Duomo di Siena

Assunzione della Beata Vergine Maria
Nome: Duomo di Siena
Titolo: Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta
Indirizzo: Piazza del Duomo, 8 - Siena
Dedicato a: Maria Assunta


La città di Siena disponeva, fin dall'epoca paleocristiana, di una cattedrale, dedicata a san Bonifazio e situata sul colle di Castelvecchio, là dove si stendeva un tempo la città romana. Tuttavia, come spesso successe nel medioevo, con il passar del tempo la vecchia costruzione non appariva più adeguata alle ambizioni di una città che continuava a crescere in popolazione, ricchezza, importanza politica e commerciale. Era perciò fatale che nell'opinione pubblica e nei reggenti della Repubblica si radicasse il desiderio di avere un nuovo, superbo Duomo all'altezza di quelli delle città concorrenti. Non sarebbe stato consono all'austero carattere senese chiedere agli architetti del Comune di erigere una nuova chiesa 'con quella più alta e sontuosa magnificenza che inventar non si possa, come fece in analoga situazione la Signoria fiorentina. Ma il concetto, e l'orgoglio, erano identici.

Alla decisione di erigere la cattedrale seguì la costituzione, nel 1136, dell'Opera di Maria, una speciale deputazione di cittadini incaricata di sovrintendere ai lavori di progettazione e costruzione.

La nuova cattedrale doveva essere innovativa in tutto: nella denominazione (rispecchiata anche dal nome della commissione), visto che il popolo senese aveva ufficialmente consacrato la città alla Vergine, a cui quindi era logico intitolare l'edificio; nella localizzazione, ragion per cui si abbandonò l'altura di Castelvecchio e si scelse il colle già occupato da una chiesa altomedievale dedicata alla Madonna; e naturalmente nelle forme, che furono quelle romaniche di derivazione pisana allora in uso. organizzate in una pianta a croce latina a tre navate, con transetti poco sporgenti e ampia cupola impostata su una inconsueta base esagonale.

La costruzione dell'opera, iniziata di buona lena, continuò per tutto il secolo successivo, prima con un cantiere gestito in proprio poi, dopo il 1258, affidandone la responsabilità ai monaci dell'abbazia di S. Galgano. Nel 1284 venne voltata la cupola, tra le più grandi costruite fino a quel momento. Nei primi decenni del Trecento si ampliò il coro originale, giudicato insufficiente rispetto alle nuove esigenze. Negli anni Trenta del Trecento infine, dopo duecento anni di lavori, la grande impresa poteva considerarsi conclusa.

Era, invece, solo all'inizio. La chiesa non era ancora terminata che già sembrava "andare stretta" alle ambizioni di una città che toccava, in quel periodo, l'apogeo della sua fortuna. Prese così gradualmente corpo l'idea di fare della costruzione il transetto di una nuova, gigantesca cattedrale, destinata a essere tra le maggiori edificate dalla Cristianità.

La realizzazione del colossale progetto fu affidata a Lando di Pietro e, appena stanziati i fondi, sul fianco meridionale del Duomo cominciarono a ergersi i pilastri e le volte di una delle navate laterali della nuova costruzione. Ma una serie di imprevisti, le difficoltà statiche, la morte di Lando di Pietro, l' imperizia del nuovo architetto della fabbrica, Giovanni d'Agostino e soprattutto la peste del 1348, che svuotò la città di persone (Siena non avrebbe raggiunto che nel XX secolo il numero di abitanti che aveva prima dell'epidemia) e le casse della Repubblica di denaro - portò all'abbandono dell'iniziativa. A fianco del Duomo rimasero e rimangono, gigantesche testimonianze di uno sforzo eccezionale, la navata laterale e la controfacciata già costruite. Tuttavia l'idea di ampliare la cattedrale non morì nell'anima dei Senesi che continuarono ad apportare "aggiustamenti" e completamenti di notevole portata: un nuovo prolungamento del coro, che diede alla chiesa quasi le dimensioni e l'importanza delle navate e per sostenere il quale si "inventò" la soluzione di costruire un nuovo battistero, che venne cosi a svolgere le funzioni di cripta della chiesa sovrastante; l'innalzamento della navata centrale, anche se questo volle dire il "soffocamento" della cupola; la costruzione di un'ornatissima facciata a ghimberghe e pinnacoli, esemplare dimostrazione, insieme a quella del Duomo di Orvieto, della versione decorativa che il gotico assunse in Italia, dove la serrata logica strutturale delle realizzazioni francesi non trovò estimatori; e soprattutto una profusione di splendide opere d'arte all'interno.

Pulpito Duomo di Siena
Il pulpito


Due di queste spiccano tra tutte: il bellissimo pulpito scolpito da Nicola Pisano tra il 1266 e il 1268, affascinante opera singola annoverata tra i capolavori assoluti della scultura occidentale; e il pavimento della basilica, eccezionale opera collettiva, diviso in 56 riquadri, lavorati a intarsi marmorei di raffinata fattura, che formano un vivace e suggestivo "tappeto” di pietra in cui il gusto decorativo e prezioso dell'arte pisana trova esemplare espressione.

Interno Duomo di Siena
L'interno


Nei giorni del Palio, quando i contradaioli impazziti di gioia della contrada vincente portano sotto le volte del Duomo il "drappellone" conquistato per la benedizione di rito, il prezioso pavimento scompare sotto i piedi di centinaia e centinaia di persone eccitate eppur rispettose. Ed è forse in quel momento che si coglie esattamente cosa voglia dire il Duomo per una città come Siena: luogo non solo di preghiera, ma anche di incontro civile, politico, emotivo, "casa" non soltanto di Dio ma di tutta la comunità, in cui essa ritrova ed esprime compiutamente la sua anima. E che così tanto, nella forma e nella vicenda, le assomiglia.

VISITA IN TRE DIMENSIONI



Lascia un pensiero su Duomo di Siena

Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 26 aprile si venera:

San Cleto
San Cleto
Papa
S. Anacleto nacque in Atene dopo la metà del primo secolo, destinato da Dio a reggere sapientemente la Chiesa in tempi perniciosissimi. Datosi presto agli studi, si distinse tosto fra i coetanei per la...
Altri santi di oggi
Domani 27 aprile si venera:

Santa Zita
Santa Zita
Vergine
Nel linguaggio medievale, « zita » equivaleva a quella che, nei dialetti toscani, è ancora detta « cita » o « citta ». Voleva dire cioè « ragazza », e il diminutivo di quel termine esiste ancora nel vocabolario...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 26 aprile nasceva:

Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidyan
Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidyan
Religiosa e Fondatrice
Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan nacque a Puthenchira il 26 aprile 1876. Cresciuta in una famiglia cattolica con cinque fratelli e sorelle – Mariam era la terza – ricevette fin dall’infanzia un’educazione...
Altri santi nati oggi
Oggi 26 aprile si recita la novena a:

- Santa Caterina da Siena
VII. Per quel lume soprannaturale, cui foste miracolosamente dotata, o gran Santa, per cui poteste servire con molte lettere di consigliera agli stessi romani Pontefici, e venire personalmente da loro...
- Santa Gianna Beretta Molla
O Dio, nostro Padre, tu hai donato alla tua Chiesa santa Gianna Beretta Molla, che nella sua giovinezza ha cercato amorevolmente te, e a te ha portato altre giovani, impegnandole apostolicamente in testimonianza...
- Santi Filippo e Giacomo
I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per...
- San Luigi Maria Grignion da Montfort
1. O grande apostolo del regno di Gesù per Maria, tu che indicasti alle anime i sentieri della vita cristiana suggerendo l’osservanza delle promesse battesimali e insegnasti come un segreto di santità...
- San Giuseppe
1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...