Beatificazione: 16 settembre 1769, Roma, papa Clemente XIV
Caterina nacque a Pallanza, un paesino nella diocesi di Novara, intorno al 1435. Tutta la sua famiglia perì in un'epidemia di peste quando era ancora giovane e Caterina fu adottata da una donna che viveva vicino a Milano; intorno ai quindici anni sentì una predica sulle sofferenze di Gesù che la commosse al punto da farle decidere di consacrare il resto della propria vita al Suo servizio.
Si ritirò perciò in una zona montagnosa selvaggia e solitaria, in cui spesso si ritrovavano gli eremiti, dove si diceva che S. Ambrogio (7 dic.) avesse costruito un altare in onore della Madonna, e là si unì a un gruppo di donne che vivevano come eremite sotto la direzione di un sacerdote responsabile del luogo sacro.
Alcuni sostengono che sia stata la prima donna di cui si abbia notizia ad avere vissuto là da eremita, ma ciò non è chiaramente attendibile. Caterina visse in questo modo per quindici anni e, persino in una zona nota per le severe pratiche penitenziali dei suoi "solitari", le ristrettezze che s'imponeva erano tali da attrarre l'attenzione: digiunava per dieci mesi l'anno e dipendeva sempre dal cibo donatole a intervalli irregolari da coloro che cercavano la sua preghiera e il suo consiglio.
Nonostante il suo desiderio di solitudine, si unirono a lei cinque discepole, formando infine una comunità organizzata sulla base della Regola di S. Agostino (28 ago.) e S. Ambrogio (7 dic.).
Il loro convento fu dedicato alla Madonna della Montagna e alle suore fu permesso il velo come le clarisse; Caterina fu loro badessa per due anni, prima di morire nel 1478. Le fu attribuito il dono della profezia e fu considerata a livello locale degna di culto, ufficialmente riconosciuto nel 1769. Negli anni 30 del XVIII secolo, le sue spoglie furono trasferite in un'apposita cappella costruita in suo onore, dove sono venerate ancora oggi.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Santa Maria al Sacro Monte sopra Varese, beata Caterina da Pallanza, vergine, che insieme alle sue compagne praticò vita eremitica sotto la regola di sant’Agostino.
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