Fondato nel 1346 quando il re Magnus Eriksson donò il castello di Vadstena a Santa Brigida, il monastero divenne la sede madre dell’Ordine del Santissimo Salvatore, detto anche "ordine brigidino". I lavori iniziarono pochi anni dopo, e la chiesa fu consacrata nel 1430.
Secondo le rivelazioni della santa, la chiesa doveva avere tre navate di uguale altezza, con volta a crociera e pareti imbiancate. Fu realizzata in calcare bluastra locale, per cui è anche nota come "Chiesa Blu". L’ingresso fu orientato a est e l’altare a ovest, contrariamente all’uso comune: questa scelta rispecchiava una struttura liturgica che accogliesse i pellegrini, con il coro delle suore posto su una galleria sopraelevata e quello dei monaci nella parte occidentale.
Oggi il complesso monastico include la chiesa, un museo ospitato nel vecchio palazzo reale e alcuni edifici riconvertiti in strutture ricettive.
All’interno della chiesa si conserva un reliquiario ligneo ricoperto di velluto rosso che custodisce le reliquie di Santa Brigida e di sua figlia Santa Caterina. Si tratta del fulcro della devozione locale. Nel corso dei secoli, reliquie minori furono distribuite anche ad altri monasteri e cattedrali in Svezia.