Chiesa di Santa Maria della Concezione

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Nome: Chiesa di Santa Maria della Concezione
Titolo: Chiesa dei Cappuccini
Indirizzo: Via Vittorio Veneto, 27 - Roma
Dedicato a: Maria Immacolata


La potente famiglia Barberini cominciò a costruirsi uno sfarzoso palazzo nel 1625 lungo la Strada Felice (oggi via Quattro Fontane), allora ai margini della città. Poco distante dalla sontuosa dimora, c'era un vasto piazzale, un tempo denominato Piazza Grimana, dal nome del cardinale Grimani che qui possedeva una vigna; in seguito fu ribattezzata Piazza Barberini. Da qui si dipartiva un viale alberato che conduceva a un grande complesso conventuale costruito contemporaneamente al palazzo Urbano VITI Barberini (1621-1644), che era stato un cappuccino, volle realizzare un nuovo monastero per i suoi vecchi confratelli che risiedevano nel convento annesso alla chiesa di S. Croce dei Lucchesi, ai piedi del Quirinale. La nuova chiesa, costruita nel 1626 da Antonio Casoni, fu intitolata a S. Maria della Concezione; oggi è forse meglio conosciuta come «i Cappuccini». Del convento non rimane più nulla perché fu demolito quando si realizzò via Veneto.

Oggi quasi tutti coloro che si recano a visitare la chiesa salendo la scalinata a doppia rampa che precede la semplice facciata, non arrivano fino in cima, ma entrano subito incuriositi nelle famose cappelle adibite a cimitero dei Cappuccini.

Interno Chiesa di Santa Maria Immacolata
L'interno


Cominciamo invece la nostra visita proprio dall'interno della chiesa, dove sono conservate numerose opere d'arte degne di nota. Nell'unica grande navata, con vasto a coro alle spalle del presbiterio, si aprono cinque cappelle intercomunicanti su ogni lato. Nella prima cappella a destra da notare la famosa pala d'altare di Guido Reni, raffigurante «S. Michele che combatte il demonio»; sulla sinistra: «Cristo schernito» del pittore caravaggesco Gherardo Delle Notti.

San Michele Arcangelo Guido Reni
San Michele Arcangelo Guido Reni


Nella seconda a destra: «Natività» di Giovanni Lanfranco; nella terza: «Estasi di S. Francesco» del Domenichino. Davanti all'altar maggiore lapide sepolcrale del cardinale Antonio Barberini, fratello di Urbano VIII, con la famosa iscrizione: «Qui giace polvere, cenere e nulla». Nella prima cappella a sinistra: «Anania ridà la vista a S. Paolo» di Pietro da Cortona. Il «S. Francesco orante» del Caravaggio, un tempo conservato in sacrestia, è stato ora portato in un posto più sicuro per paura di furti.

Cripta Chiesa di Santa Maria Immacolata
La cripta


Ed entriamo ora nel «coemeterium»; si tratta di un corridoio lungo circa 40 metri sul quale si aprono sei vani dove sono raccolte le ossa di ben 4000 cappuccini morti tra il 1528 e il 1870. Passò alla storia il trasferimento degli scheletri dalle sepolture dell'antico convento alle falde del Quirinale fino al cimitero di S. Maria della Concezione, per il quale era stata portata la terra da Gerusalemme. Il trasporto avvenne durante la notte, con 300 carri illuminati dalle torce. Successivamente la straordinaria quantità di ossa venne sistemata in modo tale da formare particolari «opere d'arte» di un'artista ignoto «artista» che le realizzò nel secolo XVIII. Scheletri ghignanti vestiti col saio cappuccino sono composti entro nicchie costruite con teschi, femori e ossa varie. Con ogni tipo di ossa sono state create vere e proprie sculture e fregi decorativi; perfino i lampadari. E così vertebre, mandibole, tibie, ossa pelviche scurite smozzicate dal tempo pendono dai soffitti o rivestono le pareti come se fossero pregevoli stucchi.

ORARI


LA CHIESA


VISITE
lunedì-sabato 7-13.00 - 15.00 - 18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 - nel pomeriggio 15.30-18.00 a seconda della disponibilità.

MESSE
feriale 7.30; festivo: 11.00

IL MUSEO CRIPTA DEI CAPPUCCINI


tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

BIGLIETTO
INTERO € 8,50
RIDOTTO € 5,00
RIDOTTO GRUPPI € 6,00

VISITA IN TRE DIMENSIONI



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