Su quella parte del Colle Palatino, chiamato «Velia», che si protende verso nord congiungendosi alle pendici meridionali dell'Esquilino, ormai brutalmente tagliata da via dei Fori Imperiali, sorgeva il gigantesco Tempio di Venere e Roma, del quale ancora oggi rimangono imponenti rovine. L'edificio sacro, il più grande di Roma, era stato costruito nel 121-135 dall'imperatore Adriano, il quale aveva anche curato in prima persona la parte progettuale. Questo non piacque al grande artista greco Apollodoro di Damasco, autore di numerosi monumenti di Roma antica, il quale criticò à aspramente l'imperatore che si era improvvisato architetto. Adriano, per tutta risposta, lo fece assassinare.
Nelle immediate vicinanze del tempio sorse circa nel 760, ad opera di papa Paolo I, una chiesa, oggi scomparsa, dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo a perenne ricordo della leggendaria vicenda di Simon Mago.
Anni dopo, in una cella del tempio fu costruita un'altra chiesa che nel X secolo fu ampliata e intitolata a S. Maria Nova. Doveva infatti sostituire la vecchia chiesa di S. Maria Antiqua (vedi descrizione seguente) ormai in rovina. Quasi contemporaneamente alla chiesa fu costruito il massiccio edificio conventuale nel quale risiedettero diversi ordini religiosi; dal 1352 ospitò i Benedettini di Monte Oliveto, ai quali tutt'ora è affidato il monastero. Parte di esso è occupato oggi dalla Soprintendenza Archeologica. La chiesa è anche dedicata a S. Francesca Romana, anzi è con questa denominazione che tutti la conoscono. E qui apriamo una breve parentesi. Francesca nacque nel 1384 e fin da giovanissima cominciò a frequentare la chiesa di S. Maria Nova comunicando i suoi angosciosi problemi ai confratelli e ricevendo da loro preziosi consigli. Tristi vicende familiari la convinsero a dedicarsi interamente alla vita religiosa. Con alcune amiche, tutte giovani figlie delle più aristocratiche famiglie di quel tempo, fondò la Congregazione delle Oblate, che, nel 1433, si insediò in una casa in via Tor de' Specchi, poi trasformata in monastero. La Santa morì nel 1440 e fu seppellita nella cripta di S. Maria Nova. Nel secolo XVII la chiesa perse la sua caratteristica architettura medioevale e fu completamente rinnovata secondo il gusto barocco.
La facciata, di travertino bianchissimo, realizzata nel 1615 da Carlo Lombardi, è su due ordini: l'inferiore consiste in un portico a tre arcate, intrammezzate da due coppie di imponenti lesene poggianti su alto stilobate e terminanti nell'ordine superiore con capitelli corinzi a sostegno del timpano triangolare adorno di statue. Eleganti volute laterali raccordano l'ordine superiore con il portico sottostante. Sul lato sinistro bel campanile romanico (secolo XII) su cinque ordini, gli ultimi tre con doppie bifore, ornato di bacini maiolicati colorati.
Statua di Santa Francesca Romana
L'interno è a navata unica con cappelle laterali, alto presbiterio con sottostante confessione, abside e transetto. Nel catino absidale mosaico del 1160 raffigurante la Madonna con il Bambino e Santi; sull'altar maggiore antica veneratissima immagine della Vergine risalente al 1100 e proveniente forse dalla Terra Santa. Nel transetto destro, dietro una grata di ferro, da notare una rozza pietra con due grossi avvallamenti: la tradizione vuole che siano le impronte delle ginocchia di S. Pietro, lasciate dal Santo durante l'episodio del volo di Simon Mago. La confessione in cui è sepolta S. Francesca Romana è del Bernini, il gruppo scultoreo risale al secolo scorso. In sacrestia è conservata una delle più antiche pitture su tavola; risale al V secolo (alcuni dicono VI) e raffigura la Vergine col Bambino, di stile «romano-bizantineggiante» (Pietrangeli).
Impronte delle ginocchia di San Pietro
ORARI
VISITE feriali 7:30-12 e 15:30-19 festivi 7:30-13 e 15:30-19
MESSE Domenica e Festivi: 8 - 10:30 - 12 sosp. in agosto 18 Feriali 8 - 18 (sabato e prefestivi vigiliare) sospesa in luglio e agosto
VISITA IN TRE DIMENSIONI
L'INTERNO
LA CRIPTA CON LA TOMBA
Lascia un pensiero su Basilica di Santa Francesca Romana
Sant' Adelaide Imperatrice«È dovere dei ricchi usare misericordia verso i poveri». Ripeteva spesso questa massima, e soprattutto si sforzava di tradurla in pratica Adelaide di Borgogna, moglie di Ottone I e imperatrice. Nata nel...
San Giovanni de Matha SacerdoteÈ il fondatore dell’Ordine dei Trinitari per la redenzione degli schiavi. Nacque a Falcone in Provenza nell’anno 1154, da genitori ricchi di censo e di virtù. Educato con ogni...
Sant' Adelaide Imperatrice«È dovere dei ricchi usare misericordia verso i poveri». Ripeteva spesso questa massima, e soprattutto si sforzava di tradurla in pratica Adelaide di Borgogna, moglie di Ottone I e imperatrice. Nata nel...
Sant' Edmondo Rich Arcivescovo di CanterburyEdmondo, nato nel 1175, era il figlio maggiore di Reginald Rich, un mercante di Abingdon, nel Berkshire, e di sua moglie Mabel; secondo una tradizione, a metà della sua vita, quando i figli erano ancora...
-Gesù Bambino VIENI, BAMBINO GESU’ Cristo è venuto: eppure noi l'attendiamo ancora come già gli antichi figli di Israele. Cristo è in mezzo a noi: eppure noi viviamo l'esperienza dell'esilio, «sapendo che finché abitiamo...
Preghiera del MattinoBenedici, Signore, questo nuovo giorno. Dona forza a chi deve affrontare un duro lavoro. Dona guarigione a chi è ammalato e spera in Te. Dona pace alle...
Preghiera a Sant' AdelaideO Dio, fortezza e corona dei tuoi Santi, concedi anche a noi, sull'esempio di Santa Adelaide, nobile amante del Signore, di onorare ed imitare i gloriosi...