Beatificazione: 30 settembre 1984, Roma, papa Giovanni Paolo II
Il padre di Clemente Marchisio era un ciabattino e un calzolaio nella città di Racconigi, a pochi chilometri a sud di Torino; la famiglia era composta da cinque figli, di cui Clemente era il maggiore. Non potendo affrontare le spese per la sua istruzione, un sacerdote, p. Battista Sacco, divenne suo tutore, per consentirgli di entrare in un seminario. Clemente fu consacrato sacerdote il 20 settembre 1856 e si affidò alla guida di S. Giuseppe Cafasso (23 giu.), che lo addestrò a lavorare in mezzo ai poveri, e in particolare ai detenuti.
Nel giugno 1858, Clemente divenne vicario di Cambiano, dove mostrò gran devozione all'eucarestia. La popolazione non ammontava a più di duemila persone, ma ogni mattina doveva dare la comunione a circa quattrocento fedeli. Nel 1860 fu inviato a Rivalta, nei sobborghi di Torino, dove svolse il suo ministero per quarantatré anni.
Fondò l'Istituto delle Figlie di S. Giuseppe, suore che erano specialmente devote al SS. Sacramento e producevano le ostie per la comunione e altri paramenti religiosi.
P. Clemente era un uomo quieto e santo, un buon sacerdote e pastore; dovette anche lui affrontare dure prove e diversi ostacoli, ma viveva in pace con se stesso, trascorrendo molte ore in preghiera. La sua giornata era disciplinata rigorosamente, dal risveglio alle cinque del mattino sino a mezzanotte. Continuò a celebrare la Messa fino a due giorni prima della morte, avvenuta il 16 dicembre 1903.
È stato beatificato il 30 settembre 1984 da Giovanni Paolo II.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Rivalba in Piemonte, beato Clemente Marchisio, sacerdote, che, parroco del luogo, fondò l’Istituto delle Figlie di San Giuseppe.
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