Maria Anna di Gesù, al secolo Mariana de Paredes y Flores, nacque a Quito, nell’attuale Ecuador, il 31 ottobre 1618. I suoi genitori morirono quando lei era ancora molto giovane, lasciandola alle cure di una sorella sposata. Le fu concesso di ricevere la prima comunione a soli sette anni e, già a dodici, espresse il desiderio di recarsi in Giappone per convertirlo al cristianesimo.
I vari tentativi per permetterle di entrare in convento fallirono, così decise di condurre vita eremitica nella casa del cognato, sotto la direzione spirituale dei gesuiti.
Gli anni successivi vengono descritti dai suoi biografi come un periodo di straordinarie penitenze e austerità, tanto da apparire ai nostri occhi poco credibili: ciò potrebbe dipendere dalla tendenza agiografica a esagerare, spesso con l’intento di presentare una "Vita" più esemplare rispetto a quella di altri santi. Non a caso, si ricorda che santa Rosa da Lima (23 agosto) era morta nel 1617, poco prima della nascita di Maria Anna, al termine di un’esistenza segnata da grandi sacrifici e solitudine.
Maria Anna, come detto, condusse un regime di vita basato sulla soddisfazione delle sole necessità fisiche essenziali. Ricevette numerosi doni spirituali, tra cui quelli delle guarigioni e della profezia.
Nel 1645, Quito fu colpita da un violento terremoto e da un’epidemia: Maria Anna offrì pubblicamente la propria vita nella cattedrale come vittima di espiazione per i peccati del popolo. Il terremoto non si ripeté, l’epidemia fu debellata, mentre lei si ammalò gravemente e morì, ancora giovane, il 26 maggio 1645.
Divenuta terziaria francescana, fu conosciuta come il "Giglio di Quito". Fu beatificata nel 1854 e canonizzata nel 1950.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Quito in Ecuador, santa Marianna di Gesù de Paredes, vergine, che nel Terz’Ordine di San Francesco consacrò la propria vita a Cristo e dedicò le proprie forze ai bisogni degli indigeni poveri e dei neri.