La basilica sorge sul colle Esquilino, nel rione Esquilino di Roma. L’edificio ebbe origine nel IV secolo per volere di Elena, madre dell’imperatore Costantino. Durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa portò con sé reliquie legate alla Passione di Cristo e della terra da Gerusalemme. Su quel terreno fu edificata una cappella nel complesso conosciuto come Palazzo Sessoriano, che costituì il nucleo primitivo della chiesa.
Nel corso dei secoli la basilica fu oggetto di vari restauri, ampliamenti e trasformazioni artistiche. L’architettura riflette stratificazioni storiche: un impianto primitivo con successive aggiunte medievali, e modifiche tardobarocche che hanno dato l’aspetto attuale in parte settecentesco.
Il punto centrale della devozione nella basilica è costituito dalle reliquie connesse al momento della Passione di Gesù. Nella Cappella delle Reliquie sono conservati oggetti che, secondo la tradizione, furono portati a Roma da santa Elena. Queste reliquie fanno parte non solo del patrimonio religioso ma di una memoria concreta che si esprime anche nella disposizione dello spazio sacro.
Le reliquie sono ora esposte in una cappella costruita nel XX secolo, accessibile da un corridoio elevato che idealmente richiama l’ascesa al Calvario. La teca è di cristallo, e le reliquie sono custodite in reliquiari raffinati, alcuni realizzati nel XIX secolo da Giuseppe Valadier.
Il Titulus Crucis fu rinvenuto il 1° febbraio del 1492, murato dietro un arco trionfale della basilica, racchiuso in una cassetta di piombo con tre sigilli. Tradizionalmente si ritiene che sia stato portato a Roma da Elena, ed è esposto nella stessa teca con gli altri elementi della Passione.
Per la tradizione la terra di Gerusalemme è stata sparsa sotto il pavimento di una cappella primitiva: un elemento simbolico che collega fisicamente Roma a Gerusalemme. Questa terra, insieme alle reliquie, rende la basilica un luogo di forte pellegrinaggio e contemplazione.
Le reliquie svolgono un ruolo centrale nella liturgia, specialmente durante la Quaresima e il Venerdì Santo: la basilica è stazione quaresimale in alcune domeniche di Quaresima. Sono oggetto di venerazione popolare, ma anche di riflessione teologica: ricordano la sofferenza, il sacrificio, e la testimonianza della Passione di Cristo.
Il Titulus Crucis, in particolare, non è solo un documento materiale ma un simbolo: l’iscrizione sulla croce, il fatto che sia in tre lingue, l’uso che ne fu fatto (secondo i Vangeli) conferiscono ad esso un valore che va oltre la reliquia, fino al contatto con le Scritture.
La Cappella delle Reliquie è accessibile gratuitamente. Durante le celebrazioni liturgiche non è visitabile, per rispetto al clima di preghiera. L’orario di apertura segue quello della basilica, con fasce specifiche dedicate alla venerazione delle reliquie.
Il museo della basilica, la sacrestia, e gli spazi antichi permettono una visita più ampia, che include non solo gli oggetti sacri ma anche ambienti archeologici e opere d’arte connesse con la storia della chiesa.