che era divenuta il centro delle sue attività. Fondò un monastero secondo la Regola di Santa Columba (9 giu.) e ne divenne il primo abate. Effettuò lunghi viaggi in Inghilterra per incoraggiare le comunità cristiane e per istituire nuovi centri missionari, in particolare nella parte settentrionale del regno di Bernicia. Finché Aiclano non ebbe appreso correntemente l'inglese, Osvaldo operò da interprete, possedendo un fluente gaelico sin dagli anni del suo esilio.

Aidano era un ecclesiastico celtico e insegnò i costumi della sua Chiesa (Beda sottolinea che conservò la Pasqua nella forma irlandese). Il suo modo di vivere era austero, e tentò di convincere le persone ordinarie a seguire le pratiche monastiche. Costruì chiese e fondò monasteri; riscattò, educò e ordinò gli schiavi degni del ministero.

Programmò l'educazione di dodici giovani liberti inglesi, tra i quali S. Chad (2 mar.), allo scopo di farne le guide religiose della nazione. S. Oswin (t 651; 20 ago.), successore di Osvaldo, considerava Aidano un caro amico e gli donò uno splendido cavallo, che il vescovo però regalò prontamente, con rammarico del re.

Nel 651 Aidano, che si era ritirato nell'isola Inner Farne per la penitenza quaresimale, vide il castello di Bamburgh, che aveva utilizzato come centro missionario, bruciare dopo un assalto del re Penda di Mercia.

Morì a Bamburgh lo stesso anno e fu sepolto a Lindisfarne. Le ossa furono traslate nella chiesa di S. Pietro; alcune furono poi portate in Irlanda dal vescovo S. Colman di Lindisfarne (18 feb.), quando abbandonò l'Inghilterra dopo il sinodo di Whitby. L'isola fu abbandonata durante l'invasione vichinga; nel x secolo i monaci di Glastonbury arricchirono il proprio patrimonio con qualche presunta reliquia di Aidano; e la sua festa fu inserita nel calendario del Wessex; la chiesa di Bamburgh fu ridenominata in suo onore.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lindisfarne nella Northumbria, in Inghilterra, sant’Aidano, vescovo e abate, che, uomo di somma mansuetudine, pietà e rettitudine di governo, dal monastero di Iona fu chiamato dal re sant’Osvaldo a questa sede episcopale, dove fondò un monastero per attendere efficacemente all’evangelizzazione del regno.

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