Volto Santo di Gesù

Volto Santo di Gesù
Nome: Volto Santo di Gesù
Titolo: Apparizione
Ricorrenza: 4 marzo
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Manoppello


La venerazione dell'immagine del Santo Volto di Gesù Cristo parte probabilmente da quella impressa nella Sacra Sindone, il lenzuolo col quale fu avvolto il corpo morto del Figlio di Dio.

Una delle persone che contribuirono a questo culto di adorazione è stata la Beata Maria Pierina de Micheli la quale nel 1938, mentre era raccolta in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, vide in un'apparizione la Madonna che le diede uno scapolare (una parte dell'abito dei monaci che copriva spalle e ventre)  formato da due lembi di stoffa. Essi raffiguravano  uno il Santo Volto di Gesù circondato dalla scritta “Domine, vultum tuum super nos” ovvero “Signore, guardaci con misericordia” e l'altro l'Eucarestia circondata da raggi e dalla scritta “Mane nobiscum, Domine”, cioè “Resta con noi, Signore” . La madre di Gesù disse pressappoco così: “Questo scapolare è un pegno d'amore e di misericordia che Gesù vuole dare al mondo in questi tempi di odio contro Dio e la Chiesa. È necessario un rimedio divino. E questo rimedio è il Santo Volto di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo e faranno, potendo, ogni martedì una visita al Santissimo sacramento per riparare gli oltraggi ricevuti dal Santo Volto di mio Figlio durante la sua Passione verranno fortificati nella fede, saranno pronti a difenderla superando le difficoltà e avranno una morte serena sotto l'amabile sguardo del mio Divin Figlio.”

In seguito lo scapolare fu sostituito, per comodità, con una medaglia il cui culto fu approvato il 9 agosto 1940 e iniziò la sua diffusione  in Italia, America, Asia e Australia. La celebrazione è sancita  ogni martedì, soprattutto il martedì grasso, quello che precede il mercoledì delle ceneri che dà inizio alla quaresima, e può essere un mezzo per avvicinarsi al Signore durante questo periodo particolare dell'anno liturgico.

LA SACRA SINDONE

La Sacra Sindone di Torino è un lenzuolo di lino che, secondo la tradizione cristiana, avrebbe avvolto il corpo di Gesù Cristo dopo la sua crocifissione. Questo manufatto, conservato nella Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino, misura circa 4,4 metri di lunghezza e 1,1 metri di larghezza. Sul tessuto è visibile l'immagine frontale e dorsale di un uomo che porta segni compatibili con una crocifissione.

Descrizione del Telo

La Sindone presenta una trama a spina di pesce, tipica di alcuni tessuti antichi. L'immagine impressa mostra un uomo con barba e capelli lunghi, con evidenti segni di flagellazione sul dorso e ferite ai polsi e ai piedi, corrispondenti alla descrizione della crocifissione di Gesù nei Vangeli. Sul lato destro del torace è visibile una ferita che potrebbe corrispondere al colpo di lancia inferto dopo la morte.

Storia e Provenienza

Le prime testimonianze storiche certe della Sindone risalgono al XIV secolo in Francia. Successivamente, il telo fu trasferito a Torino nel 1578, dove è custodito tuttora. Nel corso dei secoli, la Sindone ha subito vari eventi, tra cui incendi e restauri, che ne hanno influenzato lo stato di conservazione.

Studi Scientifici e Dibattito sull'Autenticità

La Sindone è stata oggetto di numerosi studi scientifici per determinarne l'origine e l'autenticità. Nel 1988, l'analisi del radiocarbonio effettuata da laboratori indipendenti datò il tessuto tra il 1260 e il 1390, suggerendo una realizzazione in epoca medievale. Tuttavia, alcuni studiosi contestano questi risultati, attribuendoli a possibili contaminazioni o errori nel campionamento.

Altri studi hanno analizzato il tipo di tessuto, la presenza di pollini e le modalità con cui l'immagine si è formata sul lino. Ad oggi, non esiste una spiegazione definitiva su come l'immagine sia stata impressa sul telo, alimentando sia ipotesi naturali che miracolose.

Significato Religioso e Culto

Indipendentemente dalla sua autenticità storica, la Sindone è venerata da milioni di fedeli in tutto il mondo come una rappresentazione tangibile della Passione di Cristo. La Chiesa cattolica ne permette il culto come icona della sofferenza di Gesù, senza pronunciarsi ufficialmente sulla sua autenticità.

Le ostensioni pubbliche della Sindone attirano numerosi pellegrini e curiosi, rendendola uno dei simboli più potenti della cristianità. Il mistero che avvolge la sua origine continua a suscitare interesse sia nel mondo religioso che in quello scientifico, facendo della Sindone un oggetto di continua ricerca e devozione.

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