Teresita nacque in Siberia, ed era di nazionalità russa. Fu adottata a tre anni da Eduardo Castillo e Teresa de Diego, una coppia spagnola guidata da una forte vocazione e dalla volontà di accogliere un bambino in un contesto di fede e amore.
La sua fanciullezza fu segnata dalla gioia e dalla dolcezza: una bimba socievole, sempre attenta a portare parole gentili, con un senso di devozione che la portava a frequentare Messa con fervore.
Quando aveva circa cinque anni, nel 2015, le fu diagnosticato un tumore cerebrale. Dopo una prima operazione, la malattia ricomparve nel 2018, rendendo il suo percorso doloroso e segnato da continue cure. Tuttavia, nulla riuscì a spegnere la serenità e lo spirito missionario della piccola.
Il 7 marzo 2021, all’età di dieci anni, Teresita morì a Madrid, dopo aver lottato per anni contro il cancro.
Nei suoi ultimi giorni, ricoverata all’Ospedale La Paz di Madrid, Teresita manifestò un desiderio straordinario: voleva diventare “missionaria della Chiesa” per portare Gesù ai bambini che non lo conoscevano e perché tutti andassero “al Cielo felici per sempre”.
L’11 febbraio 2021, giorno della Vergine di Lourdes e Giornata Mondiale del Malato, ebbe il privilegio di ricevere la visita del Vicario Episcopale, padre Ángel Camino Lamela. Colpito dalla sua figura luminosa anche tra le sofferenze, la nominò missionaria sul posto, consegnandole un documento ufficiale e una croce missionaria. Il sacerdote raccontò che, nonostante il turbante e la malattia, il volto della bambina brillava come il sole
.
Teresita offrì i suoi dolori per i sacerdoti, per i bambini e per tutti coloro che erano nella sofferenza, sostenendo che, attraverso il suo sacrificio, molti potessero conoscere Gesù e raggiungere la felicità eterna, in questo contesto, disse:
«Sto offrendo questi giorni di malattia per le persone che stanno male, per i sacerdoti… e perché tanti bambini conoscano Gesù»
La sua storia raggiunse tanti cuori, trasformandola in un simbolo di fede e altruismo. È stata definita una “santa protrettrice dei bambini in missione” e una piccola “martire missionaria” per la sua dedizione fino alla fine.
Un documentario intitolato “Teresita, la niña misionera”, prodotto da Fondazione EUK Mamie e HM Televisión, racconta la sua vicenda attraverso le testimonianze della famiglia – i genitori, la nonna, la zia, l’amica del cuore e alcuni cugini –, mantenendo vivo il filo rosso della sua missione spirituale: Sono innamorata di Gesù
.