San Benvenuto Scotivoli

San Benvenuto Scotivoli
Nome: San Benvenuto Scotivoli
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Benvenuto Scotivoli
Nascita: 1188 circa, Ancona
Morte: 1282 circa, Osimo, Ancona
Ricorrenza: 22 marzo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
nel 1284 papa Martino IV ne approvò il culto


Nacque in Ancona e studiò Giurisprudenza a Bologna, insieme a San Silvestro Gozzolini. Nominato Cappellano Pontificio, poi Arcidiacono di Ancona. Il primo agosto 1263 fu nominato amministratore della diocesi di Osimo, che era stata unita a Numana da Gregorio IX come punizione per l'adesione alla festa dell'imperatore Federico II.

Con il ripristino della sede il 13 marzo 1264, Urbano IV affidò il suo governo a Benvenuto, che nel 1267 fu anche incaricato da Clemente IV del governo del Marchio di Ancona. In questo periodo ordinò sacerdote San Nicola da Tolentino.

Era molto devoto a San Francesco, accolse i Frati Minori nella sua diocesi e chiese di appartenere al Primo Ordine. Indossò con fervore l'abito e si sforzò di vivere lo spirito serafico. Alla sua passione e affabilità corrispondevano pazienza e perseveranza, nonché il suo spirito di semplicità francescana, senza trascurare la fermezza nella riforma che applicava alla vita della sua diocesi. Benvenuto fu anche un grande riformatore. Con un provvedimento del 15 gennaio 1270 proibì al monastero di monastero di San Fiorenzo, di cui era amministratore, l'alienazione dei beni. In un sinodo tenutosi il 7 febbraio 1273 proibì la vendita dei beni ecclesiastici e nel 1274 avviò le riforme del Capitolo della Cattedrale e difese i diritti della diocesi sulla città di Cingoli.

Nella sua performance seppe unire la forza e la morbidezza dei costumi, per il trionfo della giustizia e della pace nel vincolo dell'amore. Era un vero e buon pastore del suo gregge e un vigile custode delle leggi di Dio e della Chiesa. Zelante nella predicazione evangelica e nell'istruzione catechetica, visitò molte volte la diocesi, tenne un sinodo diocesano in cui dettò norme sagge per promuovere la disciplina ecclesiastica. Promosse la cultura e la formazione dei nuovi leviti, che preparò per il sacerdozio, con una parola ispirata, con un buon esempio e con la sua santa vita. Benvenuto morì a 94 anni. Fu sepolto nella chiesa cattedrale di Osimo in un nobile mausoleo, per ordine del clero e del popolo. Grazie e miracoli avvennero sulla sua tomba. Papa Martino IV ne approvò il culto di santo nel 1284.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Osimo nelle Marche, san Benvenuto Scotivoli, vescovo, che, nominato in questa sede dal papa Urbano IV, promosse la pace tra i cittadini e, nello spirito dei Frati Minori, volle morire sulla nuda terra.

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