Il Santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, situato nella pianura bergamasca, è uno dei più importanti luoghi di culto mariani in Italia. La sua origine è legata all'apparizione della Madonna a Giannetta de' Vacchi il 26 maggio 1432.
Secondo la tradizione, la Vergine Maria apparve alla contadina Giannetta de' Vacchi nel campo di Mazzolengo, a circa 2 km dal centro di Caravaggio. La Madonna affidò a Giannetta un messaggio di pace e conversione, invitando alla preghiera e alla costruzione di una cappella sul luogo dell'apparizione. Come segno della sua presenza, fece sgorgare una sorgente d'acqua, considerata miracolosa sin da allora
La prima cappella fu edificata poco dopo l'apparizione. Tuttavia, l'attuale basilica fu voluta dall'arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, e progettata dall'architetto Pellegrino Tibaldi nel 1575. I lavori si protrassero fino ai primi decenni del XVIII secolo, con l'intervento di diversi artisti e architetti.
Il santuario presenta una pianta a croce latina, con una maestosa cupola centrale alta 64 metri. L'interno è arricchito da affreschi di Giovanni Moriggia e Luigi Cavenaghi, che raffigurano episodi della vita di Maria e scene bibliche. L'altare maggiore, progettato da Filippo Juvarra e realizzato da Carlo Giuseppe Merlo, è un'opera monumentale in marmo con colonne e statue che sorreggono un trono sormontato da angeli.
Sotto l'altare maggiore si trova il Sacro Speco, che ospita un gruppo statuario ligneo raffigurante l'apparizione della Madonna a Giannetta, opera di Leopoldo Moroder. Al di sotto, il Sacro Fonte è accessibile tramite un corridoio decorato con mosaici e rappresenta il luogo esatto dell'apparizione, da cui sgorga ancora oggi l'acqua considerata miracolosa.
Il Santuario di Caravaggio è meta di numerosi pellegrinaggi durante l'anno, specialmente in occasione della ricorrenza dell'apparizione il 26 maggio. I fedeli si recano al santuario per partecipare alle celebrazioni liturgiche, pregare e attingere all'acqua del Sacro Fonte, considerata fonte di guarigione e grazia.
Nel 1906, Papa Pio X elevò il santuario alla dignità di basilica minore. Più recentemente, il 9 settembre 2023, il santuario è stato contrassegnato dallo Scudo Blu, simbolo internazionale di protezione dei beni culturali in caso di conflitti armati.
Il santuario è facilmente raggiungibile sia in auto, tramite l'autostrada A35 (casello di Caravaggio), sia in treno, con una breve passeggiata dalla stazione ferroviaria di Caravaggio. Un viale alberato di circa 2 km collega il centro cittadino al santuario, offrendo un percorso suggestivo per i pellegrini e i visitatori.