San Domenico di Guzman

San Domenico di Guzman
autore: Gaspar de Crayer anno: 1655 titolo: San Domenico luogo: Museo del Prado
Nome: San Domenico di Guzman
Titolo: Sacerdote e fondatore dei Predicatori
Nome di battesimo: Domenico di Guzmán
Nascita: 1170, Calaruega, Spagna
Morte: 6 agosto 1221, Bologna
Ricorrenza: 8 agosto
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
13 luglio 1234, Roma, papa Gregorio IX


Nato a Calaruega in Spagna nel 1170, da Felice Guzman e Giovanna di Asa, fu subito consacrato al Signore dalla madre sua, la quale aveva già visto in sogno che il figlio era destinato dal Signore a compiere cose grandi nella Chiesa. Appena ne fu capace, la pia Giovanna si prese cura di istruirlo nelle verità cristiane, e Domenico mostrava quanto grande fosse già fin d'allora la sua intelligenza e la sua pietà.

A quattordici anni fu inviato all'Università di Valenza, da dove uscì con la laurea in retorica, filosofia e teologia. Divenuto sacerdote e sentendosi inclinato a una vita piuttosto ritirata dal secolo, entrò fra i Canonici Regolari di S. Agostino, dedicandosi alla conversione degli eretici Albigesi, ma dopo tante fatiche, visto che quello scoglio era troppo duro per essere spezzato da un uomo solo, meditò d'istituire un ordine di uomini religiosi i quali accoppiassero agli esercizi di pietà lo studio delle scienze ecclesiastiche per dedicarsi specialmente alla predicazione: pregò molto il Signore affinchè gli manifestasse la sua divina volontà. Finalmente comunicò il suo disegno ai vescovi della Linguadoca, e tutti unanimemente approvarono; sedici missionari che già con lui faticavano lo seguirono e così l'ordine fu iniziato a Tolosa nel 1215.

Fondato a Prouille un monastero di religiose e un Terz'Ordine, si recò a Roma per ottenere l'approvazione per i nuovi religiosi. La sua istituzione venne così sanzionata nel 1216 assieme alle sue sagge costituzioni, ed il granello di senapa seminato nel fecondo campo della Chiesa, non tardò a dare i suoi copiosi frutti, poiché, ancor vivente, egli ebbe la consolazione di vedere fiorire in molte regioni d'Europa numerosi conventi da lui medesimo fondati. Gli Albigesi si convertirono, gran parte del clero si unì alla santa crociata, e fra i Cristiani si notò presto un forte risveglio.

La principale gloria di S. Domenico è però quella di aver divulgato la bella devozione del S. Rosario. Mentre egli predicava nella Linguadoca per la conversione degli eretici, vedendo che gran parte delle sue fatiche riuscivano vane, ricorse all'intercessione della SS. Vergine: e Maria SS. gli ispirò la recita di 150 Avemaria intercalate da 15 Pater e dalla considerazione di 15 misteri di nostra santa religione. Domenico ed i suoi figli con il Rosario riuscirono a convertire gli ostinati Albigesi; S. Pio V ottenne la celebre vittoria di Lepanto sui Turchi, e tutti i Santi che seguirono ebbero dal Rosario le più belle vittorie sul demonio.

Il santo patriarca, dopo aver compiuto in Roma l'ufficio di maestro del Sacro Palazzo, percorse ancora una volta la Spagna e la Francia, lasciando in esse il profumo delle sue virtù e fondando diversi monasteri: ritornò quindi in Italia per terminare i suoi ultimi giorni nel bacio del Signore. Spirò a Bologna circondato dai suoi religiosi il 6 agosto 1221.

Il corpo di San Domenico di Guzmán fu inizialmente sepolto dietro l'altare della piccola chiesa conventuale di San Nicolò delle Vigne, che sorgeva al posto dell’attuale Basilica a lui dedicata. Nel 1233 la sua salma fu riesumata dal beato Giordano di Sassonia, deposta in una cassa di cipresso e posta in un semplice sarcofago marmoreo dietro l’altare di una cappella laterale. Solo nel 1267 i suoi resti vennero collocati in un monumento più solenne — l’Arca di San Domenico, realizzata da Nicola Pisano e collaboratori — e traslati nella cappella a lui dedicata nella Basilica, dove ancor oggi riposa.

San Domenico di Guzmán fu canonizzato da Papa Gregorio IX il 13 luglio 1234 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Rieti. Proprio il Pontefice, già cardinale Ugolino, firmò la Bolla papale Fons Sapientiae per decretarlo santo.

Il processo di canonizzazione, avviato nel 1233 e guidato da Giordano di Sassonia, durò circa 13 anni (1221–1234) prima della proclamazione ufficiale.

PRATICA. Col Rosario anche noi vinceremo tutte le nostre difficoltà.

PREGHIERA. O Signore, che ti sei degnato illuminare la tua Chiesa mediante le dottrine ed i meriti del Beato Domenico confessore, concedici, per sua intercessione, ch'essa non venga privata degli aiuti temporali, e sempre più progredisca nelle vie dello spirito.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di San Domenico, sacerdote, che, canonico di Osma, umile ministro della predicazione nelle regioni sconvolte dall’eresia albigese, visse per sua scelta nella più misera povertà, parlando continuamente con Dio o di Dio. Desideroso di trovare un nuovo modo di propagare la fede, fondò l’Ordine dei Predicatori, al fine di ripristinare nella Chiesa la forma di vita degli Apostoli, e raccomandò ai suoi confratelli di servire il prossimo con la preghiera, lo studio e il ministero della parola. La sua morte avvenne a Bologna il 6 agosto.

Iconografia di San Domenico di Guzman

San Domenico di Guzmán (1170–1221) è uno dei santi più rappresentati nell'arte cristiana, soprattutto per il suo ruolo di fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). La sua iconografia si è evoluta nel tempo, riflettendo la sua spiritualità, le sue opere e il culto che lo circonda.

Attributi iconografici principali

  • Abito domenicano: tunica bianca con mantello nero, simbolo di purezza e penitenza.
  • Stella sulla fronte: rappresenta la sapienza divina e ricorda la visione della madre durante la sua gestazione.
  • Giglio: simbolo di castità e devozione alla Vergine Maria.
  • Libro: rappresenta lo studio e la predicazione.
  • Cane con fiaccola: emblema dell'Ordine Domenicano, derivante dal gioco di parole "Domini canes" (cani del Signore), simbolo di vigilanza e predicazione.
  • Fiaccola: simbolo della luce della verità che illumina le tenebre dell'errore.

Esempi di opere famose

  • "San Domenico" di Tiziano: Dipinto conservato nella Galleria Borghese di Roma, raffigura il santo con il tipico abito domenicano e una sottile aureola bianca.

    San Domenico
    titolo San Domenico
    autore Tiziano anno 1565 circa
  • "San Domenico e gli albigesi" di Pedro Berruguete: Opera del 1493–1499, conservata al Museo del Prado di Madrid, che rappresenta un episodio della lotta contro gli eretici albigesi.

    San Domenico e gli albigesi
    titolo San Domenico e gli albigesi
    autore Pedro Berruguete anno 1493-1499
  • "San Domenico resuscita Napoleone Orsini" di Lorenzo Lotto: Dipinto a olio su tavola del 1513–1516, conservato nell'Accademia Carrara di Bergamo, che narra un miracolo attribuito al santo.

    San Domenico resuscita Napoleone Orsini
    titolo San Domenico resuscita Napoleone Orsini
    autore Lorenzo Lotto anno 1513-1516
  • "Visione di Soriano" di Il Guercino: Dipinto che rappresenta un'apparizione della Madonna a un domenicano, con San Domenico raffigurato con libro e giglio.

    Visione di Soriano
    titolo Visione di Soriano
    autore Il Guercino anno 1655
  • "San Domenico" di Giacinto Platania: Dipinto attribuito a Giacinto Platania, conservato nella Chiesa di San Domenico di Acireale. L'opera presenta San Domenico con gli elementi iconografici tradizionali, come la stella sulla fronte, il cane con la fiaccola e il rosario in mano. Sullo sfondo è rappresentata una chiesa, richiamando la visione di Papa Innocenzo III che sognò la basilica di San Giovanni in Laterano vacillante e che San Domenico riuscì a sorreggere con le sue mani.

    San Domenico
    titolo San Domenico
    autore Giacinto Platania anno XVII secolo
  • "San Domenico di Guzmán" di Claudio Coello: Dipinto realizzato nel 1685 da Claudio Coello, conservato al Museo del Prado di Madrid. L'opera presenta San Domenico con numerosi attributi simbolici, tra cui la croce domenicana, l'abito dell'ordine, il rosario alla vita, un giglio, il libro nella mano destra, un globo e un cane con una candela ai suoi piedi. Questa rappresentazione si distingue per l'originalità e l'efficacia estetica, mostrando il santo in una composizione dinamica e ricca di simbolismo.

    San Domenico di Guzmán
    titolo San Domenico di Guzmán
    autore Claudio Coello anno 1685

Dove ammirare queste opere

Le opere sopra menzionate sono conservate in importanti musei e chiese:

  • Galleria Borghese, Roma
  • Museo del Prado, Madrid
  • Accademia Carrara, Bergamo
  • Chiesa dei Santi Domenico e Sisto, Roma

Inoltre, numerose chiese domenicane in Italia e all'estero ospitano affreschi e dipinti dedicati a San Domenico, offrendo ulteriori opportunità di ammirare la sua iconografia.


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Alcune dedicazioni a San Domenico di Guzman

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Basilica di San Domenico
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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia San Domenico di Guzman?

    San Domenico di Guzman si festeggia il 8 agosto

  • Quando nacque San Domenico di Guzman?

    San Domenico di Guzman nacque il 1170

  • Dove nacque San Domenico di Guzman?

    San Domenico di Guzman nacque a Calaruega, Spagna

  • Quando morì San Domenico di Guzman?

    San Domenico di Guzman morì il 6 agosto 1221

  • Dove morì San Domenico di Guzman?

    San Domenico di Guzman morì a Bologna

  • Di quali comuni è patrono San Domenico di Guzman?

    San Domenico di Guzman è patrono di Napoli, Augusta, Cavallino, Martano, Villaverla, Condofuri, Realmonte, Moliterno, Longobucco, Sturno >>> altri comuni

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