I. Ammirabile s. Brunone che dopo aver passata la fanciullezza negli esorcizi più sodi della cristiana pietà vi avanzaste sempre nella virtù con l’avanzarvi negli anni, e consacrato sacerdote, e incaricato del ministero della parola e del governo dello pubbliche scuole, rifiutaste generosamente le dignità più cospicue per attendere con più di raccoglimento alla santificazione dell’anima vostra, ottenete a noi tutti la grazia di crescere sempre in santità quanto più ci avanziamo negli anni, e di sprezzare tutte le pompe e tutti gli onori del mondo per assicurarci il possesso dei beni sodi ed eterni del paradiso.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. II. Ammirabile s. Brunone, che, salutarmente spaventato da quello spettacolo affatto nuovo da voi veduto a Parigi, di un dottore che, morto in reputazione di gran virtù, alzò il capo dalla sua bara allo parole di Giobbe: Rispondi, o Signore, quanti sono e miei delitti, e confessò nel primo giorno di essere accusato, nel secondo di essere giudicato, nel terzo di esser condannato, abbandonaste tutte le cariche, sprezzaste tutti gli onori per ritirarvi con sei compagni nell’orrendo deserto della Certosa a gettare i fondamenti di quel grand’Ordine, che unendo la continua meditazione alla più austera penitenza, fu in tutti i secoli il decoro della Chiesa, e l’ammirazione del mondo, ottenete a noi tutti la grazia di meditare frequentemente le terribili verità della fede, onde confermar ai loro insegnamenti tutta la nostra condotta.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. III. Ammirabile s. Brunone, che, malgrado i frequenti vostri viaggi per onorifiche spedizioni e gli onori che da per tutto vi accompagnarono, preferiste sempre il silenzio del deserto ai tumulti del mondo, e per assicurare tutti i beni al novello vostro Ordine, lo metteste sotto gli auspici della comune madre dei cristiani, Maria santissima, obbligando perciò tutti, i religiosi vostri figli a recitarne ogni giorno il piccolo ufficio, impetrate a noi tutti la grazia di proferir sempre a tutti gli agi del mondo la penitenza cristiana, e di professar sempre sincera la divozione a Maria, che è l’arbitra di tutte le grazie la fonte inesauribile di tutte le celesti benedizioni.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
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