San Vittore

San Vittore
Nome: San Vittore
Titolo: Martire a Marsiglia
Nascita: III secolo , Sconosciuto
Morte: III secolo, Marsiglia, Francia
Ricorrenza: 21 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Le origini del cristianesimo a Marsiglia sono oscure, ma sembrano relativamente tardive; è anche difficile trovare informazioni su S. Vittore, il suo patrono principale. Le opere del VI secolo di S. Gregorio di Tours (17 nov.) e di Venanzio Fortunato (14 dic.) affermano che la sua tomba a Marsiglia era uno dei luoghi di pellegrinaggio più popolari in Francia. Vittore forse appartenne a una famiglia senatoriale e fu un ufficiale cristiano nell'esercito romano, che, durante la visita dell'imperatore Massimiano (286-305) a Marsiglia, incoraggiò i cristiani del luogo a resistere alla persecuzione. La città subì un assedio nel 287, e forse la persecuzione ebbe inizio quando i cristiani rifiutarono di combattere, fare sacrifici agli dèi e riconoscere la divinità dell'imperatore. Vittore fu denu-ciato, condotto davanti all'imperatore e torturato.

Secondo la sua passio, riuscì a convertire al cristianesimo tre guardie, che furono immediatamente giustiziate, e dopo ulteriori torture e rifiuti di onorare gli dèi pagani, anche Vittore fu decapitato. I quattro corpi furono gettati in mare, ma recuperati da amici e seppelliti in una cavità nella roccia nel luogo su cui fu poi costruito il cimitero della città. Vittore può essere stato uno dei diversi martiri con questo nome citati nel Martirologio Geronimiano, ma la prima citazione completa che lo riguarda è contenuta nel Martirologio Lionese (806). È strano che un culto così popolare non abbia prodotto degli epitaffi che lo testimoniassero. S. Giovanni Cassiano (ca. 360-435; 23 lug.) fondò due conventi a Marsiglia, di cui uno dedicato a S. Vittore; inoltre qualcuno ha suggerito che sia l'autore della passio di S. Vittore, mentre altri pensano che l'opera sia stata scritta molto più tardi e che si basi sulle poche informazioni contenute nei martirologi. È possibile che Cassiano abbia preso un martire orientale e lo abbia importato a Marsiglia, riscrivendo i dettagli della sua vita per adattarlo al nuovo luogo, poiché non esistevano martiri locali antichi in Gallia, che potessero diventare patroni e di cui restassero delle reliquie. Bisogna notare che Vittore è un nome latino, non greco, come quello dei patroni-martiri di altre vicine città della Provenza.

Ricerche recenti dimostrano che la passia può aver avuto un certo valore. Gli scavi eseguiti nella cripta di San Vittore nel 1963 portarono alla luce una necropoli nella roccia con diverse tombe e un altare, sotto i resti di una cappella del vi secolo. Sotto cinque o sei tombe sovrapposte ce n'erano due di marmo, che contenevano i resti di due uomini, e le rovine di una costruzione paleocristiana, simile a quelle costruite frequentemente sulle tombe dei martiri, originariamente sepolti nei cimiteri pagani. Quest'edificio può risalire ai primi anni del v secolo e le tombe essere dei primi del iv secolo; inoltre esistono prove di un culto nato all'incirca in quest'epoca. È probabile che le tombe contenessero i resti dei due martiri, che potevano essere Vittore e un compagno (sebbene il nome Vittore possa chiaramente essere stato un tentativo di attribuire un nome simbolico a un martire senza nome). Cassiano forse scrisse la passio per fornire informazioni sul patrono del nuovo monastero e può aver usato una tradizione orale, almeno come fonte di alcuni dettagli.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Marsiglia nella Provenza in Francia, san Vittore, martire.

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