La Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini è una delle chiese barocche più affascinanti di Roma, situata sulla riva sinistra del Tevere, all’estremità di via Giulia nel rione Ponte. È la chiesa nazionale dedicata alla comunità fiorentina nella città eterna.
Promossa da Papa Leone X, fiorentino e membro della famiglia Medici, la basilica fu oggetto di un concorso bandito nel 1518 a cui parteciparono artisti del calibro di Raffaello, Michelangelo, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane e Jacopo Sansovino. Vinse quest’ultimo, che avviò i lavori nel 1519. Tuttavia, dovette abbandonare l’impresa a causa delle difficoltà del terreno paludoso lungo il Tevere.
La struttura basilicale a tre navate con cinque cappelle per lato fu completata tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, grazie all’intervento di Giacomo Della Porta, Antonio da Sangallo e soprattutto Carlo Maderno, che completò la cupola tra il 1602 e il 1620.
La facciata, progettata da Alessandro Galilei e completata nel 1734 sotto Papa Clemente XII, è in travertino ed esprime uno stile barocco sobrio. È suddivisa in due ordini con colonne e statue e sormontata da un timpano triangolare. Le nicchie ospitano rilievi della vita di San Giovanni Battista.
L’edificio presenta una pianta basilicale con transetto e una cupola ottagonale sostenuta da pilastri. Lo stile interno è sobrio, privo di affreschi, con chiari riferimenti alla spiritualità post-tridentina.
Il museo annesso conserva opere come il busto di Antonio Cepparelli scolpito da Bernini, un reliquiario d’argento attribuito alla bottega di Benvenuto Cellini e un ricco archivio storico.
All'interno della navata sinistra della Basilica di San Giovanni dei Fiorentini si trova uno straordinario reliquiario in argento a forma di piede, attribuito alla bottega del celebre orafo e scultore Benvenuto Cellini. Al suo interno sono conservati alcuni frammenti ossei ritenuti appartenenti al piede sinistro di Santa Maria Maddalena.
Secondo la tradizione, il corpo della santa sarebbe stato trasferito da Efeso a Costantinopoli nel IX secolo, durante l’Impero Bizantino. In seguito, alcuni resti furono donati a sovrani europei, e da uno di questi un frammento del piede fu lasciato a Roma come dono alla Chiesa.
Il piede sinistro ha un significato simbolico importante: secondo la tradizione, fu proprio con quel piede che Maria Maddalena entrò per prima nel sepolcro di Cristo la mattina della Resurrezione. Questo gesto ne fa un simbolo di conversione, amore e testimonianza della Risurrezione.
In passato, il reliquiario era custodito in una cappella situata nei pressi di Ponte Sant’Angelo, in modo che fosse l’ultima reliquia venerata dai pellegrini prima di raggiungere la Basilica di San Pietro. Con il tempo fu dimenticato e riscoperto solo nei primi anni 2000 durante i lavori di riordino del Museo dei Fiorentini.
Il 24 maggio 2012, il reliquiario fu solennemente trasferito nella chiesa, dove oggi è esposto in una cappella laterale dedicata nella navata sinistra. È visibile e venerabile dai fedeli che vi si recano in preghiera, soprattutto durante i pellegrinaggi verso il Vaticano.
Indirizzo: Piazza dell’Oro 1 (Via Acciaioli 2), Rione Ponte, Roma
Orari: Aperta tutti i giorni circa dalle 7:25 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 (verificare orari stagionali)
Ingresso: Gratuito