Sante Quaranta Donne Martiri di Eraclea con Annone diacono

Sante Quaranta Donne Martiri di Eraclea con Annone diacono
Nome: Sante Quaranta Donne Martiri di Eraclea con Annone diacono
Titolo: Vergini e vedove
Ricorrenza: 19 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


La "Passio" ci dice che a capo di questo folto gruppo di donne vi era il diacono sant'Amon, maestro e promotore della loro conversione al cristianesimo.

Al tempo dell'imperatore Costantino, Licinio Valerio Liciniano era membro del governo dell'Impero d'Oriente e la persecuzione contro i cristiani, cessata definitivamente con l'Editto di Milano nel 313 e firmata dai due imperatori, non era ancora una realtà. Licinio mandò Baudo a Berea come ufficiale e, appena arrivato, ricevette una denuncia contro Celsina priora e le quaranta vergini e vedove che si erano riunite con lei in una comunità monastica.

Celsina dopo un interrogatorio in cui fingeva di sottomettersi alla volontà dell'ufficiale pagano, si ritirò in preghiera, esortata a perseverare dal diacono sant'Amon, sua guida spirituale. Durante il secondo interrogatorio assieme all'intera comunità di suore, gli idoli crollarono e il sacerdote di Zeus mentre Amon e le 40 donne si ritiravano fu sollevato in aria da un angelo di fuoco e cadde a terra.

Baudo si infuriò, fece torturare sant'Amon e dopo un atto miracoloso li liberò e mandò l'intero gruppo a Licinio ad Eraclea, dove le vergini videro le reliquie di santa Gliceria, poi patrona della città. L'imperatore ordinò che fossero inviati alle bestie feroci, ma gli animali non volevano toccarle, così ordinò la morte del diacono Amon insieme alle vergini guidate da Celsina e le vedove dal diacono Lorenza che furono martirizzate con ogni sorta di terribili tormenti.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Marmara Ere lisi in Tracia, nell’odierna Turchia, sante quaranta donne, vergini e vedove, martiri.

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