San Silvano è un martire che la tradizione identifica come uno dei sette figli di Santa Felicita di Roma. La loro vicenda risale al II secolo, durante la persecuzione cristiana sotto l’imperatore Antonino Pio. Secondo un'antica passio – un testo agiografico del VI secolo – Felicita e i suoi sette figli furono arrestati per aver rifiutato di rinunciare alla fede e furono condannati al martirio. Tutti insieme subirono la morte cristiana a Roma.
L’autenticità storica di questa vicenda è stata in passato messa in dubbio. Tuttavia, importanti rinvenimenti archeologici avvenuti tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 presso le catacombe sulla Via Salaria, nel complesso cimiteriale di Massimo, hanno portato alla luce iscrizioni marmoree che attestano la venerazione – già in epoca paleocristiana – dei sette fratelli martiri, confermando l’antica tradizione.
Silvano fu sepolto accanto a sua madre nel cimitero di Massimo, ma la loro tomba fu profanata più volte e alcune reliquie furono trafugate dai seguaci del sacerdote eretico Novaziano. Papa Innocenzo I, tra il 401 e il 417, recuperò i resti sacri e li fece ricollocare nella loro sepoltura originaria.
Tra la fine dell’VIII secolo e l’inizio del IX secolo, Papa Leone III trasferì i corpi di Felicita e Silvano nella basilica di Santa Susanna a Roma, dove ancora oggi riposano sotto l’altare della cripta.
Nella cittadina piemontese di Romagnano Sesia, in provincia di Novara, si conserva una parte delle reliquie di San Silvano, che è oggi patrono della comunità. Secondo la leggenda locale, queste reliquie furono portate prima a Benevento e da lì trasferite nel borgo piemontese. Qui, intorno al 1040, l'antica abbazia benedettina intitolata a Santa Croce venne rinominata in suo onore. Le reliquie furono poi traslate all’interno di uno scurolo realizzato nei primi anni del Novecento, dove si conserva un simulacro in cera del giovane martire.
Ogni venticinque anni, in occasione della rinnovata consacrazione della cappella, il simulacro di San Silvano viene portato in processione per le vie del paese, in un evento di straordinaria devozione popolare.