Beato Carlo il Buono

Beato Carlo il Buono
Nome: Beato Carlo il Buono
Titolo: Martire
Nascita: 1084 circa, Odense, Danimarca
Morte: 2 marzo 1127, Bruges, Belgio
Ricorrenza: 2 marzo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
1883, Roma, papa Leone XIII


Carlo, conte di Fiandra e di Amicns, era il figlio di S. Canuto IV, re di Danimarca (10 lug.), che venne ucciso nel 1086. Carlo, che allora aveva appena cinque anni, venne preso dalla madre Adele e portato presso la corte del padre di lei, Roberto il Frigio. Imparò a leggere e scrivere e si racconta che spesso utilizzasse il salterio come libro di testo.

Quando Roberto andò in Palestina per la crociata, il nipote Io accompagnò e si coprì di gloria e ferite. Carlo seguì lo zio anche nella guerra contro gli inglesi.

A Roberto successe il figlio Baldovino VII che, non avendo figli, designò il cugino Carlo come successore e ne organizzò il matrimonio con Margherita, figlia del conte di Clermont. Infine si fece aiutare dal cugino a governare le Fiandre, cosicché, quando morì, la popolazione che aveva imparato a conoscere e ad apprezzare Carlo fu pronta ad accettarlo come reggente.

Vi furono comunque diversi feudatari che pensarono di poter aumentare il proprio potere personale a scapito del nuovo arrivato e così, per diversi anni, Carlo dovette fronteggiare una resistenza turbolenta. Una volta che questi signori furono sconfitti completamente e costretti a implorare la pace, Carlo si dedicò a migliorare le condizioni morali e materiali del suo popolo. Era talmente legato e dedito alla sua gente che rifiutò sia di diventare imperatore dopo la morte di Enrico V, sia di salire sul trono del regno di Gerusalemme.

Si dimostrò molto rispettoso nei confronti delle autorità ecclesiastiche e particolarmente attivo nel liberarle da ogni sorta di esazione che altri principi erano soliti imporre. Aveva un tale orrore della bestemmia che ogni volta che sentiva qualche membro della sua casa bestemmiare lo condannava a un digiuno a pane e acqua di quaranta giorni. A dimostrazione della sua umanità si può ricordare una norma da lui voluta che proibiva la sottrazione dei bambini alle loro famiglie senza il consenso dei genitori.

Una delle sue più grandi preoccupazioni era la cura dei poveri: una volta, a chi lo rimproverava di abbracciare la loro causa a scapito dei ricchi, rispose: «È perché conosco i bisogni dei poveri e l'orgoglio dei ricchi». Quando la regione fu colpita da una forte carestia provocata dal terribile inverno del 1125 e dai raccolti particolarmente scarsi del 1126, il conte sfamò ogni giorno cento poveri in ogni suo castello di Bruges e, a Ypres, distribuì in un solo giorno ben settemilaottocento pani da due libbre. Donò quotidianamente vestiti e scarpe e rimproverò gli abitanti di Gand perché lasciavano morire la gente alle porte della città. Proibì la produzione della birra per risparmiare i cereali per i poveri e fissò il prezzo del vino. Siccome la carestia continuava a incombere, ordinò di coltivare la terra per due terzi a cereali e per un terzo a piselli e fagioli a crescita veloce in modo da assicurare una riserva di verdure.

Il suo impegno affinché i poveri non venissero sfruttati dai ricchi gli costò infine la vita: venne infatti ucciso da una famiglia sassone che aveva accumulato potere e ricchezza disonestamente. Erembaldo era un servo al servizio di Baudrando, magistrato di Bruges.

Durante una notte tenebrosa gettò il suo padrone nel fiume Escaut; successivamente sposò la vedova che era stata sua complice nel delitto e con il denaro che aveva ottenuto dalla donna si comprò la carica di governatore di Bruges. Carlo scoprì che i figli di Erembaldo avevano acquistato tantissimo grano e che, dopo averne fatto incetta, lo volevano rivendere a prezzo più alto; il conte allora, con il suo elemosiniere Tancmar, li costrinse a rendere tutte le loro scorte, attirandosi così le ire della famiglia sassone. Nel 1126, nel giorno dell'Epifania, Carlo aveva invitato alcuni amici per festeggiare, ma vedendo l'abate di Saint-Bertin si sorprese e gli chiese come mai avesse abbandonato la propria comunità in una tale solennità. L'abate spiegò che era arrivato per presentare una protesta contro Lamberto, figlio di Erembaldo, che stava confiscando le decime che spettavano al monastero. Carlo minacciò immediatamente Lamberto e i suoi fratelli di confiscare tutti i loro beni se non avessero rimediato quella sera stessa all'offesa arrecata all'abate. Ciò fu come soffiare sul fuoco e i profittatori si vendicarono prendendo di mira l'elemosiniere di Carlo. Il figlio di Lamberto, Burcardo, prese il castello di Tancmar e ne uccise lo zio e la figlia. Carlo, che era stato fuori città, seppe dei disordini solo dopo essere tornato e convocò i baroni di Ypres per giudicare Burcardo. Siccome era stato versato sangue da entrambi i contendenti, venne decretato che venisse solo rasa al suolo la residenza di Burcardo. Alcuni fiamminghi vennero da Carlo a chiedere la clemenza per il resto della famiglia, ma vedendo che non riuscivano a commuoverlo, si ritirarono per organizzare un piano per assassinare il conte il giorno successivo.

Carlo era abituato ad andare ogni mattina, prima di prendere la Messa nella chiesa di S. Donaziano, a pregare a piedi nudi nella galleria adiacente al suo palazzo. Quella mattina di Quaresima, 2 marzo 1127, mentre i suoi servi si erano dispersi per la navata, egli pregava davanti all'altare di Maria; venne attaccato dai cospiratori: un primo colpo gli tagliò il braccio e poi Burcardo gli spaccò la testa in due. Il culto del santo venne approvato nel 1883. Le raffigurazioni di Carlo il Buono solitamente rappresentano cesti di pane per ricordare la sua generosità e un'ascia, lo strumento usato per il suo martirio. Il suo corpo è ancora conservato nella chiesa di S. Donaziano a Bruges.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Bruges nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, beato Carlo Bono, martire, che, principe di Danimarca e poi conte delle Fiandre, fu custode della giustizia e difensore dei poveri, finché fu ucciso dai soldati che cercava invano di indurre alla pace.

Lascia un pensiero a Beato Carlo il Buono

Ti può interessare anche:

San Charles de Foucauld
- San Charles de Foucauld
Religioso
Il beato Charles de Foucauld nacque a Strasburgo il 15 settembre 1858, in una famiglia nobile e agiata. La sua infanzia fu segnata da una tragedia: perse...
Beato Carlo Steeb
- Beato Carlo Steeb
Sacerdote
Carlo (Karl) Steeb era figlio di genitori luterani ricchi che vivevano a Tubinga, vicino a Stoccarda in Germania. L'università di Tubinga era un centro...
Beato Carlo Meehan
- Beato Carlo Meehan
Martire
Carlo nacque in Irlanda. Entrato nei frati minori, aveva circa trentanove anni quando morì a Ruthin, nel Galles del nord e fu uno degli ultimi martiri...
Beato Carlo di Blois
- Beato Carlo di Blois
Duca di Bretagna
Carlo di Blois, la cui storia occupa un capitolo ridotto nella storia della Guerra dei Cent'anni, era figlio di Guido di Chàtillon, conte di Blois, e di...
Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 18 dicembre si venera:

San Gaziano di Tours
San Gaziano di Tours
Vescovo
Nell'Historia Francorum la famosa opera di Gregorio di Tours, racconta che nell'anno 250 furono inviati da Roma sette vescovi per evangelizzare la Gallia, fra questi vi era Graziano (Gaziano).  Graziano...
Altri santi di oggi
Domani 19 dicembre si venera:

San Dario
San Dario
Martire
Le notizie su San Dario sono alquanto scarne, e non vi sono tracce di tradizioni risalenti ad epoca posteriore al suo martirio. I martirologi ne ricordano semplicemente il nome, insieme ad altri tre compagni...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 18 dicembre nasceva:

Beato Edoardo Poppe
Beato Edoardo Poppe
Sacerdote
Edward Giovanni Maria Poppe nacque a Temsche, in Belgio, nel 1890. Ebbe una buona educazione religiosa in famiglia, quindi entrò nel seminario di Gand. Completò la sua formazione nella facoltà di filosofia...
Altri santi nati oggi
Oggi 18 dicembre tornava alla Casa del Padre:

Beata Nemesia (Giulia) Valle
Beata Nemesia (Giulia) Valle
Vergine
Giulia, il suo nome di battesimo, nacque ad Aosta da una famiglia di lavoratori. Sua madre morì giovanissima e il padre la affidò, insieme al fratello, alle cure di alcuni zii paterni di Aosta, poi ai...
Oggi 18 dicembre veniva beatificato:

Sant'Angelo d'Acri
Sant'Angelo d'Acri
Frate cappuccino
Sant’Angelo d’Acri, nato come Lucantonio Falcone il 19 ottobre 1669 ad Acri, Calabria, fu una figura emblematica della Chiesa cattolica. Figlio di Francesco Falcone e Diana Enrico, entrambi...
Oggi 18 dicembre si recita la novena a:

- Santo Stefano
I. Glorioso s. Stefano, che, appena convertito alla fede, foste riempito di tutti i doni dello Spirito Santo, e vi consacraste con tanto ardore alla diffusione del Vangelo da meritare d’essere trascelto...
- San Giovanni
I. Per quell’ammirabile prontezza con cui voi, o glorioso s. Giovanni, abbandonaste la rete e la barca per seguitar Gesù Cristo che vi chiamò al suo apostolato, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di seguir...
- Gesù Bambino
PREPARIAMO LE VIE AL SIGNORE Al popolo d'Israele, oppresso dalla schiavitù babilonese, il profeta Isaia dà un lietissimo annuncio: è prossima la liberazione. Il Signore stesso verrà in mezzo al suo popolo...
Le preghiere di oggi 18 dicembre:

CUSTODISCIMI IN QUESTO GIORNO, SIGNORE Signore, resta con me in questo giorno e anima le mie azioni, le mie parole e i miei pensieri. Custodisci i miei piedi perché non passeggino oziosi, ma...
Preghiera a San Gaziano di Tours Ci soccorrano, o Signore, i meriti del Santo Vescovo Graziano; affinché come ti proclamiamo ammirabile in lui, così ci gloriamo della tua misericordia...
BUONA NOTTE Buona notte, Madonna mia; tu sei la Mamma mia: Immacolata Concezione dammi la santa benedizione: nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo...