San Paolino d'Aquileia

San Paolino d'Aquileia
Nome: San Paolino d'Aquileia
Titolo: Vescovo
Nascita: 730 circa, Friuli-Venezia Giulia
Morte: 804 , Cividale del Friuli
Ricorrenza: 11 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Paolino, discendente da una famiglia di agricoltori, nacque nell'attuale Friuli-Venezia Giulia. Pur avendo trascorso parte della sua giovinezza lavorando presso la fattoria di famiglia, riuscì anche a studiare; desiderava infatti diventare un famoso professore di grammatica. La sua statura di grammatico colpì l'attenzione di Carlo Magno che, rivolgendosi a lui con gli appellativi di "Maestro di Grammatica" e "Venerabile", lo fece entrare nel gruppo di intellettuali di corte responsabili del Rinascimento Carolingio.

Il fatto che Carlo Magno lo chiamasse "Venerabile" fa presupporre che avesse ricevuto gli ordini sacri. L'imperatore gli diede anche l'anomalo titolo di "Patriarca di Aquileia" (su questo titolo v. S. Lorenzo Giustiniani, 8 gen.); tale titolo non era più stato usato nella Chiesa d'Occidente, dove l'unico patriarca era rimasto il papa, mentre Paolino era un arcivescovo.

Tutto questo succedeva intorno al 776, anno in cui venne anche invitato ad Aquisgrana, alla corte di Carlo Magno. Alcuni anni dopo giunse anche Alcuino che, tra l'altro, aveva sempre espresso un grande rispetto per Paolino.

Alcuino, che proveniva dalla scuola della cattedrale di York, sarebbe diventato il direttore della Schola Palatina, istituita da Carlo Magno, e avrebbe assunto così il ruolo di artefice principale del Rinascimento Carolingio. Nel 789, per esempio, scrisse r Admonitio generalis, cioè la formulazione di una serie di riforme dello Stato e della Chiesa che avevano lo scopo di promuovere, al loro interno, pace e ordine duraturi. La Schola divenne una sorta di accademia dove si tenevano incontri regolari per la discussione di argomenti importanti e per scambi tra intellettuali.

Intanto, intorno al 780, Carlo Magno, che stava pacificando i sassoni nella Germania Orientale, proclamò la Capitulatio de partibus Saxoniae, che si potrebbe riassumere nella formula: "Accetta il cristianesimo o muori". Paolino fu subito contrario alla durezza dei metodi missionari che venivano proposti da questa proclamazione e quindi si oppose fortemente sia al battesimo dei "barbari", senza una previa adeguata istruzione, sia al tentativo di imporre loro il cristianesimo con la violenza. Carlo Magno, rispettando i suoi insegnamenti, lo fece viaggiare in tutta Europa perché partecipasse a una serie di sinodi che aveva convocato durante la sua opera di conquista dell'Europa occidentale. Nel 792, per esempio, andò a Regensburg, mentre nel 794 era a Francoforte, dove reclamò per Carlo Magno il diritto di parola tanto in campo teologico quanto in quello politico. Era l'inizio dell' Imperium Christianum.

I sinodi di Regensburg e di Francoforte furono in parte dedicati alla disputa sull'adozionismo. Essa riguardava la natura divina e umana di Cristo e insinuava il dubbio che Gesù, nella sua natura umana, potesse essere considerato come "figlio adottivo" di Dio. L'adozionismo, che aveva avuto origine in Spagna, vedeva, in linea di massima, i cristiani della gran parte del paese, inclusa la sede primaziale Toledo, allora sotto il dominio degli arabi, in opposizio, ne a quelli che vivevano nelle Asturie "libere". Si trattava essenzialmente di una disputa terminologica, esacerbata da due concezioni differenti dell'adozione e dei legami a essa connessi: a Toledo, infatti, secondo la legge mozarabica derivata dal diritto romano, dovevano essere molto stretti, distinguendosi dalle Asturie, dove vigeva la legge dei franchi. Felice, vescovo della città catalana di Urgel, che era stato discepolo del vescovo Elipando, primate di Toledo, venne accusato di "adozionismo" dai "cristiani liberi" delle Asturie, che si appellarono al giudizio dell'imperatore.

Nel 792 Felice fu dunque convocato al sinodo di Regensburg, dove Paolino ebbe l'incarico di confutarne le idee. Pur avendo abiurato, Felice fuggì nella Spagna musulmana, e non appena i musulmani conquistarono la Catalogna, fece ritorno a Urgel.

Nel concilio di Francoforte del 794, con l'apporto determinante di Alcuino, furono condannate ufficialmente le idee di Elipando, e Paolino nominò Carlo Magno "Rex et sacerdos" , contribuendo in questo modo al definitivo passaggio di poteri tra papa e imperatore.

Carlo Magno considerava ormai il papato questione di sua responsabilità e, con uno stupefacente stravolgimento di ruoli, si rivolgeva a Leone III con parole simili a quelle che precedentemente era stato Gregorio Magno a rivolgere ai re dei franchi: «Restate fedeli alle sante leggi e osservate attentamente le regole dei padri, [...] di modo che la vostra luce possa risplendere davanti agli uomini». Paolino fu anche coinvolto nel dibattito teologico sulla processione dello Spirito Santo. Il Filioque era ormai considerato, dall'epoca del concilio di Toledo del 589, la clausola che distingueva l'ortodossia cattolica dall'arianesimo e Carlo Magno la inserì nella professione di fede con cui concludeva la lettera che aveva scritto ad Elipando di Toledo, dopo il concilio di Francoforte. Paolino si dilungò sull'argomento durante un concilio provinciale che aveva convocato tra il 796 e il 797 a Cividale nel Friuli; polemizzò anche con Felice di Urgel, che aveva ricevuto l'incarico di riportare al cristianesimo gli adozionisti del sud dei Pirenei. Paolino, comunque, a parte quello politico e teologico, ebbe anche un ruolo molto importante dal punto di vista pastorale.

Nel suo Liber exhortationis espresse per esempio al duca del Friuli, che era stato nominato governatore delle tribù unne sottomesse, l'esigenza di un'istruzione preliminare al battesimo. Inoltre presiedette, insieme ad Aone di Salisburgo, il sinodo di Baviera del 796, dove si dovevano definire i metodi missionari. Riteneva che la conversione fosse un'opera divina e non umana, e che la catechesi si sarebbe dovuta basare sulla comprensione della «gens bruta et irrationalis» e non sulla paura.

In alcuni suoi libri e sermoni, giunti fino a noi, esprimeva invece la convinzione che il re e i nobili avessero ricevuto da Dio la responsabilità di occuparsi del benessere del popolo. Con queste sue opere contribuì alla formazione della coscienza dei laici, ma si rivolse anche ai membri del clero, mostrando tuttavia una maggior preoccupazione per la loro efficienza pastorale che non per la loro vita spirituale.

Essi avrebbero dovuto celebrare con scrupolo i sacramenti e rendere la loro predicazione facilmente comprensibile alle anime semplici che componevano i loro greggi. La sua lunga vita, santa e fruttuosa, si concluse in grande pace 1'11 gennaio 804 (oppure, secondo l'ultima edizione del Martirologio Romano, nell'802).

MARTIROLOGIO ROMANO. A Cividale del Friuli, san Paolino, vescovo di Aquileia, che si adoperò nel convertire alla fede gli Avari e gli Sloveni e dedicò al re Carlo Magno un celebre poema sulla regola di fede.

Lascia un pensiero a San Paolino d'Aquileia

Ti può interessare anche:

San Paolino di Nola
- San Paolino di Nola
Vescovo
S. Paolino nacque a Bordeaux in Francia l'anno 353 d. C. da illustre famiglia senatoria. Sortì dalla natura quell'ingegno sveglio e quelle felici...
San Paolino di Treviri
- San Paolino di Treviri
Vescovo
Fu definito da S. Atanasio (2 mag.) un «vero uomo apostolico» mentre S. Girolamo (30 set.) disse che era «felice di soffrire» per la fede. Frequentò la...
San Paolino di York
- San Paolino di York
Vescovo
Paolino fu inviato in Inghilterra nel 601 da S. Gregorio Magno papa (3 set.) a sostegno della missione di S. Agostino (27 mag.). Consacrato vescovo nel...
Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 20 dicembre si venera:

San Liberato (Liberale)
San Liberato (Liberale)
Martire a Roma
Proveniente da un elenco del Martirologio Geronimiano, il nome di s. Liberato martire, fu inserito, anche qui al 20 dicembre, nel Martirologio Romano composto nel secolo XVI, dal grande storico cardinale...
Altri santi di oggi
Domani 21 dicembre si venera:

San Pietro Canisio
San Pietro Canisio
Sacerdote e dottore della Chiesa
È un degno figlio di Sant’Ignazio di Loyola, destinato da Dio a risplendere di luce vivissima nella Germania, nel tempo in cui Lutero si ribellava alla Chiesa, seminando la zizzania infernale...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 20 dicembre nasceva:

San Leonardo da Porto Maurizio
San Leonardo da Porto Maurizio
Sacerdote
Questo mistico fiore della numerosa famiglia dei seguaci di San Francesco d'Assisi ebbe i natali a Portomaurizio, cittadina della Liguria, il 20 dicembre 1676. I genitori, cristiani di specchiata virtù...
Altri santi nati oggi
Oggi 20 dicembre tornava alla Casa del Padre:

San Vincenzo Romano
San Vincenzo Romano
Sacerdote
«Il più illustre figlio del Greco è senza dubbio il santo Vincenzo Romano. Egli ha lasciato un'eredità spirituale preziosa con l'esempio di una vita santa, del fervore sacerdotale e della totale dedizione...
Altri santi morti oggi
Oggi 20 dicembre veniva beatificato:

Beato Angelo da Furci
Beato Angelo da Furci
Sacerdote
I genitori di Angelo, rimasti a lungo senza figli, avevano fatto voto di consacrare a Dio ogni figlio che fosse stato loro concesso. Quando Angelo era ancora giovane, la madre lo portò così al monastero...
Oggi 20 dicembre si recita la novena a:

- Santo Stefano
I. Glorioso s. Stefano, che, appena convertito alla fede, foste riempito di tutti i doni dello Spirito Santo, e vi consacraste con tanto ardore alla diffusione del Vangelo da meritare d’essere trascelto...
- San Giovanni
I. Per quell’ammirabile prontezza con cui voi, o glorioso s. Giovanni, abbandonaste la rete e la barca per seguitar Gesù Cristo che vi chiamò al suo apostolato, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di seguir...
- Santi Innocenti
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto. O santi Innocenti, primizie della Chiesa Cattolica , che continuamente lodate, e contemplate il Divino Immacolato Agnello, e sempre cantate nuovi...
- Santa Famiglia
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Dio, vieni a salvarmi Signore vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre. Lodato sempre sia il santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria...
- Gesù Bambino
UNA MISSIONE ALTISSIMA Il piano di salvezza di Dio si incontra con la volontà e la collaborazione umana di due creature: Maria e Giuseppe. Due creature meravigliose, completamente disponibili al volere...
Le preghiere di oggi 20 dicembre:

PREGHIERA DEL MATTINO PER PASSARE BENE LA GIORNATA Signore, nel silenzio di questo giorno che nasce, vengo a chiederti pace, sapienza e forza. Oggi voglio guardare il mondo con occhi pieni di amore; essere...
Preghiera a San Liberato (Liberale) O Dio, che nel glorioso martirio di San Liberato ci hai dato un segno della tua presenza amorosa nella Chiesa, concedi a noi, che confidiamo nella sua...
PREGHIERE DELLA SERA O Dio, nella quiete della sera, ripensiamo al tuo amore. Nella pace del tuo tempio, ripensiamo al tuo amore. Come potremo rendere grazie a te, Signore...