San Niccolò I

San Niccolò I
Nome: San Niccolò I
Titolo: Papa
Nascita: 819 circa, Roma
Morte: 867, Roma
Ricorrenza: 13 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Guardia Perticara


Alla sua morte, il 13 novembre dell'867, dopo nove anni di pontificato, questo grande uomo fu compianto da molti e ricevette subito il titolo "Santo" e "Magno"; inoltre un contemporaneo scrisse: «Dopo il beato S. Gregorio [Magno, 590-604; 3 set.], non è stato innalzato nessun altro che sia pari per dignità pontificia». Lo stesso autore contemporaneo ci fornisce anche dettagli sulla sua personalità: «Dava ordini a re e governanti, come se fosse il signore del mondo; era disponibile, gentile e modesto, con i buoni ve-scovi e sacerdoti, con i laici devoti, ma terribile e severo con i malvagi. È giusto dire che Dio creò in lui un secondo Elia».

Nato a Roma, nell'820, figlio di un importante ufficiale dell'esercito, fu invitato da papa Sergio II (844-847), nella sede pontificia, dove successivamente Leone IV (847-855; 17 lug.) e Benedetto III (855-858) fecero tesoro dei suoi notevoli doni; alla morte di Benedetto, Nicolò, che a quel tempo era solo diacono, fu eletto papa.

Papa Nicolò ereditò da Leone I (440-461; 10 nov.), Gelasio I (492-496), e Gregorio Magno, una forte fede nella supremazia della sede di Roma e nel diritto della Chiesa di essere affrancata dall'ingerenza dello Stato nelle sue questioni, e dedicò tutte le sue energie al raggiungimento di queste mete, incarico certamente non semplice, data la realtà che aveva di fronte.

La Chiesa occidentale viveva una fase negativa, dopo il collasso dell'impero di Carlo Magno, e la nobiltà aveva acquisito troppo potere nell'elezione e destituzione dei vescovi, spesso troppo giovani, privi d'esperienza e talvolta corrotti.

La scomunica era usata arbitrariamente, come forma di punizione, e il disprezzo per il clero aveva causato anche un rifiuto nei confronti del loro ufficio. Nicolò dovette affrontare, in particolare, alcuni vescovi metropolitani, tra cui Incmaro, arcivescovo di Reims, e Giovanni, arcivescovo di Ravenna, che si comportavano in modo totalmente autonomo da Roma.

In una di queste occasioni Nicolò citò un documento in cui il presunto autore, S. Isidoro di Siviglia (4 apr.), confermava l'autorità del papa sui sinodi e i metropolitani; è improbabile che Nicolò conoscesse la provenienza di questo documento, che faceva parte delle False Decretali, scritto in realtà in Francia nell'850, e quelli che lo hanno accusato di esserne a conoscenza in quel momento dimenticano che la contraffazione fu scoperta solo nel xv secolo. Nicolò fu un tenace difensore del matrimonio cristiano, ottenendo una vittoria morale nei confronti di Lotario II di Lorena (855-869), che chiese il divorzio dalla moglie, per potersi risposare; Nicolò s'infuriò non solo con lui, ma anche con i vescovi che avevano assecondato la sua decisione, sanzionando il divorzio durante il sinodo di Aachen nell'862, e riconoscendo il nuovo matrimonio in un secondo sinodo a Metz, l'anno successivo; ma quando due di loro, l'arcivescovo di Colonia e quello di Treviri, giunsero a Roma per presentargli i decreti del sinodo, mise in pratica la sua autorità, ripudiandoli e scomunicando i due arcivescovi, per aver ratificato la bigamia del re.

L'imperatore Ludovico II prese le difese di Lotario, e per un breve periodo Nicolò fu costretto a rifugiarsi in San Pietro, ma alla fine Lotario dovette accettare il suo ordine e per un breve periodo si riconciliò con la moglie.

Nicolò dimostrò la stessa forza, quando il re dei franchi Carlo 11 il Calvo (840-877) persuase i vescovi franchi a scomunicare sua figlia Giuditta per essersi sposata con Baldovino delle Fiandre senza il suo consenso; Nicolò intervenne, sostenendo il principio che il matrimonio deve essere contratto in libertà.

Vi era agitazione anche in Oriente, dove Nicolò si preoccupò di mantenere la supremazia di Roma; il patriarca di Costantinopoli, Ignazio (23 ott.), era stato recentemente rimosso dal suo incarico, e sostituito da Fozio, un uomo di talento, ma che non era sacerdote, questione che sollevò alcuni problemi per tutto il pontificato di Nicolò.

Il papa mandò dei rappresentanti a Costantinopoli, rifiutandosi di riconoscere Fozio e appellandosi all'imperatore Michele III, ma dato che i suoi rappresentanti parlarono in favore di Fozio, preferì ascoltare i seguaci di Ignazio, e scomunicò Fozio, giustificando la sua azione nei confronti dell'imperatore in nome della supremazia di Roma.

Nel frattempo, Boris, il sovrano della Bulgaria, appena battezzato, scrisse a Nicolò, sottoponendogli un certo numero di questioni, a cui Nicolò rispose scrivendo un'opera che fu poi considerata «un capolavoro di saggezza pastorale, nonché uno dei migliori documenti della storia del papato».

Nicolò mandò inoltre alcuni vescovi in missione, per richiesta del re, e fu perciò comprensibilmente deluso quando Boris scelse di sottomettere il suo popolo al patriarcato di Costantinopoli invece che alla Chiesa romana, scelta forse determinata dal fatto che Nicolò lo aveva rimproverato di aver usato la forza per convertire i pagani che vivevano nei suoi domini, suggerendo in generale al popolo bulgaro di essere meno superstizioso, meno feroce in guerra, e di ridurre l'uso della tortura.

Un altro motivo della decisione forse fu che gran parte della Bulgaria sarebbe rientrata in ogni caso sotto la giurisdizione di Costantinopoli; Fozio, infastidito dall'interferenza di Nicolò, riunì un sinodo per scomunicarlo e destituirlo, e anche se Nicolò morì prima che la notizia giungesse a Roma, l'intera questione indubbiamente accelerò lo scisma tra Oriente e Occidente.

Nicolò credeva fermamente che tutti sono uguali davanti alla legge di Dio e per tutto il suo breve pontificato denunciò senza timore l'ingiustizia e la cattiveria di cui era testimone; fu un giudice forte e onesto a cui i popoli sia dentro che fuori dall'Europa si rivolgevano per ottenere consigli, ma nonostante avesse a cuore tutta la cristianità, s'interessò in modo molto personale dei suoi diocesani. Tenne, per esempio un registro, di tutti i poveri e i disabili di Roma, e si preoccupò che ricevessero il cibo a domicilio, mentre quelli che potevano camminare si recavano presso la sede.

Alla fine la malattia ebbe il sopravvento su di lui: ammise in una lettera che soffriva a tal punto da non essere capace neanche «di rispondere in modo giusto alle domande, e di non poter nemmeno dettare le risposte a causa della sofferenza ».

Morì il 13 novembre 867 a Roma; il Liher Pontificalis afferma che era «paziente e moderato, umile e casto, con un bel viso e un corpo gracile [...]».

Era amico delle vedove e degli orfani, e modello di virtù per tutti». Ironicamente, mentre giaceva morto, uno dei suoi ufficiali rubò il denaro che aveva risparmiato per i poveri.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma presso san Pietro, san Nicola I, papa, che si impegnò con vigore apostolico a rafforzare l’autorità del Romano Pontefice in tutta la Chiesa di Dio.

Lascia un pensiero a San Niccolò I


Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 2 dicembre si venera:

Santa Bibiana
Santa Bibiana
Martire
I cristiani dei primi tempi, siccome immensamente maggiori erano i bisogni della Chiesa, avevano anche doni e grazie straordinari. Ad essi era concesso sovente il dono dei miracoli. Per questo e perché...
Altri santi di oggi
Domani 3 dicembre si venera:

San Francesco Saverio
San Francesco Saverio
Sacerdote
Il giorno 7 aprile dell'anno 1506, nel castello di Saverio, nella Navarra, nasceva colui che Urbano VIII chiamerà « l'Apostolo delle Indie », S. Francesco Saverio. Fin dall'adolescenza...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 2 dicembre nasceva:

San Francesco Saverio Maria Bianchi
San Francesco Saverio Maria Bianchi
Barnabita
Nato ad Arpino, nell'allora Regno delle Due Sicilie, si recò a Napoli per gli studi ecclesiastici ricevendo la tonsura appena quattordicenne. Suo padre era in realtà contrario all'ingresso in un ordine...
Altri santi nati oggi
Oggi 2 dicembre tornava alla Casa del Padre:

San Pietro Crisologo
San Pietro Crisologo
Vescovo e dottore della Chiesa
San Pietro Crisologo fu, nel V secolo, un importante difensore della Chiesa occidentale contro l’eresia eutichiana. Nato da un’agiata famiglia di Imola, fu battezzato dal vescovo San Cornelio...
Altri santi morti oggi
Oggi 2 dicembre veniva beatificato:

Beata Lindalva Justo de Oliveira
Beata Lindalva Justo de Oliveira
Vergine e martire
Lindalva nacque a Sitío Malhada da Areia, Rio Grande do Norte (Brasile), in una famiglia molto umile. Nel 1979 conseguì il diploma di "assistente amministrativo". Per dieci anni lavorò come commessa in...
Oggi 2 dicembre si recita la novena a:

- Santa Barbara
O Gloriosa S. Barbara, sposa diletta di Gesù! Tu ti consacrasti al tuo Divin Salvatore fin dalla più tenera età, lo amasti con tutte il cuore e nessuna cosa fu capace dl separarti dall'amato tuo bene...
- San Francesco Saverio
Oh amabilissimo ed amatissimo San Francesco Saverio, in unione con voi io adoro riverentemente la Maestà Divina. Mentre con gioia rendo grazie a Dio per i doni singolari di grazia concessi a voi nella...
- San Nicola di Bari
O protettor benefico, scelto dai tuoi devoti, che santo sin dal nascere a Dio drizzasti i voti; per tuo incorrotto vivere proteggi il nostro cuor. Santo nostro protettore difensor di nostra vita proteggete...
- Maria Immacolata
Preghiera iniziale Vergine purissima, concepita senza peccato, tutta bella e senza macchia dal primo istante, Ti venero oggi sotto il titolo di Immacolata Concezione. Il Tuo Divino Figlio mi ha insegnato...
- Sant' Ambrogio
I. O glorioso Arcivescovo s. Ambrogio, che fuggiste a tutto potere gli onori e le dignità, quindi, accettandole per non contraddire alle divine disposizioni, diveniste a tutta la terra il maestro ed il...
- Madonna di Loreto
Vergine Lauretana, nel salutarti con filiale devozione amo ripetere le parole dell'Arcangelo Gabriele ed anche le tue: "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con Te». "Grandi cose ha compiuto in me...
- Maria Immacolata
Preghiera di San Pio X – Vergine Santissima, che piaceste al Signore e diveniste sua Madre, immacolata nel corpo, nello spirito, nella fede e nell’amore, deh! riguardate benigna ai miseri...
Le preghiere di oggi 2 dicembre:

CUSTODISCIMI IN QUESTO GIORNO, SIGNORE Signore, resta con me in questo giorno e anima le mie azioni, le mie parole e i miei pensieri. Custodisci i miei piedi perché non passeggino oziosi, ma...
Preghiera a Santa Bibiana Dio onnipotente ed eterno che hai dato a Santa Bibiana la fede necessaria per versare il suo sangue per te, per donare carità, per dare amore e conforto...
OFFERTA ALL'ETERNO PADRE Eterno Padre, ti offro il Sacro Cuore di Gesù con tutto il suo amore, tutte le sue sofferenze, tutti i suoi meriti:
  1. per espiare i peccati che...