San Macario il Grande

San Macario il Grande
Nome: San Macario il Grande
Titolo: Abate di Scete
Nascita: 300, Alto Egitto
Morte: 390, Scete
Ricorrenza: 19 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Ghilarza


Macario, detto anche l'Egiziano o il Grande per distinguerlo da Macario d'Alessandria (2 gen.), nacque nell'Alto Egitto e passò la sua giovinezza pascolando bestiame; seguendo poi quella chiamata alla vita ascetica che andava diffondendosi sempre più, si ritirò in una cella dedicandosi alla preghiera e a semplici lavori manuali, come la fabbricazione di ceste di giunco.

Il racconto di come se ne andò nel deserto di Scete, a sud ovest del Delta del Nilo (uno dei tre grandi luoghi di raccolta degli eremiti), è contenuto nei "detti" dei Padri del deserto, a lui stesso attribuito: «Quando ero giovane e vivevo da solo nella mia cella, mi presero contro la mia volontà e mi fecero chierico del villaggio. Dato che non volevo restare là fuggii in un altro paese, dove un pio laico mi aiutava vendendo il mio lavoro; accadde però che una giovane ragazza si trovò in difficoltà per essere rimasta incinta e, quando i genitori le chiesero chi fosse stato il responsabile, lei rispose: "Quell'eremita ha commesso questo crimine"». I suoi parenti lo picchiarono e lo costrinsero a provvedere a lei. «Cosi io mi dissi: bene Macario, ora che hai una moglie, per nutrirla dovrai lavorare ancora più sodo. Così lavorai giorno e notte per mantenerla, ma quando venne il tempo del parto fu preda di dolorosissime doglie per giorni e giorni, ma non riusciva a partorire il figlio. Quando le chiesero spiegazioni rispose: "I lo dato la colpa del crimine a quell'eremita, che invece era innocente; infatti colui che mi ha messa in questa condizione è l'uomo che vive alla porta accanto". Allora colui che mi aveva aiutato, sentendo queste notizie, pieno di gioia, venne da me a riferirmi tutto e a chiedermi di perdonarli tutti. Sentite queste cose e temendo che la gente venisse a disturbarmi, raccolsi in fretta le mie cose e giunsi in questo posto: questa è la ragione della mia venuta in questa parte del mondo».

Che i particolari del racconto perennemente ammonitore siano veri o meno, mostrano comunque la carità, l'umiltà e l'accettazione dell'ingiustizia da parte di Macario, il che evidenzia anche a quale alto livello di apatheia, o pace dell'anima — aspirazione di tutti gli eremiti del deserto — fosse già giunto. Andò a Scete verso il 330 e passò là i successivi sessanta anni, divenendo l'anziano più riverito di tutta la comunità e il principale organizzatore della vita monastica in quel luogo. La forma di monachesimo anacoretico praticato a Scete era basata sui "detti" dei Padri antichi e non su una regola scritta, come avveniva invece nelle comunità monastiche derivanti da Pacomio (9 mag.). Molti di questi detti, nella raccolta fatta intorno al 500 (Apophthegmata Patrum), vengono attribuiti a Macario, e alcuni di essi narrano di incontri con il diavolo e i demoni, dai quali Macario, soprattutto grazie all'umiltà, usciva vittorioso, altri invece sono semplici e brevi consigli: «Se desiderando correggere un altro ti fai spingere all'ira, tu gratifichi la tua stessa passione. Dunque non perdere te stesso per salvare un altro».

Era certamente una grande guida spirituale e, a parte i "detti", gli viene attribuita una vastissima letteratura, che consiste in cinquanta omelie e nella Grande Lettera. Attingendo principalmente al pensiero di Gregorio di Nissa (10 gen.), in particolare al suo De Institut° Christian°, le prime mostrano la capacità divulgativa di Macario, piuttosto che una vera originalità di pensiero, e rendono fruibili le complesse teorie mistiche e spirituali di Gregorio anche a un pubblico meno colto. Macario aggiunse anche direttive più precise sul modo di organizzare una comunità monastica o eremitica, che doveva essere basata sul mutuo soccorso e sul lavoro manuale, che non poteva venire sottovalutato, essendo necessario al sostegno della comunità, per permettere ad altri di continuare a condurre una vita di preghiera. Egli deduce il concetto di necessità e dignità del lavoro dalla meditazione sull'episodio evangelico di Marta e Maria, passando direttamente al significato del gesto di Cristo che lava i piedi ai discepoli, come dimostrazione della preminenza del lavoro quale canale di servizio agli altri.

I temi su cui si sofferma sono la mistica della luce, la necessità di pregare costantemente e di progredire nella vita spirituale. Macario è tutto intento a dimostrare che gli alti ideali del monachesimo possono essere raggiunti a patto che si abbia una fede fondata sulla Scrittura e che ci si ponga generosamente l'obiettivo di mettere in pratica ciò che le Scritture stesse propongono, confidando nell'opera divina piuttosto che nelle proprie forze. Egli coniuga la saggezza popolare dell'esperienza collettiva del monachesimo primitivo con il fermento intellettuale fornito dal pensiero originale di Gregorio di Nissa; per un certo periodo si era anche creduto che le opere attribuite a Macario fossero antecedenti e avessero influenzato il De Instituto di Gregorio, mentre ora quasi tutti gli studiosi le considerano dipendenti da quest'ultima; esse influenzarono invece gli scritti di Giovanni Cassiano (23 lug.) — che aveva trascorso un periodo come monaco in Egitto — e quindi, indirettamente, la genesi del monachesimo occidentale. Sono poche le notizie affidabili sui sessant'anni di permanenza a Scete; si dice che fosse discepolo di Antonio Abate (17 gen.): in effetti uno dei discepoli a cui Antonio chiese di seppellirlo si chiamava proprio Macario. Si potrebbe quindi trattare proprio del nostro Macario, che probabilmente rese spesso visita al grande patriarca, il cui rifugio era a quindici giorni di viaggio da Scete. Macario viene commemorato nel canone della Messa nei riti copto e armeno.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Macario Magno, sacerdote e abate del monastero di Scete in Egitto, che, morto al mondo e a se stesso, viveva solo per Dio, come insegnava anche ai suoi monaci.

Lascia un pensiero a San Macario il Grande

Ti può interessare anche:

San Macario di Gerusalemme
- San Macario di Gerusalemme
Vescovo
La forza della sua opposizione all'arianesimo è dimostrata dal modo in cui Ario parla di lui nella sua lettera a Eusebio di Nicomedia. Macario prese parte...
San Macario d'Armenia
- San Macario d'Armenia
Pellegrino
Chi non ricorda il miracolo delle noci, nel « romanzetto » dei Promessi Sposi, scritto da Alessandro Manzoni? Fra Galdino, cercatore del convento di Pescarenico...
San Macario l'Alessandrino
- San Macario l'Alessandrino
Monaco
Le sue informazioni ci arrivano da Palladio, nella sua "Storia lausiana", che è la storia più antica e attendibile del primo sviluppo del monachesimo...
San Macario di Pelecete
- San Macario di Pelecete
Abate
Macario era nativo di Costantinopoli e il suo nome di battesimo era Cristoforo. Studioso della Bibbia, decise di entrare nel monastero di Pelecete, dove...
Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 15 luglio si venera:

San Bonaventura
San Bonaventura
Vescovo e dottore della Chiesa
Nell'anno 1221 nasceva in Bagnoregio (Lazio) San Bonaventura che al fonte battesimale fu chiamato Giovanni. Essendosi ammalato gravemente all'età di quattro anni, la mamma lo raccomandò a...
Altri santi di oggi
Domani 16 luglio si venera:

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Apparizione
Sul Monte Carmelo la Madonna apparve a Simone Stock carmelitano consegnandogli lo scapolare e rivelandogli il privilegio di chi lo avesse in punto di morte.
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 15 luglio nasceva:

Santa Francesca Saverio Cabrini
Santa Francesca Saverio Cabrini
Vergine
Nella luminosa mattinata del 15 luglio 1850 uno stuolo di colombe apparve nel cielo di S. Angelo Lodigiano, piccolo paese dell'ubertosa pianura lombarda, volteggiò sulla casa dei coniugi Cabrini...
Altri santi nati oggi
Oggi 15 luglio tornava alla Casa del Padre:

San Vladimiro di Kiev
San Vladimiro di Kiev
Principe
Vladimiro, figlio illegittimo di Svyatoslav e perciò nipote di S. Olga (11 lug.), nacque nel 960 circa e crebbe sotto la tutela della nonna. Alla morte del padre, si vide minacciato dal fratello mag-giore...
Altri santi morti oggi
Oggi 15 luglio veniva beatificato:

Beato Sebastiano Valfrè
Beato Sebastiano Valfrè
Sacerdote oratoriano
Il Beato Valfrè nacque a Verduno, il 9 marzo 1629. Dio lo suscitò ad accrescere la pleiade di quegli uomini benefici, che resero vivente ed operante la carità di Cristo nella cattolica Torino. Il Valfrè...
Altri santi beatificati oggi
Oggi 15 luglio si recita la novena a:

- Santa Marcellina
I. Per quella generosità veramente singolare con sui, niente curando le grandi fortune che vi promettevano nel mondo la cospicuità del vostro casato, l’eleganza delle vostro forme, la freschezza dei vostri...
- Santa Maria Maddalena
I. O modello dei penitenti, gloriosa Maddalena, che, tocca appena dalla grazia, rinunciaste subitamente a tutti i piaceri del mondo per consacrarvi all’amore di Gesù Cristo, otteneteci, vi preghiamo, la...
- Beate Teresa di Sant'Agostino e compagne Carmelitane di Compiegne
Madre Teresa di Sant’Agostino e compagne carmelitane, dopo la condanna a morte foste portate in carretta per l’esecuzione alla Barrière-du-Tróne e, tra il silenzio della folla...
- Madonna del Carmine
L'Abitino del Carmine segno di Consacrazione a Maria 1. - O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te consacro oggi la mia vita, quale tributo di gratitudine per le grazie che, attraverso la tua intercessione...
- San Charbel Makhluf
O meraviglioso San Charbel, dal tuo corpo sale profumo verso il cielo, vieni in mio aiuto e implora da Dio in mio favore la grazia, di (nominare) di cui ho molto bisogno, se questa porta veramente onore...
- Madonna del Carmine
O Vergine Maria. che ci hai beneficato con il dono del santo Scapolare, distintivo dei tuoi figli di predilezione, noi ti benediciamo per questo tuo dono e ti chiediamo la grazia di esserne sempre degni...
Le preghiere di oggi 15 luglio:

PREGHIERA DEL MATTINO PER PASSARE BENE LA GIORNATA Signore, nel silenzio di questo giorno che nasce, vengo a chiederti pace, sapienza e forza. Oggi voglio guardare il mondo con occhi pieni di amore; essere...
Preghiera a San Bonaventura O Cuore amatissimo di Gesù, perché ti sei fatto squarciare dalla lancia, se non per mostrarmi l'eccesso dell'amor tuo e per essere l'abitazione dell'anima...
PROTEGGIMI, SIGNORE Ti prego, Signore, proteggimi in questa notte. Tu sei per me il vero riposo: concedimi di dormire in pace. Veglia su di me, allontana ogni minaccia e guidami...